ANASTASIO I [398-402] - DIZIONARIO PAPI

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ANASTASIO I [398-402]

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Era romano, figlio di Massimo, fu eletto Papa nel 398 succedendo a Siricio. Il suo regno fu breve ma attiva fu la sua opera nel mantenere inviolata la Fede. L’atto più importante del suo pontificato fu la riconciliazione della Chiesa di Antiochia con quella di Roma, dopo uno scisma che era durato 17 anni. Condannò la traduzione del Petriarchon, ossia dei Principii di Origene fatta da Rufino. Quest’ultimo fu da una matrona romana, Marcella, accusato presso il Papa per aver sparso in Roma queste idee di Origene, e venne da Anastasio condannato. Combattè il Donatismo nell’Africa Settentrionale, e neli’Illirio greco difese coraggiosamente i diritti del patriarcato d’Occidente. Ordinò che nella messa i Sacerdoti stesserò in piedi mentre i diaconi leggono il vangelo, e proibì che si dessero gli Ordini Sacri a chi avesse il corpo difettoso. Questo Pontefice contava fra i suoi amici S.Paolino di Noia con il quale teneva corrispondenza epistolare, S. Agostino e S.Girolamo. Quest’ultimo parlando di lui lo chiama uomo di vita santa, di ricchissima povertà, di apostolica sollecitudine. Anastasio edificò una basilica in Roma sulla via Mamertina, nella regione detta Crescenzia. L’ubicazione di detta chiesa non è perfettamente sicura, ma si presume che la via Mamertina sarebbe l’attuale via Marforio che trovasi ai piedi del Campidoglio. In tale strada vennero scoperte delle colonne scanalate, che il Pellegrini crede appartenessero alla Basilica Crescenziana. Morì nel 402 e venne sepolto nel cimiterio di Ursumpiliatum (sull’Esquilino) che da lui prese il nome di 5. Anastasio. Il Mazzucchelli rileva che il Ciaconio attribuisce per isbaglio ad Anastasio II l’Epistola sopra la condanna di Rufino della quale fu invece autore Anastasio I.

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