INNOCENZO III [1198-1216] - DIZIONARIO PAPI

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INNOCENZO III [1198-1216]

I

Questo che fu uno dei papi più illustri che vanti la chiesa, nacque ad Anagni da una nobile famiglia dalla quale uscirono nove pontefici. Studiò a Parigi, poi a Bologna. Clemente III suo parente lo nominò cardinale. Il suo regno, che durò diciotto anni, segna l'apogeo della potenza pontificia nel medioevo. Innocenzo III cominciò col riordinare la Corte papale, cercando di ridurla a vita semplice e di sottrarla ad ogni traccia di venalità. Si adoperò poi a ristabilire in Roma l'autorità papale, minata dalle velleità repubblicane che il popolo continuava ad accarezzare, secondo le sue gloriose tradizioni, e attribuì a se la nomina del prefetto di Roma. Riconquistò al papato la Marca di Ancona, il ducato di Spoleto, e obbligò la regina di Sicilia, Costanza, a riconoscere la sovranità della Santa Sede. In Germania, dopo aver assistito per qualche tempo come testimone imparziale alla lotta dei due competitori al trono imperiale, Ottone di Brunswick e Filippo di Svevia, si dichiarò per il primo, e lo incoronò nel 1209. Ma Ottone, appena consacrato, cercò impadronirsi dei domini pontifici e del regno di Sicilia (1210); allora Innocenzo III lo scomunicò, lo dichiarò deposto, e fece riconoscere dai principi tedeschi l'imperatore Federico II, figlio di Arrigo VI (1215). Altro atto politico di questo pontefice fu l'interdizione di Filippo Augusto, re di Francia, per aver ripudiato, senza il consenso papale, la moglie Ingelburga di Danimarca per sposare Agnese di Merania. Resisté dapprima il re, ma poi dovette cedere e rimandò Agnese, richiamando la prima moglie. Frattanto, in Inghilterra, il re Giovanni Senzaterra opprimeva le popolazioni e rifiutava di riconoscere Stefano Langton arcivescovo di Cantorbery. Innocenzo lo scomunicò, lo dichiarò deposto, e fece riconoscere dai principi tedeschi l'imperatore Federico II, figlio di Arrigo VI (1215). Altro atto politico di questo pontefice fu l'interdizione di Filippo Augusto, re di Francia, per aver ripudiato, senza il consenso papale, la moglie Ingelburga di Danimarca per sposare Agnese di Merania. Resisté dapprima il re, ma poi dovette cedere e rimandò Agnese, richiamando la prima moglie. Frattanto, in Inghilterra, il re Giovanni Senzaterra, opprimeva le popolazioni e rifiutava di riconoscere Stefano Langton arcivescovo di Cantorbery. Innocenzo lo scomunicò  (1212) e donò l'Inghilterra al re di Francia (1213) Giovanni si sottomise, dichiarandosi vassallo della Santa Sede. Innocenzo III rivolse inoltre tutte le sue forze a ravvivare lo zelo per le crociate; ma la spedizione da lui ispirata ed organizzata (quarta crociata) non ebbe buon esito. Promosse anche la spedizione contro contro gli Albigesi nel Mezzogiorno della Francia. Tenne poi il quarto concilio di Laterano (1215), nel quale condannò come eretici gli Albigesi; confermò l'ordine di San Domenico e fondò l'Università di Parigi. Morì a Perugia il 17 o il 16  luglio 1216, mentre Perugia, Pisa e Genova preparavano una nuova crociata ispirata da lui. Fu sepolto in quella cattedrale di Perugia e nel 1615 le sue spoglie venivano dal vescovo perugino Napoleone Comitoli riunite in un sepolcro con quelle di Urbano IV e di Martino IV. Ma nel 1890 Leone XIII faceva trasportare i resti d'Innocenzo III a Roma nella Basilica Laterana dove faceva erigere un monumento che si trova al lato opposto del suo, con la seguente iscrizione:
LEO XIII            INNOCENTIUS III            MDCCCXC
Rimasero di questo papa molte Opere, che furono stampate in parte per la prima volta a Colonia nel 1552. Esse comprendono, oltre ad un trattato latino sul Disprezzo del mondo, dei Discorsi, dei Commenti sui salmi penitenziali, sei libri sui Sacramenti, e principalmente una copiosissima raccolta di Lettere.
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