Etimologicamente ideologia significa studio delle idee ed è così che si definiva l'ideologia alla fine del XVIII secolo: una scienza delle idee, delle loro espressioni e della loro origine. Si chiamavano ideologi quelli che si dedicavano a questa disciplina. Attualmente, un uso non rigoroso del termine indica le idee dominanti o il sistema di pensiero di un gruppo sociale. Alcuni lo impiegano anche per descrivere gli atteggiamenti religiosi o le credenze di un gruppo: parlano dell'ideologia cristiana o islamica, ciò che comporta un rischio di confusione, perché il concetto di ideologia non è privo di connotazione partigiana ed irrazionale. Clifford Geertz (1973) dice che la parola ideologia « è essa stessa diventata estremamente ideologizzata ».
Prospettiva storica
Prospettiva storica
La storia del concetto spiega la difficoltà di giungere ad un significato che sia comunemente ammesso dalle scienze umane. Il termine è stato inizialmente utilizzato al tempo della Rivoluzione francese ed è stato illustrato da Destutt de Tracy (1755‑1836), per il quale l'ideologia è essenzialmente « la scienza delle idee », come abbiamo precedentemente detto. La parola, in seguito, è stata largamente usata da Stendhal e da H. Taine.
I primi sociologi hanno tentato di sviluppare una scienza oggettiva delle idee, ma le controversie suscitate dalle teorie marxiste hanno finito per circondare il concetto di una forte carica passionale. Per Marx ed Engels, l'ideologia corrisponde ai riflessi illusori delle strutture sociali: si tratta di una « falsa coscienza della realtà »; è l'« immagine capovolta nella camera oscura di un apparecchio fotografico », per cui « l'ideologia borghese » è pura ipocrisia. Soltanto l'ideologia proletaria può restituire all'uomo il senso del proprio destino, perché soltanto i proletari hanno il senso totale del movimento storico. Queste tesi, come è noto, sono state attaccate da Karl Mannheim (1893‑1947), il quale ha dimostrato che l'ideologia è sempre da interpretare nella prospettiva dei partiti, delle classi sociali, delle nazioni e delle situazioni sociali storicamente vissute. L'interazione costante tra le mentalità, le utopie e le culture rende fortemente complessa l'analisi delle ideologie.
Malgrado la difficoltà di precisare il significato del concetto, occorre tenere presente che le ideologie esercitano un importante influsso sulle società e le culture. Al di là della critica che si può muovere ad ogni forma partigiana e utopica di pensiero, bisogna riconoscere la forza rivoluzionaria trainante dell'ideologia in quanto realtà psicosociale. L'ideologia è effettivamente una visione sociopolitica che ha incorporato in sé le aspirazioni, gli interessi, i sogni e le legittimazioni degli impegni collettivi di un gruppo umano che si proietta verso l'avvenire. L'ideologia corrisponde ad una rappresentazione collettiva, soggettivamente nobile, ma non imparziale del reale sociale, intravveduto attraverso gli interessi partigiani del gruppo. L'ideologia, in quanto visione totalizzante e globalizzante, tende a diventare spiegazione ultima, assoluta ed obbligatoria dell'ideale di una collettività. E una rappresentazione mitica del destino umano‑sociale che mobilita le masse in un modo che non è senza analogia con l'azione delle religioni. Paolo VI diceva che l'ideologia può diventare un « nuovo idolo »: Octogesima Adveniens, n. 28. Il documento di Puebla (1979) indica le ideologie come delle religiones laicales »: n. 396‑398. Napoleone descriveva l'ideologia come « un'oscura metafisica » e la sua famosa parola contro « gli ideologi » ha contribuito a screditare l'espressione.
Ideologia e utopia
Ideologia e utopia
Il dinamismo dell'ideologia in seno ad una società e ad una cultura è stato analizzato dagli psico‑sociologi. Questi hanno dimostrato che l'ideologia porta le credenze cieche e le speranze acritiche di un gruppo che rigetta, come nemici del popolo, tutti gli avversari che non condividono il pensiero comune. L'ideologia ispira i militanti e i rivoluzionari che si dedicano al suo servizio e trovano in questo impegno una soddisfazione psicologica e una motivazione che possono condurli anche al sacrificio della propria vita per la causa comune: A. Akoum, 1975.
In quanto visione sociopolitica, l'ideologia agisce come una potente utopia, alimentata da aspirazioni collettive e da interessi soggettivamente definiti. L'ideologia liberale o neoliberale, come, del resto, l'ideologia marxista, poggiano su di un'interpretazione largamente non razionale dei meccanismi economici e sociali. Privilegiando il principio del profitto, il libero gioco della concorrenza, la semplice legge di mercato, l'ideologia liberale postula che l'ordine sociale sia il risultato di un dinamismo segreto e quasi provvidenziale che uno dei primi teorici liberali, Adam Smith, indicava esplicitamente come « la mano invisibile » della divinità.
Un non‑detto irrazionale fa parte integrante di tutte le ideologie, qualunque sia la loro ispirazione: interessi economici, orientamenti rivoluzionari, fondamentalismi religiosi, dottrina della sedicente sicurezza nazionale. Le ideologie moderne costituiscono un paradosso culturale turbante: la nostra epoca che esalta i valori della razionalità è profondamente dilaniata dall'impatto di ideologie largamente alimentate da un'interpretazione irrazionale dell'avvenire umano. Le ideologie sono lo specchio delle culture esplose e in conflitto.
Occorrerà dunque ammettere la situazione paradossale di questo concetto che, malgrado le connotazioni peggiorative che l'accompagnano, rimane una categoria di analisi e di azione la cui portata è innegabile.
E' un termine corrente che amano particolarmente i rivoluzionari di orientamento marxista, anche se i partiti comunisti ufficiali hanno registrato, negli ultimi venti anni, una perdita di fede nella purezza delle loro ideologie, al punto che il comunismo appare ideologicamente esaurito ed ha perduto il fascino che esercitava sulle masse. I neo‑marxisti stessi hanno contestato il valore scientifico della teoria dell'ideologia elaborata da Marx e Lenin.
Le evoluzioni e le trasformazioni del concetto di ideologia e il conflitto persistente delle ideologie moderne di sinistra o di destra, rimangono tra i fenomeni culturali più caratteristici del nostro tempo. E un vasto campo che richiede approfondimento di analisi culturale ed etica.
Vedi
Coscienza collettiva
Bibl.: A. Akoum 1975. D. Bell 1965, 1991. M. Billig 1991. R. Boudon 1986, 1991. H. Carrier 1989. C. Geertz 1973, cap. 8. L. Dumont 1993. A.W. Gouldner 1979. K. Mannheim 1929, 1985. K. Marx e Fr. Engels 1932, 1992. J. B. Thompson 1984.