THURIAN MAX - AUTORI MARIANI

80 Teologi di varie confessioni religiose
che scrivono su Maria.
Vai ai contenuti

Menu principale:

T
THURIAN MAX (1921-1996)
THURIAN M., Maria Madre del Signore Immagine della Chiesa, Morcelliana, Brescia 1963; IDEM, Figura, dottrina e lode di Maria nel dialogo ecumenico, in Il regno/documenti 28 (1983) 7, p. 245.

Vasta eco ha suscitato Max Thurian con il libro Maria Madre del Signore immagine della Chiesa, che intese essere «Una mediazione sulla vocazione di Maria» e «una testimonianza di fede fondata sui risultati dell'esegesi biblica e della riflessione teologica».  teologo calvinista riconosce in Maria «la Figlia di Sion escatologica, l'incarnazione del resto fedele d'Israele. la Vergine povera interamente consacrata all'opera di Dio eccezionalmente colmata della sua grazia, la dimora di Dio e l'Arca di Alleanza, la Madre spirituale nella Chiesa-Madre di cui è figura vivente ed umile». Più radicale di Lutero, M. Thurian non rivolge mai alla Vergine
preghiere e invocazioni, ma si stacca da lui quando valorizza la persona di Maria, «non annullata per le grandi cose compiute in lei da Dio», né «Strumento impersonale, e in fin dei conti trascurabile». Comunque la presenza di Maria nella liturgia e nella predicazione della Chiesa è fondata biblicamente, per cui «il timore degli eccessi non deve condurre ad un silenzio e ad un'assenza di Maria che sarebbe egualmente un'infedeltà al Vangelo di Cristo». Il libro di Max Thurian ha ricevuto negli ambienti evangelici un'accoglienza fatta di lodi e di riserve. H. Roux, per esempio, afferma che «bisogna essere riconoscenti a M. Thurian perché ha aperto una via e sfondato una breccia nel muro del silenzio sistematicamente nprovatore con cui il protestantesimo ha di fatto circondato colei che tuttora tutte le generazioni sono chiamate a proclamare beata». Egli si chiede se certe interpretazioni bibliche «non dipendano piuttosto da un'esegesi allegorica già orientata verso una letturaa mariologica dell'Antico Testamento che da una vera preoccupazione di cristocentrismo» e inoltre se il metodo di evitare gli scogli dell'Immacolata e dell'Assunta «non finisca per creare una certa illusione di accordo quando si rivolge invece uno sguardo realmente diverso verso lo stesso oggetto». Infine H. Roux rimprovera a M. Thurian di lasciare supporre che il pensiero dei Riformatori «contenga gli elementi di una mariologia», mentre è certo che «il loro rifiuto di attribuire a Maria un ruolo attivo nell'opera della salvezza (cooperazione, intercessione, ecc) è abbastanza esplicito perché possa sussistere un dubbio a questo riguardo». Solo in parte, quindi, l'opera di M. Thurian risponderebbe alle esigenze della «riforma bilaterale» proposta da H. Küng.
E ancora: M. Thurian si pone chiaramente al di là degli schemi rigidi di opposizione a Maria, dopo aver percorso questo suo diuturno cammino di riflessione intorno alla sua figura, espresso sia nel rapporto della commissione Faith and Order sulla marialogia del 1951, sia nel libro che abbiamo appena esaminato Maria madre del Signore immagine della Chiesa. In un articolo del 1982 il teologo di Taizé offre un triplice contributo di ordine metodologico, contenutistico e cultuale:

Home | A | B | C | D | E | F | G | H | J | K | L | M | N | P | R | S | T | V | W | Z | Esci | Mappa generale del sito
, sono state free counter
Torna ai contenuti | Torna al menu