Achior, difensore di Israele - DIZIONARIO PERSONAGGI BIBBIA

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Achior, difensore di Israele

A
La storia di Achior si inserisce nell’alveo delle conquiste di Nabacudonosor tramite il suo generale Oloferne. Questi è preoccupato di quanto sente dire su Israele e soprattutto perché ha saputo delle fortificazioni che Israele aveva realizzato per difendersi dall’attacco di Oloferne. Chiede in una pubblica riunione di generali, strateghi, satrapi che tipo di popolo è “questo che dimora sui monti”? Che città sono quelle di questo popolo e quanti sono gli effettivi del suo esercito? Si alza Achior, condottiero di tutti gli Ammoniti e spiega ad Oloferne tutta la storia degli Israeliti dagli inizi mesopotamici all’arrivo in Canaan, all’Egitto, al ritorno dall’Egitto e conclude dicendo che questo popolo si può debellare soltanto se è in colpa nei confronti del suo Dio. Questi infatti è il sostegno di questo popolo. Conseguentemente  prima di attaccarlo bisogna vedere se è lontano dal suo Dio altrimenti conviene non attaccarlo per non essere ricoperti di scherno e di biasimo. Oloferne sentendo Achior va su tutte le furie. Le parole di Achior, infatti, sono una grande offesa per l’esercito di Assur e soprattutto perché, afferma Oloferne, non c’è nessun altro dio al di fuori di Nabucodonosor. Ordina quindi che Achior venga  esposto di fronte al nemico e che al suo ritorno dalla guerra contro Israele sarebbe stato miseramente ucciso. Achior viene lasciato di fronte ad Israele legato, pronto per essere annientato. Gli Israeliti invece lo prendono, lo liberano e ascoltano il suo racconto del Consiglio di guerra di Oloferne. Tutto il popolo prega Dio perché veda la superbia tracotante del nemico e l’umiliazione della stirpe di Israele. Ozia accoglie Achior nella sua casa, offre un banchetto in suo onore a tutti gli anziani e “per tutta quella notte invocarono l’aiuto del Dio di Israele”. E’ proprio vero che la superbia tracotante di Oloferne sarà punita e premiata invece l’umiltà di Israele. Quanta tracotanza anche oggi, dimenticando che ogni potenza è solo illusoria.

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