PIO VII [1800-1823] - DIZIONARIO PAPI

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PIO VII [1800-1823]

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Il successore di Pio VI nacque egli pure a Cesena, il 14 agosto 1742, dal conte Scipione Chiaramonti e da Giovanna Glicini. benedettino dal 1758, fu nominato vescovo di Tivoli nel 1782, poi vescovo d'Imola, e creato cardinale nel 1785. Alla morte di Pio VI, prigioniero in Francia, il conclave potè riunirsi soltanto il 1° dicembre 1799, a Venezia, e durò più di tre mesi. Immediatamente dopo la sua elezione, Pio VII si affrettò a ristabilire l'ordine nella Chiesa. Mandò a Parigi il cardinale Consalvi, suo primo ministro, che firmò in suo nome il concordato con la Francia (1801), secondo il quale ottenne la restituzione dello Stato pontificio e di Benevento e Ponte Corvo. Addivenne poi ad un secondo concordato con la Repubblica italiana. Quando Bonaparte diventò imperatore, Pio VII si recò a Parigi, dopo molte riluttanze, e lo consacrò (2 dicembre 1804). Ma poco dopo rifiutò di aderire al blocco continentale, dichiarando che le sue qualità di pastore universale gl'imponeva la neutralità. Napoleone, allora, fece occupare Roma dal generale Miollis, e il 17 maggio 1809, con decreto datato da Vienna, incorporò all'impero gli Stati pontifici. Pio VII rispose con la scomunica a tutti coloro che avevano partecipato alla spogliazione della Santa Sede, e subito il generale Radet lo fece prigioniero, insieme col cardinale Pacca, e lo fece trasportare a Genova, poi a Savona, indi a Fontainebleau, dove Napoleone finì con lo strappargli l'approvazione di un nuovo Concordato. Ma non appena poté comunicare co' suoi cardinali, Pio VII ritrattò le concessioni che aveva consintite, di rifiutò di riconoscere il secondo matrimonio di Napoleone e i vescovi nominatidall'imperatore. Gli avvenimenti del 1814 lo salvarono dalla collera imperiale, e poté rientrare in Roma, quando Napoleone sbarcò nel'isola d'Elba. Nuovamente scacciato dall'invasione di Murat (1815), rientrò un'altra volta, trionfalmente, nella sua capitale, dopo i Cento giorni. Il Congresso di Vienna gli riconobbe il possesso de' suoi Stati, esclusi Avignone e alcuni territori ceduti all'Austria. Assecondato dal cardinale Consalvi, Pio VII poté da allora, governare tranquillamente. Ristabilì l'ordine dei Gesuiti (1816) e concluse accordi con la Spagna, la Sardegna, la Baviera, le Due Sicilie, la Prussia e le Province renane (1817-1821). Dopo la caduta di Napoleone, volle intercedere, presso le Corti d'Europa, in favore del prigioniero di Sant'Elena; accolse in Roma la famiglia di lui e si astenne sempre da qualsiasi rappresaglia. Scomunicò con una bolla i Carbonari e le altre società liberali segrete. Morì il 20 agosto 1823, in seguito ad una caduta.
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