Gionata Maccabeo, tenere unito il popolo - DIZIONARIO PERSONAGGI BIBBIA

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Gionata Maccabeo, tenere unito il popolo

G
Ascende al comando dopo la morte di Giuda e perché eletto dai suoi amici di Giuda. Questi riconoscono che dopo la sua morte non vi è un uomo simile a lui per condurre l’azione contro i nemici e lo eleggono, quindi, loro capo e condottiero. Così Gionata assume il comando. Le prime battaglie deve intraprenderle contro Bacchide che spadroneggia sostenuto da alcuni Giudei su tutto il territorio di Israele. Si mostra abile nello scegliere le alleanze, rifiuta quella con Demetrio, che aveva arrecato tante sofferenze ad Israele, per stipulare quella con Alessandro, figlio di Antioco, che per primo aveva avviato trattative di pace con lui. Alessandro e Tolomeo, respingendo le accuse contro Gionata, lo fanno rivestire di porpora, segno della regalità, e ordinano ai  banditori che facciano conoscere la grande amicizia con Gionata, affinché tutti i suoi avversari si dileguino. Alessandro gli conferisce la fibbia d’oro dopo la battaglia contro Demetrio II che viene sconfitto da Gionata e Simone suo fratello. Godendo Gionata un relativo periodo di pace riprende l’alleanza con i Romani spedendo una  ambasceria per riprendere la vecchia alleanza. Deve subire il voltafaccia di Demetrio II, da lui soccorso ad Antiochia dove Trifone stava per spodestarlo. Costui sarà la causa della morte di Gionata. Infatti questi si fida di lui e va con pochi uomini a trovarlo a Tolemaide, dove viene ucciso. La lotta per la propria patria, per difenderla, per costruirne l’unità è la caratteristica di questo periodo. Vi sono molti nemici interni per cui è più difficile combattere. Si nota anche una certa laicizzazione della mentalità. Il ricorso a Dio nelle battaglie è presente, ma non pregnante come nei periodi precedenti.
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