PIZZARELLI ANGELO - AUTORI MARIANI

80 Teologi di varie confessioni religiose
che scrivono su Maria.
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PIZZARELLI ANGELO († 2015)

PIZZARELLI A., La presenza dinamica di Maria nella vita spirituale, Pontificia Università Gregoriana, Roma 1983; IDEM, La presenza di Maria nella vita della Chiesa. Saggio d'interpretazione pneumatologica, Edizioni paoline, Cinisello Balsamo 1990

Il contributo del teologo cappuccino A. Pizzarelli in campo marialogico consiste soprattutto nello spiegare la presenza di Maria in base alla sua condizione glorificata, in analogia con lo stato di Cristo risorto e dei corpi risuscitati. In particolare l'autore valorizza il testo fondamentale di 1Cor 15,42-45, dando una base biblica alla sua specifica proposta ermeneutica. Pizzarelli compie una vasta inchiesta nella tradizione ecclesiale, scoprendo che l'espressione «praesentia Mariae» risale in Occidente a S. Ambrogio (De Isaac et anima VI, 53, PL 14, 547), mentre in oriente la «visitatio Mariae» è dovuta all'ambiente di S. Efrem (Oratio ad S. Dei Genitricem, in Opera III, 541). Il più cospicuo testimone della presenza di Maria resta s. Germano di Costantinopoli (ca. 733), che ne parla lungamente e in termini teologico-esperienziali: «Del resto, poiché ancora adesso tu passeggi corporalmente in mezzo a noi, non altrimenti che se fossi vivente, gli occhi del nostro cuore sono attirati a guardarti ogni giorno... Tu visiti tutti e vegli su tutti, o Madre di Dio... Il corpo, infatti, non è di impedimento alla potenza e alla energia del tuo spirito, il quale certo spira dove vuole essendo immateriale». Passando ad esporre le varie interpretazioni teologiche del fatto della presenza di Maria documentato dalla storia della spiritualità, A. Pizzarelli ne enumera le seguenti:
1. Presenza intellettiva
Secondo questa opinione.. la Madonna è presente a noi come l'oggetto conosciuto nel conoscente o mediante la cosiddetta 'presenza di visione'. Immersa in Dio, ella ci vede, ci conosce, pensa a noi e con il suo sguardo ci raggiunge nell'intimo del nostro essere. E il suo pensiero di madre che in Dio ci vede e ci segue dovunque: a tale titolo ella è presente a tutti e in tutti.
2. Presenza affettiva
Secondo quest'altra opinione, la Madonna è presente in noi come l'oggetto amato nell'amante. Con il suo amore materno è vicina a ciascuno di noi e ci raggiunge nel tempo e nello spazio. Più ci si conosce e ci si ama e più la presenza è intima ed intensa. In modo intellettivo-affettivo intende la presenza mariana R. Garrigou-Lagrange, il quale si ferma così all'esterno di essa. Se fosse come lui pensa, si avrebbe piuttosto una presenza nostra a Maria e non una presenza di Maria a noi; avremmo quindi una presenza psicologica, mentre «si tratta più che di una presenza per mezzo del pensiero e del cuore».
3. Presenza operativa
Essa è il risultato naturale di quella intellettivo-affettiva e suppone un punto di contatto più forte con la Madonna. Se, nella visione beatifica ella ci vede, ci ama e ci accompagna dappertutto, è chiaro che non può restare inattiva, perché l'amore è essenzialmente operante e comunicativo. Secondo le varie tendenze teologiche, la presenza operativa può richiedere o una causalità morale oppure una causalità fisico-strumentale.
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