Museo - DIZIONARIO DELLA CULTURA

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Museo

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Museum (Tempio delle muse). Il museo di Alessandria era un centro di studi situato vicino alla famosa biblioteca di questa città.
I musei moderni sono istituzioni che collezionano, conservano, classificano e studiano oggetti di valore artistico, etnologico, storico, scientifico, tecnico a scopo di ricerca e di educazione. Le collezioni artistiche hanno avuto inizio nei castelli, nelle chiese, nei monasteri. I tesori delle cattedrali ne sono un eccellente esempio: molti di essi ancora si conservano.
I musei, all'inizio, erano soltanto collezioni di oggetti curiosi o esotici, ricordi, quadri, tesori artistici. Nel secolo XIX, i musei si organizzarono su base professionale: S. Baxi 1973, H. Frese, 1960.
I pezzi furono allora disposti in maniera sistematica secondo tematiche e soggetti scelti, secondo sequenze cronologiche o determinati contesti etnologici. A poco a poco gli oggetti dell'arte detta primitiva furono anch'essi ammessi, a pieno diritto, nelle esposizioni, come testimonianze di culture tipiche.
Molte sono state le resistenze da vincere per far finalmente accettare dai musei le opere moderne. Il Museo nazionale d'arte moderna di Parigi fu aperto soltanto dopo la seconda guerra mondiale per accogliervi opere quali quelle di Picasso, Matisse, Braque, Chagall, che pure erano rappresentative della scuola di pittura di Parigi. Il Museum of Modern Art di New York aveva già tracciato la strada e comprato tutte le opere futuriste disponibili.
I musei, oltre alla funzione di conservazione e di studio, hanno molto sviluppato le loro finalità educative e culturali. Nuove tecniche di esposizione per tematiche scelte, locali con separazioni mobili, metodi di proiezione audiovisiva, sistemi di dimostrazioni meccaniche, banche di dati per rapide consultazioni permettono ai musei una presentazione molto più pedagogica dei loro tesori. I metodi di esposizione utilizzano tutte le tecniche dell'illustrazione visuale, situando il visitatore nell'ambiente in cui le opere sono state create: la sociologia dell'arte viene in aiuto ai musei nel loro sforzo per valorizzare i tesori raccolti. I musei funzionano anche in relazione con scuole, università, e istituti di ricerca. Esistono musei all'aria aperta che ricostituiscono, per esempio, villaggi tradizionali o luoghi archeologici, musei mobili che si spostano di città in città.
Un orientamento recente consiste nel coinvolgere direttamente le popolazioni locali nella costituzione di un museo, avente per scopo la conservazione del proprio patrimonio e l'affermazione della propria identità. Questi musei diventano un mezzo di educazione comunitaria a servizio di un territorio, di una località, di un quartiere, interessati a salvaguardare e a valorizzare il proprio genere di vita e a promuovere i propri progetti collettivi. Questi musei diventano lo specchio che una cultura si dà e dà agli altri. Questi nuovi musei si chiamano ecomusei o musei d'arte e di tradizioni popolari, o ancora, musei del quotidiano, musei del territorio, musei all'aria aperta. Essi sono popolari in Scandinavia, in Inghilterra, in Francia, in Canada e si diffondono in diverse parti del mondo e in molti dei paesi in via di sviluppo. Un'organizzazione internazionale degli ecomusei si è costituita per incoraggiare lo sviluppo dei musei direttamente legati alla promozione delle culture locali.
Lo studio dell'organizzazione, della sistemazione e della direzione dei musei si chiama museologia. Questa disciplina ha assunto un'importanza crescente a mano a mano che i musei venivano acquistando una più marcata funzione educativa e culturale. La rivista trimestrale Museum pubblicata dall'UNESCO a Parigi è un eccellente strumento d'informazione e di riflessione sui musei.

Vedi
Arte

Bibl.: M. M. Ames 1983. S. J. Baxi 1973. P. Bourdieu et A. Darbel 1966. A. Cantwell et al. 1981. H. Frese 1960.
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