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UN MESE CON MARIA


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6. Epifanio di Salamina

GRECI

6. Da «Hereses» di Epifanio di Salamina († c. 403)


Il Cristo non è nato dal seme di Giuseppe. Altrimenti chi potrebbe dichiarare che una simile procreazione è un prodigio e precisamente il segno predetto da Isaia, il quale affermò "Il Signore stesso vi darà un segno: Ecco, la vergine concepirà e partorirà un figlio" (Is 7,14), con ciò che segue? In che modo si avvererebbe quello che la Vergine Santa disse a Gabriele: "Come avverrà questo se non conosco uomo" (Lc 1,34). E l'angelo le rispose: "Lo Spirito Santo discenderà su di te e la potenza dell'Altissimo ti coprirà con la sua ombra" (Lc 1,35), con ciò che segue.
Non sarà forse svergognata la loro stoltezza da quando viene detto sapientemente dal Vangelo: "Si trovò incinta prima che andassero a vivere insieme" (Mt 1,28)? Bisogna ritenere con certezza che mai Giuseppe e maria ebbero rapporti matrimoniali. Lungi da noi sostenere una simile affermazione!
Altrimenti quando Gesù vide la Santa Vergine ai piedi della Croce, non avrebbe affidato a lei Giovanni con le parole: "Ecco tua madre"; e lei a lui: "Ecco tuo figlio" (Gv 19, 26-27). Infatti sarebbe stato più conveniente che Gesù avesse affidato la Madre ai parenti di lei o ai figli di Giuseppe, se questi ne avesse avuto da lei; intendo dire Giacomo, Giose, Giuda e Simone, figli che in realtà Giuseppe ebbe da un'altra donna. Egli infatti non ebbe assolutamente nessun rapporto coniugale con la Vergine. Lungi da me un simile pensiero! Infatti la Vergine, dopo aver partorito Gesù, fu trovata intatta.


(AA.VV. Testi mariani del primo millennio
vol I, Città Nuova, Roma 1988, p. 383)




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