Simei, il beniaminita - DIZIONARIO PERSONAGGI BIBBIA
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Simei, il beniaminita
S
La vittoria di David su Saul ha provocato, come è normale, uno sconvolgimento dell’establishment. Simei, figlio di Ghera, appartiene alla casa di Saul, a Bacurim esce e getta pietre ed imprecazioni contro David. Egli maledicendo David dice “Vattene, vattene, sanguinario, scellerato! “il Signore ha fatto ricadere sul tuo capo tutto il sangue della casa di Saul, al posto del quale regni; Il Signore ha messo il regno nelle mani di Assalonne tuo figlio ed eccoti nella sventura che hai meritato perché sei sanguinario”. La reazione degli uomini di David non si fa attendere: Abisai figlio di Zeruià, chiede a David di poterlo uccidere dato che si permette di maledire il suo signore. David non acconsente poiché Assalonne, il figlio che è uscito dalle sue viscere vuole ucciderlo. Interpreta l’intervento di Simei come un atto voluto da Dio: “Lasciate che maledica, poiché glielo ha ordinato il Signore. Forse il Signore guarderà la mia afflizione e mi renderà il bene in cambio della maledizione di oggi”. Lascia vivo Simei, mentre questi continua a maledirlo e ad insultarlo. Sconfitto Assalonne, Simei viene incontro a David con le sue truppe, circa mille uomini di Beniamino, Zibà con i suoi quindici figli e i suoi venti servi per fare ciò che piace a David. Simei si getta ai piedi di David supplicandolo di non ricordare la sua colpa, poiché riconosce di avere peccato. Abisai invece chiede a David di poterlo uccidere perché ha maledetto il consacrato del Signore. David pone ad Abisai l’interrogativo se si possa mettere oggi a morte qualcuno dal momento che sta per diventare re di Israele. E assicura Simei che non morirà, giurandoglielo. C’è chi per ragioni poco sostenibili pensa di mettere facilmente a morte gli altri. La saggezza del re impedisce che questo avvenga. E’ il rispetto per la vita che forse oggi a noi civili manca.