Scambi culturali - DIZIONARIO DELLA CULTURA

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Scambi culturali

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Nel suo senso ampio, il termine indica gli apporti culturali da un paese o da una regione agli altri. Nei paesi in cui prevale la libera circolazione delle persone e delle informazioni, gli scambi culturali sono più numerosi e vari, facilitati dai mezzi moderni di trasporto e di comunicazione ed anche da una crescente tendenza a considerare i beni culturali come facenti parte del patrimonio universale. Spontaneamente, i professori, i ricercatori, gli artisti, gli studenti, le compagnie teatrali passano da un paese all'altro con facilità, ciò che certamente produce un mutuo arricchimento delle culture, ma rischia, in certi casi, di causare l'erosione delle culture locali e dei valori tradizionali.
Gli scambi culturali sono limitati sia da ineguaglianze economiche, sia da barriere ideologiche. Gli Occidentali, in generale, e gli Americani del Nord, in particolare, sono economicamente avvantaggiati nel loro accesso al resto del mondo. Il peso della loro azione culturale all'estero, soprattutto per mezzo dei media e dei prodotti delle loro industrie culturali, è sproporzionato rispetto all'influenza che, a loro volta, possono esercitare su di essi gli altri paesi.
Ci sono critici, soprattutto nel terzo mondo, che non esitano a parlare di dominazione, di egemonia e perfino d'imperialismo culturale.
In ogni modo, si può osservare un po' ovunque un fenomeno di omologazione culturale dovuto in gran parte all'influenza dei paesi ricchi sull'insieme delle culture.
I paesi socialisti, da parte loro, da molto tempo tendevano a seguire una politica di stretto controllo sugli scambi culturali, limitando la circolazione delle persone e delle informazioni, sia all'interno che con gli altri paesi. Ma le frontiere culturali non possono rimanere a lungo impermeabili e le correnti di pensiero, le arti popolari, la musica, le mode dell'abbigliamento, gli stili di vita del mondo occidentale sono penetrati in questi paesi per una specie di osmosi culturale, soprattutto tra le generazioni più giovani. L'apporto culturale dei paesi socialisti è avvenuto soprattutto attraverso l'estensione dei regimi comunisti secondo il processo della rivoluzione culturale predicata da Lenin. In un tempo più recente, dopo il 1989, questi paesi hanno liberalizzato ed accentuato la loro attività culturale grazie alla qualità dei loro artisti, delle loro compagnie di teatro e di ballo, invitate in tutto il mondo.
In un senso più ristretto, per scambio culturale s'intende le intese ufficiali o gli accordi culturali tra gli Stati, per favorire e promuovere la reciprocità nell'accoglienza degli artisti, dei ricercatori, degli universitari, degli studenti, degli organismi culturali di ciascuno dei paesi interessati.

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