SISTO V [1585-1590] - DIZIONARIO PAPI

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SISTO V [1585-1590]

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Nacque da famiglia povera in un paesello presso Grottammare nel 1521. Era guardiano di porci quando venne raccolto dai frati minori di Ascoli. Terminati gli studi, prese l'abito di francescano e divenne professore di teologia. Poi fu predicatore eloquente, e mandato a Venezia per introdurre riforme nel convento dei francescani, fu scacciato dal Senato della Serenissima per la severità dei suoi atti. Ritiratosi a Roma, fu eletto cardinale da Pio V (1570). Successe nel pontificato a Gregorio XIII nel 1585, essendo stato scelto, nel conclave, perché le sue infermità, più simulate che effettive facevano presagire ch'egli non avesse vita lunga. Ma appena eletto, il nuovo papa, che assunse il nome di Sisto V, spiegò una considerevole attività battagliera: sbarazzò anzitutto gli Stati pontifici dai briganti che li infestavano; indusse il re di Spagna, Filippo II, a farsi campione del cattolicesimo e a prendere le armi contro i prepotenti d'Inghilterra e di Francia. Scomunicò Enrico III, come colpevole dell'assassinio di Enrico di Guisa; e quando Enrico IV, ancora protestante divenne re di Francia (1589) , lo trattò con una moderazione che sorprese tutti, forse perché aveva indovinato in lui un uomo di genio destinato a grandi cose. Amico delle arti, Sisto V fece terminare la cupola della basilica di s. Pietro, restaurare molti monumenti, e costruire il magnifico acquedotto dell'acqua Marcia. Si occupò con ardore della riforma degli ordini religiosi e organizzò in modo definitivo le congregazioni romane. Quando la morte lo colse, stava per bandire una grande crociata per cacciare i Turchi dall'Europa, liberare la Palestina e conquistare l'Egitto. Fu giudicato uomo crudele e spietato, per aver firmate molte condanne capitali, assistendo poi all'esecuzione di esse, e per avere approvato in un concistoro l'assassinio di Enrico III. Vogliono alcuni storici che venisse soffocato nel suo letto, per mandato dei gesuiti di Roma, ai quali era stato avverso. Il popolo romano, al quale aveva sempre ispirato un vero terrore, distrusse la statua che gli era stata eretta. Sepolto a Roma in Santa Maria Maggiore.
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