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FIGLIE DI MARIA SS. REGINA DELLE MADRI



1. Origini del Movimento
a) Il Gruppo Figlie di Maria S.S. Regina delle Madri è nato a Torino il 1° febbraio 1993 durante la preparazione a un pellegrinaggio a Lourdes. La signora Maria Grazia Reynaldi, operatrice pastorale della Diocesi di Torino per la catechesi agli adulti, lo ha radunato per una mattinata di preghiera e di adorazione davanti al S.S. Sacramento. Il beneficio spirituale che ne è venuto ha indotto la signora Reynaldi ad assumersi l’incarico di riproporre ogni mese un tempo di grazia sacramentale e di adorazione, pratica continuata sino ad oggi. Il Sinodo Diocesano Torinese sulla comunicazione della fede (1994-1997) è stato l’occasione per riflettere sull’esperienza di grazia che il Gruppo viveva, per definirlo con un nome che esprimesse la sua identità, descrivere la sua spiritualità, fino a disegnarne anche il simbolo che ne contenesse tutti gli elementi. Successivamente (1998) questa esperienza è stata presentata al giudizio del Cardinale Arcivescovo Mons. Giovanni Saldarini ottenendo dal Vescovo Ausiliare e Vicario Generale Mons. Pier Giorgio Micchiardi un discernimento positivo e l’incoraggiamento a proseguire.
b) Il nome di Figlie di Maria Santissima, Regina delle Madri che il Gruppo si è attribuito, vuole esprimere l’affidamento specifico del Gruppo alla Madre del Signore e il rapporto filiale con Lei, invocata e amata come Regina, che ha vissuto con pienezza, regale ed esemplare, le due dimensioni della vocazione femminile, verginità e maternità, realizzando per le spose e le madri, il modello amabile e imitabile della donna cristiana. Il Gruppo si propone un forte impegno di spiritualità cristiana che si concretizza nell’aumentare l'appartenenza a Gesù attraverso i sacramenti, la Parola di Dio, la preghiera, vissuti intensamente e quotidianamente e nella missione rivolta al prossimo e in particolare alle donne che si incontrano nelle vicende quotidiane. Alcuni membri, attraverso un Atto di offerta e di abbandono, hanno assunto davanti a Dio questo impegno in forma stabile di vita con la volontà dettato dall’amore, di rimanervi fedeli per sempre. Consacrandosi, esse intendono rispondere allo Spirito Santo che le chiama, da laiche spose e madri a servire il Signore e la Madonna attraverso l’offerta generosa della loro vita e ad essere invito per altre donne a percorrere un cammino di grazia santificante per arrivare alla gioia piena dello spirito che riposa sicuro in Dio per la sua gloria, il bene di tutta la loro famiglia e del mondo intero.
c) L’ispiratore della spiritualità del Gruppo è stato Mons. Giuseppe Pollano che dal 1993, anno della nascita del Gruppo, sino al 2009 è stato il Padre Spirituale di molte delle appartenenti al Gruppo e il responsabile della loro formazione spirituale. La sua dottrina spirituale della Continua Carità, espressa nel suo scritto principale Come in Cielo, ha fondato e ispirato la spiritualità dei membri del Gruppo che hanno adattato tale dottrina alla condizione femminile di madri e spose facendo dell’Atto d’Amore a Dio e al prossimo il centro e il culmine del loro vissuto.

2. Riconoscimento canonico
a) In data 15 agosto 2009, il Cardinale Severino Poletto ha riconosciuto il gruppo come Associazione privata di fedeli e ne ha approvato lo Statuto:
 Prot. 255/D/09
SEVERINO POLETTO
CARDINALE DI SANTA ROMANA CHIESA DEL TITOLO DI S. GIUSEPPE IN VIA TRIONFALE
ARCIVESCOVO DELLA CHIESA METROPOLITANA DI TORINO
RICONOSCIMENTO CANONICO DELL'ASSOCIAZIONE PRIVATA DI FEDELI
FIGLIE DI MARIA SANTISSIMA REGINA DELLE MADRI
«La comunione ecclesiale, già presente e operante nell'azione della singola persona, trova una sua specifica espressione nell'operare associato dei fedeli laici, ossia nell'azione solidale da essi svolta nel partecipare responsabilmente alla vita e alla missione della Chiesa. (...) Queste aggregazioni di laici si presentano spesso assai diverse le une dalle altre in vari aspetti, come la configurazione esteriore, i cammini ed i metodi educativi, i campi operativi. Trovano però le linee di un'ampia e profonda convergenza nella finalità che le anima: quella di partecipare responsabilmente alla missione della Chiesa di portare il Vangelo di Cristo come fonte di speranza per l'uomo e di rinnovamento per la società» (GIOVANNI PAOLO II, Emisi Ap. Christifideles laici, 29).
PRESO ATTO che la normativa canonica permette di riconoscere l'Associazione di fedeli Figlie di Maria Santissima Regina delle Madri rispettandone la natura privata:
ESAMINATA l'istanza a me presentata in data 20 giugno 2009 da Maria Grazia Reynaldi a nome dell'Associazione:
VALUTATE attentamente le circostanze afferenti alla questione:
VISTI i canoni 299. 321 e 323 del Codice di Diritto Canonico:
CON IL PRESENTE DECRETO
RICONOSCO CANONICAMENTE L'ASSOCIAZIONE PRIVATA IM FEDELI
FIGLIE DI MARIA SANTISSIMA REGINA DELLE MADRI
E CONTESTUALMENTE
NE APPROVO - AD EXPERIMENTUM PER UN TRIENNIO - LO STATUTO
NEL TESTO QUI ALLEGATO CHE FA PARTE INTEGRANTE DI QUESTO DECRETO.
Stabilisco che entro sei mesi dalla data odierna sia convocata un'Assemblea straordinaria per procedere al rinnovo degli organi statutari, con l'avvertenza che l'applicazione della normativa circa la temporaneità del mandato delle cariche direttive (art. 14) andrà in esecuzione ex novo dalla data di costituzione del nuovo Consiglio.
Dispongo inoltre che l'attuale Statuto venga sottoposto a una accurata revisione d'intesa con la Cancelleria della Curia Metropolitana per addivenire, entro il triennio di sperimentazione, a un nuovo testo da presentare all'Ordinario Diocesano per l'approvazione definitiva.
Dato in Torino, il giorno quindici del mese di agosto - Solennità dell'Assunzione della Beata Vergine Maria - dell'anno del Signore duemilanove, con decorrenza immediata.
Severino Card. Poletto Arcivescovo Metropolita di Torino.
Mons. Giacomo Maria Martinacci cancelliere arcivescovile.

b) In data 24 gennaio 2018, L'Arcivescovo Cesare Nosiglia approva definitivamente lo Statuto del movimento

CESARE NOSIGLIA
ARCIVESCOVO DELLA CHIESA METROPOLITANA DI TORINO
Prot. CAN/D/0085/2018
APPROVAZIONE DELLO STATUTO
DELL'ASSOCIAZIONE PRIVATA DI FEDELI
FIGLIE DI MARIA SANTISSIMA REGINA DELLE MADRI
PRESO ATTO che con decreto in data 15 agosto 2009 è stata riconosciuta l'Associazione privata di fedeli Figlie di Maria Santissima Regina delle Madri ed è stato approvato lo statuto ad experimentum per un triennio;
ESAMINATA l'istanza a me presentata da Maria Grazia Reynaldi a nome dell'Associazione;
VALUTATE attentamente le circostanze afferenti alla questione; VISTI i canoni 299 e 304 del Codice di Diritto Canonico;
CON IL PRESENTE DECRETO
APPROVO LO STATUTO
NEL TESTO QUI ALLEGATO
CHE FA PARTE INTEGRANTE DI QUESTO DECRETO.
Stabilisco che entro sei mesi dalla data odierna sia convocata un'Assemblea straordinaria per procedere al rinnovo degli organi statutari, con l'avvertenza che l'applicazione della normativa circa la temporaneità del mandato delle cariche direttive (art. 12) andrà in esecuzione ex novo dalla data di costituzione del nuovo Consiglio.
Dato in Torino, il giorno ventiquattro del mese di gennaio dell'anno del Signore duemiladiciotto, con decorrenza immediata.
Cesare glia Arcivescovo Metropolita di Torino
can. Alessandro Girajyo cancelliere arcivescile

3. Elementi fondamentali della spiritualità del Gruppo
Ecco gli articoli fondamentali dello Statuto che ne specificano la spiritualità:
Art. 1 - IMPEGNO DI SANTITÀ E MISSIONE
1. Il nostro dichiarato impegno di santità si richiama alla Costituzione dogmatica del Concilio Vaticano II sulla Chiesa (Lumen Gentium) al capitolo V: “Vocazione universale alla santità nella Chiesa” (nn. 40-41) e al capitolo IV: “I laici”. Qui è affermato che i laici “sono chiamati come membri vivi a contribuire con tutte le loro forze, ricevute dalla bontà del Creatore e dalla grazia del Redentore, all’incremento della Chiesa e alla sua continua ascesa nella santità” (n. 33). Il nostro programma annuale, fondato sulla preghiera e sulla esperienza di gruppo, vuole favorire la crescita personale e comunitaria verificabile da tutte con cambiamenti tangibili di vita. Dalla nostra appartenenza al Signore intendiamo trarre la forza interiore necessaria ad affrontare la ardua vocazione alla vita familiare, la sfida della cultura secolarizzata e l’impegno a vivere con gioia e consolazione la nostra condizione di madri e spose. Desideriamo continuare, attraverso le iniziative del Gruppo, ad arricchire la nostra vita cristiana per portare a tutte e a tutti la gioia del nostro incontro con Gesù Cristo, unico Salvatore del mondo.
Art. 2 - VITA LITURGICA E SACRAMENTALE
2. La Preghiera liturgica
Nel contesto di vita profana che lascia poco spazio per la relazione con Dio, noi, impegnate nella vita familiare e nelle più svariate professioni e attività lavorative, ci proponiamo di ordinare la nostra quotidianità in modo tale che le nostre giornate ruotino intorno ad un tempo fisso dedicato a Dio caratterizzato dall’ascolto della Parola attraverso la preghiera della Liturgia delle ore. Grazie alla ricchezza della liturgia, percorriamo l’anno nel suo svolgersi secondo il succedersi dei misteri del Signore: nascita, vita ordinaria, crocifissione, morte, resurrezione, missione, affinché essi illuminino, vivifichino e sostengano la nostra vicenda personale ed essa divenga lode di gloria a Dio. La nostra spiritualità propone e valorizza il raccoglimento come la dimensione in cui la preghiera diviene orazione profonda e contemplativa della parola tale da incidere in modo evidente nel nostro stile di vita e nella nostra personalità che muta da mondana a spirituale, pur rimanendo radicata in un contesto secolare.
3. L’Eucarestia
L’Eucarestia quotidiana, fonte e culmine della nostra esperienza cristiana, è il punto centrale della nostra giornata e nei limiti del possibile, l’appuntamento irrinunciabile (L.G. cap. IV, 33). Nella comunione al Corpo e Sangue del Signore cerchiamo l’assimilazione a Lui che ci renda capaci di offrire con amore e per amore la nostra vita per il bene di tutti, attraverso la esistenza familiare e ambientale, che vorremmo sempre permeata di carità.
4. Il sacramento della Riconciliazione
Teniamo in grande considerazione il sacramento della Riconciliazione e la Direzione spirituale. La confessione regolare è il momento sacramentale in cui incontriamo il Cuore di Gesù per essere perdonate e crescere in pienezza nella vita dello Spirito. La Direzione spirituale ci aiuta a esercitare il discernimento per assumerci la nostra responsabilità nei confronti della famiglia e della società.
5. L’adorazione eucaristica
Il tempo quotidiano di incontro con Gesù presente nel S.S. Sacramento dell’Eucarestia vuole essere per noi un momento di quiete e glorificazione a Lui riservato fra le occupazioni della giornata, senza che ciò porti a trascurare i nostri doveri; esso ci impone la felice esigenza di lasciare le cose inutili in cui la nostra giornata può disperdersi, per organizzare al meglio gli impegni secondo una gerarchia di valori. Il colloquio adorante e contemplativo che ci fa entrare in relazione profonda con Gesù è un tempo eccellente (Lc 10,41-42) per trarne l’amore che Gesù vuole diffondere attraverso di noi.
Art. 3 - DEVOZIONE E CONFIGURAZIONE A MARIA
6.
Il nostro legame con Maria è particolarmente forte perché come donne siamo portate a relazionarci con Lei, quale madre, sorella e amica a cui confidare gioie e dolori, problemi della nostra vita familiare e di relazione. Perciò ci sentiamo animate da un grande amore verso di Lei, dal desiderio di ascoltare le sue richieste, di servire Dio come Lei e di conseguenza imitarne le virtù per divenire anche noi donne particolarmente gradite e amate da Gesù. L’ascolto della Parola di Dio, l’umiltà, la docilità allo Spirito Santo, la pronta obbedienza alla volontà di Dio, la fede e il coraggio nei momenti difficili, la capacità di intessere relazioni positive per il bene di tutti esercitando il delicato ruolo della mediazione, l’attenzione al più debole, a chi fa più fatica, a quello che manca per provvedere con sollecitudine, la prudenza, la fedeltà, sono solo alcuni degli aspetti della personalità di Maria che vogliamo prendere in seria considerazione per attuarli nella nostra vita. Per questo stiamo vicine a Maria con la preghiera: il santo Rosario è per noi vincolo sicuro di comunione e di pace, oltre che conforto e sostegno nel cammino di ogni giorno. Il Rosario, grazie ai misteri di gioia, di luce, di dolore e di gloria che hanno attraversato la vita di Gesù e di Maria, può divenire la preghiera attraverso la quale comprendiamo il significato più profondo della nostra vocazione di donne.
Art. 4 - IL PRIMATO DELLA CARITÀ
7. Amare Gesù e farlo amare è l’imperativo che sentiamo nel cuore: desideriamo crescere nell’amore, per trasmettere tale amore al cuore di molte altre e suscitare nella Chiesa una grande Pentecoste “al femminile” sì che la carità riversata in noi dallo Spirito Santo (Rm 5,5) penetri nel trambusto della vita quotidiana e costituisca una grande forza d’amore e di intercessione davanti a Dio.
8. Ci impegniamo affinché la nostra carità si arricchisca sempre di più in conoscenza e in ogni genere di discernimento (Fil 1,6-9) e grazie alla conoscenza di Gesù, desideriamo divenire partecipi della Sua natura divina crescendo nella virtù, nella grazia e nell’ amore, (2Pt 1,3-7) che tanto sono necessarie per la formazione della nostra personalità femminile.
9. Nel suo operare il gruppo propone iniziative di carità spirituale che hanno l’obiettivo di richiamare l’attenzione della donna sposa e madre sulla necessità di curare la bellezza dell’anima per trarne il massimo beneficio al fine di realizzare una vita alta e felice di amore a Dio e al prossimo.
10. Ognuna di noi cercherà, nei modi più opportuni, di realizzare un’azione specifica di carità spirituale o materiale verso il prossimo almeno una volta alla settimana.
Art. 5 - ESSENZIALITÀ
11. Il nostro rapporto essenziale con il Signore Gesù ci conduce a considerarLo come l’unico fondamento e senso della nostra vita e a ordinare rispetto a Lui ogni nostro affetto alle persone e alle cose. In Lui impariamo ad essere nel mondo ma non del mondo (Gv 17,11.14), sperimentando la libertà dagli affetti e dalle cose e orientando le nostre scelte di vita secondo criteri di sobrietà e purezza di cuore: è questa la essenzialità a cui tendiamo.
Art. 6 - SPIRITO DI VIGILANZA SUL MALE E RIPARAZIONE
12. Contemplando la Madre di Dio, custode attenta della famiglia, siamo convinte che sia nostro dovere esercitare continuamente il discernimento cristiano perché in famiglia non attecchiscano, attraverso relazioni e mass-media “criteri di giudizio e modelli di vita” (Paolo VI, Evangelii nuntiandi, n. 19) contrari al Vangelo. La nostra missione ci richiede di vigilare perché il male non si insinui con l’apparenza di un bene in noi e nei nostri figli, che vogliamo diventino protagonisti di cultura ispirata a Gesù Cristo. Inoltre vogliamo essere pronte ad aiutare e consigliare tante amiche, davanti ai gravi problemi etici di oggi.
13. La vita di partecipazione a Gesù ci chiama anche alla riparazione continua. Con il desiderio e lo sforzo di camminare nella santità possiamo riparare all’indifferenza, alla durezza dei cuori, all’ateismo, ai disordini delle esistenze lontane dalla grazia. Desideriamo credere, pregare, amare, servire Dio e il prossimo per chi non lo fa in unione di offerta con Gesù Salvatore crocifisso. Saremmo felici così di poter dire, nel mistero della Comunione dei Santi, che, dove altri distruggono, noi riusciamo umilmente a edificare.

4. Significati del simbolo del Movimento
- La stella ricorda il nome di Maria: Stella Maris. Ricorda la Consolata che sul manto e sulla fronte ha una stella. Nella spiritualità del Gruppo la stella significa la Devozione che i membri portano a Maria, sorella e madre e l’impegno alla configurazione a Lei, assunta come modello di Madre consolatrice. Le stelle sono 5 come i misteri del Rosario per significare l’impegno della preghiera con il Rosario. Sono sistemate sulla croce per sottolineare come la preghiera con il Rosario sia soprattutto contemplazione del mistero dell’incarnazione: vita, morte, resurrezione di Cristo, in relazione alla vita di Maria e nostra e come il Rosario sia per i membri sostegno e consolazione sulla loro croce quotidiana. Le 5 stelle nella posizione centrale della croce e alle estremità richiamano i cinque segni preziosi che sono stati per secoli ricordo delle cinque piaghe del Signore. La stella centrale più grande e che racchiude la M (iniziale di Maria) è la piaga del Sacro Cuore di Gesù da cui sono sgorgati acqua e sangue, segno del Battesimo e dell’Eucarestia, della grazia santificante, ricorda l’impegno della conversione e purificazione del cuore attraverso l’assiduità al sacramento della Riconciliazione e alla direzione spirituale.
- La Croce, segno della nostra salvezza, richiama l’impegno all’essenzialità, allo spirito di vigilanza contro il male e alla Riparazione.
- Il cerchio sotto la croce richiama la Resurrezione, alla quale si arriva solo dopo essere passati attraverso la croce. Il cerchio richiama anche l’Eucarestia e quindi l’impegno all’Eucarestia quotidiana.
- I raggi che circondano il cerchio ricordano ai membri l’impegno alla carità diffusiva (atti d’amore e benevolenza) e alla preghiera per le vocazioni sacerdotali, per i figli, per essere missionarie nella loro casa, nella loro famiglia, sul posto di lavoro, nel mondo intero.
- Il cerchio più i raggi disegnano il Sole. Esso richiama la donna vestita di sole dell’Apocalisse (Ap 12, 1-3) che vince il male e indica il fine della spiritualità del Gruppo: essere donne nuove, madri di nuova umanità, come Maria “nuova Eva”.
- Le iniziali del nome: Maria Santissima Regina delle Madri sono presenti sulle stelle. La M di Maria è posta sulla stella centrale per indicare la centralità della figura di Maria nella vita, la devozione al suo cuore immacolato e al Sacro Cuore di Gesù (la M coincide con la piaga del Sacro Cuore di Gesù). S.S. di santissima sono poste sulle sante piaghe delle mani di Gesù aperte per abbracciare e santificare tutte le madri del mondo. R di Regina sulla piaga della corona di spine di Gesù indica che per le madri il “regnare” è il servire di Maria (Lettera alle donne n° 10) anche quando questo comporta sofferenza. M di Madri sulla piaga dei piedi indica che le madri vogliono e si impegnano a trovare quel tempo prezioso per stare come Maria ai piedi di Gesù per consolarlo con l’amore adorando e ascoltando la Sua Parola.

Bibliografia
POLLANO G., Come in cielo. Cammino nel continuo amore di Dio, Effatà Editrice, Cantalupa 2009; IDEM, Donna riflesso di Cristo. Come valorizzare il meglio della donna a partire dalla Mulieris dignitatem, Effatà Editrice, Cantalupa 2008; POLLANO G. - REYNALDI M. G., Vademecum spirituale. Per la vita quotidiana e l’esame di coscienza, Effatà Editrice, Cantalupa 2011; REYNALDI M. G., Venite amiche mie...e vedrete, Ancora, Milano 1995;  ASSOCIAZIONE REGINA DELLE MADRI, Il Santo Rosario, Edizioni la Consolata, Torino 2012; IDEM, Storia e spiritualità delle Figlie di Maria SS. Regina delle Madri, Torino 1993-2019.






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