GRECI
2. Dalle «Lettere» di Ireneo di Lione († c. 200)
........Parallelamente si trova anche la Vergine Maria obbediente quando dice: «Ecco la tua serva, Signore, avvenga di me secondo la tua parola» (Lc 1,38). Eva, invece, disobbedì; e fu disobbediente mentre era ancora era vergine. Come, Eva, che pur avendo come marito Adamo era ancora vergine - infatti «erano ambedue nudi» nel paradiso «e non ne provavano vergogna» (Gn 2,25), perchè essendo stati creati poco prima non avevano idea alcuna a proposito della generazione dei figli: infatti prima dovevano crescere e poi moltiplicarsi -; come Eva, dunque, disobbedendo, divenne causa di morte per sé e per tutto il genere umano, così Maria, che pur avendo lo sposo che le era stato assegnato era ancora vergine, obbedendo divenne causa di salvezza per sé e per tutto il genere umano.....
.... Dunque il Signore è venuto visibilmente nella sua proprietà; è stato portato dalla sua propria creazione che è portata da lui; grazie alla sua obbedienza sul legno ha fatto la ricapitolazione della disobbedienza che era stata compiuta per mezzo del legno, e la seduzione, di cui era stata miseramente vittima Eva, vergine soggetta al marito, è stata dissipata dalla verità che fu annunciata magnificamente dall'angelo a Maria, vergine già in potere del marito. Infatti, come quella fu sedotta dalla parola dell'angelo in modo da fuggire da Dio trasgredendo la sua parola, così questa ricevette il lieto annuncio per mezzo della parola dell'angelo, in modo da portare Dio obbedendo alla sua parola; e come quella si lasciò sedurre in modo da disobbedire a Dio, così questa si lasciò persuadere in modo da obbedire a Dio, affinché la Vergine Maria divenisse avvocata della vergine Eva; e come il genere umano fu legato alla morte per mezzo di una vergine, così ne fu liberato per mezzo di una vergine, perchè la disobbedienza di una vergine, fu controbilanciata dall'obbedienza di una vergine.....
(AA.VV. Testi mariani del primo millennio
vol I, Città Nuova, Roma 1988, p 171 e 175)
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