Lavoro - DIZIONARIO DELLA CULTURA

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Lavoro
E' prima di tutto per il suo significato umano che il lavoro interessa l'antropologia culturale. Due aspetti meritano particolarmente la nostra attenzione: il lavoro come produttore di cultura e il lavoro come compimento dell'essere umano.
Considerare il lavoro come produttore di cultura è ricordare la prodigiosa avventura dell'homo faber, dell'artigiano, dell'artista, del lavoratore intellettuale, che hanno edificato civiltà e che continuano ad arricchire il patrimonio comune dell'umanità. E grazie al lavoro che la natura viene trasformata ed è messa in valore, che le opere del genio creatore prendono forma e vita, che il tesoro delle conoscenze si arricchisce e si trasmette. La cultura è inconcepibile senza l'apporto del lavoro, dello sforzo intelligente della ricerca, cioè senza un lavoro teso verso il progresso dell'essere umano individuale o collettivo. Queste considerazioni sollevano la questione centrale di sapere a quale condizione il lavoro sia effettivamente creatore di cultura. Non ogni lavoro è necessariamente generatore di cultura, perché alcune attività costituiscono asservimento e sono infraumane e anticulturali. Il problema che qui si solleva è quello del significato culturale attribuito al lavoro. E l'esplorazione antropologica del tema che qui c'interessa e ci introduce nel problema del lavoro come mezzo di compimento per l'uomo.
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