GRECI
1. Dalla «Omelia sulla Pasqua» di Melitone di Sardi († d. 180)
Egli venne dai cieli sulla terra per amore di colui che soffriva:
si rivestì proprio di quest'uomo nel seno di una Vergine,
ne uscì uomo e prese su di sé
le sofferenze di colui che soffriva
mediante un corpo capace di soffrire,
e distrusse le sofferenze della carne
e uccise la morte omicida
con il suo spirito che non può morire.....
É lui che in una Vergine si incarnò,
che sul legno fu sospeso, che in terra fu sepolto,
che dai morti fu risuscitato,
che alle altezze del cielo fu elevato.
É lui l'Agnello muto, è lui l'Agnello sgozzato,
è lui che nacque da Maria, l'Agnella pura,
è lui che fu preso dal gregge e all'immolazione fu trascinato
e di sera fu ucciso e nella notte fu sepolto;
che sul legno non fu spezzato, in terra non fu corrotto,
dai morti risorse e risuscitò l'uomo dal fondo della tomba.
É lui che ha fatto il cielo e la terra e all'inizio plasmò l'uomo;
che fu annunciato dalla legge e dai profeti,
che si incarnò in una Vergine,
che fu sospeso sul legno,che in terra fu sepolto,
che risuscitò dai morti e ascese nelle altezze dei cieli.
(AA.VV. Testi mariani del primo millennio
vol I, Città Nuova, Roma 1988, pp. 150-151)
Menu di sezione: