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DE FIORES STEFANO


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6. Una Mariologia significativa per il nostro tempo
L’approccio storico – salvifico della mariologia di De Fiores ci aiuta a scoprire e a narrare aspetti veritativi della verità cristiana e della realtà di  Maria che entrano nel dinamismo stesso per il quale la verità di Cristo salva e libera, riempie di gioia l’esistenza e l’arricchisce di quell’amore che soddisfa il cuore inquieto dell’uomo. Padre De Fiores ha contribuito ad assolvere a un altro importante compito della mariologia contemporanea: quello di legare strettamente la riflessione mariologica con i problemi attuali degli uomini e delle donne di oggi, promuovendo una piena inculturazione mariana nei problemi della Chiesa e del cammino dell’odierna umanità. Pertanto bisogna sottolineare il tentativo originale di De Fiores dell’inculturazione del dato mariano nell’attualità del mondo di oggi, proponendosi di individuare la cultura del nostro tempo, con i suoi valori, problemi, modelli, istituzioni, schemi rappresentativi, onde inserirvi la figura di Maria in modo che esse manifestino tutto il suo significato vitale secondo il disegno divino della salvezza. Non manca perciò al confronto positivo e arricchente con problematiche cruciali: la questione femminile e la riproposizione esemplare di Maria alla donna contemporanea e alla propria auto – comprensione nella Chiesa e nella società; Maria e l’impegno storico del cristiano per la cultura della vita, per i diritti umani e la vera sapienza; le apparizioni di Maria e il futuro del mondo. Da grande mariologo quale era e da uomo innamorato della Vergine, padre Stefano De Fiores non si accontentava di ripetere nei suoi libri i dati mariologici tradizionali, ma li approfondiva e li attualizzava, nella fedeltà alla fede della Chiesa, affinché diventassero parole di salvezza per l’uomo contemporaneo. Se alla donna contemporanea, desiderosa di uguaglianza e partecipazione attiva in ogni campo della vita sociale, si offre un’immagine di Maria caratterizzata da passività, remissività, chiusura nelle mura domestiche, questa non ha niente da dire loro, perché è un’immagine stridente a confronto delle loro esigenze. Quindi, afferma De Fiores, riprendendo le parole di Paolo VI nella Marialis cultus, bisogna ricorrere alla figura di Maria tenendo presenti le acquisizioni delle scienze umane e le varie situazioni del mondo contemporaneo, alla luce del Vangelo. In questa rilettura del Vangelo, la donna contemporanea vede Maria sotto una luce diversa, quale donna cui è stato dato di decidere le sorti dell’umanità aprendo con il suo “si” le porte alla misericordia di Dio nei riguardi del mondo. Inoltre il Vangelo ci attesta che Maria non fu prigioniera della casa di Nazareth, ma uscì per visitare Elisabetta, per recarsi al tempio di Gerusalemme, per seguire Cristo ad essere presente al primo miracolo del Figlio alle nozze di Cana, durante la predicazione e perfino sul Calvario; dopo l’ascensione del Figlio la troviamo nella comunità apostolica, che attende nella preghiera la venuta dello Spirito. Dio tratta l’uomo come ha fatto con Maria, cioè come persona che deve prendere posizione di fronte alla storia facendo della propria vita un dono per i fratelli. In Maria si rispecchia l’uomo e il cristiano perfetto. Durante i tanti anni trascorsi tra ricerche, studi e meditazioni personali, padre Stefano ha trattato in maniera egregia e sempre puntuale tutti i temi riguardanti la mariologia, spaziando su tutte le tematiche che riguardano la Madre di Gesù: dal rapporto di Maria con suo Figlio al ruolo di Maria nella Chiesa; dalle apparizioni mariane alle grandi domande su Maria; dai dogmi su Maria al valore della recita del Rosario; dal periodo antecedente il Concilio Vaticano II al periodo postconciliare con tutte le sue novità e conseguenze. Insomma, padre De Fiores ha messo sotto la sua lente tutti i temi più importanti e scottanti che riguardano la figura della Madre di Gesù, mettendo a disposizione di tutti i cristiani che volevano approfondire, indagare e sciogliere i loro dubbi sul ruolo della Vergine, i suoi studi e le sue ricerche. Il contributo apportato da Stefano De Fiores in campo mariologico è estremamente importante perché attraverso i suoi scritti l’uomo contemporaneo può conoscere la figura della Madre di Dio e sentirla vicina, come una madre e un modello da seguire e da imitare se si vuole conoscere e seguire il mistero di Cristo. Infine, l’eredità lasciata da De Fiores costituisce una delle fonti più preziose su cui i futuri mariologi potranno attingere per proseguire le ricerche e le meditazioni riguardanti la Madre di Gesù.

7. Presenza di Maria nella nostra vita secondo P. De Fiores

Gli argomenti che riguardano il tema di Maria nella nostra vita che Stefano De Fiores ha sviluppato sono molti e in questo capitolo ho scelto solo le tematiche che non avevo mai letto e che mi hanno colpita per la loro profondità e bellezza. «Oggi la mariologia non è un punto morto della teologia, ma piuttosto un cantiere dove si attua una sua palingenesi. […] Il mariologo appare un traghettatore che tiene unite le due sponde della parola di Dio e della cultura del nostro tempo, secondo la duplice fedeltà a Dio e agli esseri umani». Colpisce la densità e sinteticità di queste parole che padre Stefano ha pronunciato quando, nel 2006, gli fu richiesto di valutare il suo lavoro come direttore del collegamento nazionale mariano e che, a mio parere, più di ogni altro testo ci svela la grandezza di pensiero e di fede di padre Stefano De Fiores. Prendendo spunto dall’Introduzione ai suoi tre volumi Maria. Nuovissimo Dizionario, si può ben dire che il grande servizio di padre Stefano all’amata Madre di Gesù era motivato da una profondissima convinzione del fatto che l’umanità ha un debito universale verso Maria a motivo del suo averci donato Gesù Cristo; la Vergine, essendo totalmente relazionale a Dio, alla Chiesa e ai singoli uomini e donne di ogni tempo, è un bene, un valore prezioso della comunità, divenendo in modo particolare una realtà cara e viva per centinaia di milioni di donne. La Madre di Gesù si è sempre interessata dei bisogni dell’uomo e della donna di ogni tempo, ceto e cultura, ponendosi con efficace discrezione ed incisività nella vicenda umana e spirituale di ognuno come sorella e conforto nelle afflizioni e padre Stefano la descrive come «speranza nelle avversità, un tu vivente cui rivolgersi nelle preghiere, un modello di vita con cui identificarsi, una madre amorosa nella quale raggiungere la maturità in Cristo e nello Spirito a gloria del Padre».  Padre Stefano, tra le tante cose, ha evidenziato un aspetto nuovo della mariologia contemporanea riguardante il discepolato di Maria verso suo Figlio Gesù, di cui, per diversi motivi, la mariologia tradizionale ha avuto qualche remora. Troppo forte era, infatti, la coscienza della maternità della Vergine che giungeva fino a conferire alla madre un potere sul Figlio e quindi anche il dovere di educarlo, per cui la madre è piuttosto maestra che discepola. Nel post – concilio si passa a questo mutamento di prospettiva perché «è stata avvertita […] la necessità di avvicinare la figura della Vergine agli uomini del nostro tempo, mettendo in luce la sua “immagine storica” di umile donna ebrea» e De Fiores sottolinea la necessità di fare chiarezza sul tipo di discepolato che è rappresentato da Maria, inserendolo nella trattazione biblica delle varie categorie in cui sono classificati i seguaci di Gesù. Maria, continua la sua analisi padre De Fiores, è un discepolo atipico e insieme archetipo, che pur condividendo tanti atteggiamenti dei discepoli di Gesù, non è riducibile alla loro misura in quanto indubbiamente li supera. Maria non può essere ridotta né al discepolato domestico né a quello itinerante, perché partecipa all’uno e all’altro. Pur non essendo stata chiamata da Gesù all’itineranza, è presente almeno all’inizio del ministero del Figlio alle nozze di Cana, poi durante la sua predicazione e infine sotto la croce. Padre De Fiores fa inoltre notare come la fede di Maria sia stata soggetta al tempo cioè che “anche la beata Vergine avanzò nella peregrinazione della fede”, compiendo un cammino dall’annunciazione alla Pentecoste. Dalla risposta di Maria all’annuncio dell’angelo inizia per lei un percorso verso Cristo che non è sempre pacifico e scontato, poiché le convinzioni che Maria acquisisce vengono sconvolte verso nuovi ambiti e mete non immaginate. A tal proposito, egli sostiene che  «Maria procede per crisi, compiendo salti e passaggi dolorosi e traumatici, che si esprimono nei cosiddetti episodi d’incomprensione o “scene di rifiuto” in cui Gesù prende le distanze nei confronti della famiglia e della sua stessa madre. Possiamo pure affermare che Maria avanza per lisi, cioè mediante un’assimilazione graduale del mistero di Gesù e delle sue parole, fino a pervenire gradatamente alla fiducia totale nel Figlio manifestata alle nozze da Cana». In Maria, quindi, riscontriamo un atteggiamento che non risulta negli apostoli e nei discepoli di Gesù, nei quali all’incomprensione non segue una profonda riflessione. Anche per Maria Gesù rimane un enigma e le sue parole non vengono da lei comprese. Ma si tratta di una incomprensione provvisoria poiché Maria è presentata per due volte dall’evangelista Luca come donna dal cuore memore che non disperde fatti e parole riguardanti suo Figlio Gesù, ma li ricorda, interiorizza e custodisce. Quando Luca dice che “sua madre conservava tutte queste cose nel suo cuore” (Lc 2,51) vuol attribuire a Maria l’atteggiamento del sapiente, di colui che medita sugli insegnamenti della legge per entrare nella logica di Dio e per mettere in pratica la sua parola. Bisogna pertanto guardare a Maria come alla perfetta discepola di  Cristo e cercare di imitarla per essere buoni cristiani. Maria come uno specchio riflette la nostra vocazione essenziale ad essere come discepoli di Cristo, senza compromessi e fedelmente. Padre Stefano conclude questo importante e interessante capitolo riguardante la figura di Maria madre e discepola, dicendo che «imitare Maria è la conseguenza di chi ha riconosciuto il carattere esemplare della sua vita e della sua testimonianza di discepola. L’idea di imitazione non deve essere presa nel senso di una riproduzione meccanica, servile e spersonalizzata degli atti del modello. La vera imitazione di Maria, come quella di Cristo, consiste nel riprodurre l’ordine interno della sua vita in una situazione sempre nuova e diversa da persona a persona. […] Imitare Maria è camminare con lei e seguire lei nel senso di adottare il suo genere di vita proiettata verso Cristo. […] Il cristiano che guarda a Maria discepola comprende che l’apostolato ha un carattere materno […]; S Paolo infatti si paragona ad una madre che dà alla luce i figli e imprime in loro i lineamenti di Cristo (Gal 4, 19)7». Ogni cristiano è chiamato a far proprio l’atteggiamento di Maria per animare maternamente il suo apostolato e per tradurre nella propria situazione la fecondità verginale della Chiesa.

Bibliografia
Testo di: ZERMO DANIELA, Stefano De Fiores, cantore di Maria. Tesi di Laurea in Scienze Religiose, ISSR "San Luca" Catania, Anno Accademico 2012/2013. 

S. DE FIORES, Chi è per noi Maria? Risposta alle domande più provocatorie, Ed. San Paolo, Cinisello Balsamo 2001; ID., La Madonna in Michelangelo. Nuova interpretazione teologica culturale, Libreria Editrice Vaticana, Città del Vaticano 2010; ID., Maria Madre di Gesù. Sintesi storico salvifica, Ed. Dehoniane Bologna, Bologna 1992; ID., Maria nella teologia contemporanea, Madre della Chiesa, Roma 1991; ID., Maria. Nuovissimo Dizionario vol. 1, Ed. Dehoniane Bologna, Bologna 2006; ID., Maria presenza viva nel popolo di Dio, Ed. Monfortane, Roma 1980; ID., Maria sintesi di valori. Storia culturale della mariologia, Ed. San Paolo, Cinisello Balsamo 2005; ID., Maria nel mistero di Cristo e della Chiesa. Commento al capitolo mariano del Concilio Vaticano II, Ed. Monfortane, Roma 1984; ID., Perché Dio ci parla mediante Maria. Significato delle apparizioni mariane nel nostro tempo, Ed. San Paolo, Cinisello Balsamo 2011; ID., Trinità mistero di vita. Esperienza trinitaria in comunione con Maria, Ed. San Paolo, Cinisello Balsamo 2001; ID., Ave, verum Corpus, natum de Maria Virgine, relazione pronunciata nel santuario N.S. Montallegro, Rapallo (GE) il 5 maggio 2011; ID., Consacrazione o affidamento? Maggio: una corretta spiritualità mariana, in Vita pastorale n. 5, maggio 2012; ID., Il cammino verso la vera Sapienza, in Madre di Dio n. 11 (80), dicembre 2012; ID., Il volto di Dio nel volto di Maria, in Madre di Dio n. 10 (80), novembre 2012; ID., La Madonna in Michelangelo dalla “Pietà al “Giudizio universale” passando per il “Tondo Doni”, in L’Osservatore romano del 22 maggio 2010; ID., Maria, la faccia ch’a Cristo più si somiglia, in ISTITUTO INTERNAZIONALE DI RICERCA SUL VOLTO DI CRISTO (ed.), Il volto dei volti Cristo, Editrice Velar, Gorle 1997; ID., Maria Madre e Discepola, formatrice dei discepoli e dei missionari di Gesù Cristo, nella teologia postconciliare, articolo inserito nel sito della Pontificia Facoltà Teologica “Marianum”; ID., Maria “microstoria della salvezza”. Presentando l’ultima sua opera, il Nuovissimo Dizionario in tre volumi, San Luca 2009; ID., Proposte teologiche circa la consacrazione mariana, in La Madonna n. 30, 1982; ID., Riflessioni teologiche sulla consacrazione a Maria, in AA. VV., Totus tuus. Attualità e significato della consacrazione a Maria, in Collegamento mariano nazionale, Roma 1978; L. M. GRIGNION DE MONTFORT, Trattato della vera devozione a Maria, Ed. Paideia, Catania 1986; K. RAHNER, Maria Madre del Signore. Meditazioni teologiche, Esperienze, Fossano 1962; A. SERRA, Dimensioni mariane del mistero pasquale, San Paolo, Cinisello Balsamo 1995; R. LAURENTIN, Dio mia tenerezza. Esperienza spirituale e mariana, attualità teologica di San Luigi Maria di Montfort, Edizioni Monfortane, Roma 1985; A. AMATO, La mariologia storico – salvifica di Stefano De Fiores, in Salesianum 55 [1993]; S. M. PERRELLA, “Educare alla vita buona del Vangelo con Maria” in memoria di Stefano De Fiores, in L’ Osservatore romano del 22 aprile 2012; A. VALENTINI, Stefano de Fiores, Cantore di Maria, in Theotokos 20(2012); A. STAGLIANO’, Vescovo di Noto, Maria “microstoria della salvezza” nella mariologia storico – salvifica di Stefano De Fiores, Noto, 21 agosto 2009.




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