NICCOLO' V [1447-1455] - DIZIONARIO PAPI

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NICCOLO' V [1447-1455]

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Tommaso Parentuccelli, pisano, fu segretario, a Firenze, del cardinale Albergati, e diresse, per incarico di Cosimo De Medici, la biblioteca di San Marco, pure a Firenze, meritando di essere considerato come inventore della scienza bibliografica. Divenne poi vescovo di Bologna, indi cardinale (1446). Eletto papa nel 1447, assunse il nome di Niccolò V e fece iniziare attive ricerche per la scoperta di manoscritti antichi. Per ordine suo, Piero della Francesca e Frate Angelico ornarono di magnifici affreschi una parte del Vaticano, mentre gli umanisti dei quali amò circondarsi, traducevano in latino un gran numero di autori greci, e mentre egli andava sviluppando ed arricchendo la biblioteca Vaticana. Per tutto ciò, questo pontefice viene giustamente considerato come uno dei più attivi ed illustri promotori del Rinascimento italiano. La sua politica fu saggia, moderata ed eminentemente conciliativa. Nel 1448, concluse con l'imperatore di Germania Federico III il concordato di Aschaffenburg, che rimase in vigore fino al 1803. Nell'anno seguente ricevette la sottomissione di Amedeo di Savoia (antipapa col nome di Felice V dal 1441) e gli riconobbe il grado di cardinale. Tolse la scomunica e ridiete le cariche a tutti i prelati che avevano partecipato alle ultime sedute del concilio di Basilea. Però, nel 1453 non si oppose all'esecuzione capitale di Stefano Foscari e di altri numerosi congiurati che si erano proposti di risuscitare la repubblica romana. Nello stesso anno dopo la presa di Costantinopoli per opera di Maometto II, cercò, ma inutilmente, d'indurre i principi d'Europa ad intraprendere una crociata contro da Turchi. Cessò di vivere nel 1455 ed è sepolto a Roma in San Pietro.
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