Abimelech, figlio e fratello traditore - DIZIONARIO PERSONAGGI BIBBIA
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Abimelech, figlio e fratello traditore
A
Gedeone ha una settantina di figli da diverse mogli. Ha anche un figlio da una serva sichemita, a cui dà il nome di Abimelech. Egli sfruttando l’occasione di essere figlio di una sichemita, divenuto adulto, si presenta ai notabili di Sichem per spingerli a liberarsi dal dominio dei figli di Gedeone, suoi fratelli. Costoro accettano la proposta e dichiarano di volersene liberare. Abimelech organizza l’uccisone dei suoi fratelli uccidendone settanta. Si salva il figlio minore Iotam, perché si era nascosto. Tutti i signori di Sichem e tutta Bet-Millo si radunarono e andarono a proclamare re Abimelech presso la Quercia della stele che si trova a Sichem. Egli regna su Israele tre anni. Dice l’autore sacro che Dio manda uno “spirito cattivo” tra i Sichemiti ed Abimelech. Costoro si ribellano spinti da Gaal, figlio di Ebed, il cui nome significa letteralmente schiavo. Costui guida la rivolta, ma viene sconfitto da Abimelech, il quale organizza l’uccisione di tutti i combattenti, del popolo e di tutti i notabili. Mentre sale verso la torre dove sono asserragliati costoro “una donna gettò giù il pezzo superiore di una macina sulla testa di Abimelech e gli spaccò il cranio”. Prontamente egli chiama il servo, che porta le armi e gli ordina di finirlo perché non si dicesse che fosse stato ucciso da una donna. Conclude l’autore sacro: “Così Dio fece ricadere sopra Abimelech il male che egli aveva fatto contro suo padre, uccidendo settanta dei suoi fratelli”. Quella di Abimelech è una storia conturbante perché sottolinea ancora una volta come per il potere si diventa ciechi: inganno, uccisioni, strumentalizzazione anche degli affetti più cari e opportunismi sono gli atteggiamenti più comuni pur di mantenerlo. E’ la storia dei “Signori” di Sichem che si ripete ancora oggi. 