CELESTINO V [1294] - DIZIONARIO PAPI

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CELESTINO V [1294]

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Dopo più di due anni di sede vacante, fu eletto papa il fondatore dell'ordine dei Celestini, Pietro Angeleri, nativo d'Isernia e venerato come santo nell'Abruzzo. Appena consacrato, egli rinnovò la costituzione del concilio di Lione relativa alle elezioni dei papi, revocando le bolle di dispensa de' suoi predecessori. Tale atto deluse e contrariò i cardinali, che avevano sperato di avere in lui un docile strumento per i loro fini e di poter godere la massima libertà nei loro intrighi. Tenne sede in Napoli, dove approvò un trattato di pace per la Sicilia fra Carlo II re di Napoli e Giacomo II re d'Aragona. Poi, disgustato dalla sorda opposizione che gli facevano i cardinali, si decise a rinunziare al pontificato (13 dicembre 1294). Il suo successore, Bonifacio VIII, non si sa esattamente per quali timori, lo tenne prigioniero nella fortezza di Fumona. Ivi morì, il 19 maggio 1296, Celestino V, colui che, secondo Dante, fece per viltade il gran rifiuto. Lo stesso Bonifacio VIII lo santificò, poco dopo, imitando quegli imperatori romani che concessero gli onori dell'apoteosi a personaggi uccisi per ordine loro. Sepolto a L'Aquila nella chiesa di Santa Maria di Collemaggio.
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