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BELPASSO (ITALIA)



Le mariofanie di Belpasso hanno avuto inizio l’11 maggio del 1986. Un ragazzo di 15 anni, Rosario Toscano, vide su una roccia di una radura nelle campagne di Belpasso, dove soleva recarsi quando andava a trovare il nonno paterno, la Vergine Maria. Le apparizioni continuarono ed ebbero maggiore frequenza nei primi tre mesi, periodo in cui la Madonna rivelò al ragazzo il suo cuore immacolato come sorgente dell’Amore divino, che prepara ad accogliere il disegno di Dio per ciascuno e  a dirigere i passi dell’umanità sulla via della pace, chiedendo di far conoscere e praticare nel mondo il culto del Cuore Immacolato di Maria, Regina della Pace. Le apparizioni in tutto sono state 33.Dal 1986 al 1988 la Regina della Pace si è manifestata  31 volte sulla Roccia di Belpasso, in quest’arco di tempo, un’altra apparizione è avvenuta ad Acireale nella chiesa dei PP. Filippini, l'8 dicembre del 1987. Il 1 maggio del 1988 la Madonna mise in guardia il popolo di Dio su eventi spiacevoli che avrebbero segnato le famiglie, le città, le nazioni,il mondo intero. “Anche la Chiesa – disse- avrà molto da soffrire” , ma promise che sarebbe ritornata per indicare la via sicura che i suoi figli, avrebbero dovuto percorrere. Ed è così che 11 anni dopo, il 25 marzo del 1999, la Vergine Maria è riapparsa, a casa del veggente.
L’Arcivescovo di Catania Mons. Luigi Bommarito nel 2000, ha benedetto il tempietto costruito per custodire la Roccia delle apparizioni e lo ha elevato alla dignità di Santuario diocesano.


Quando venne la pienezza del tempo Dio mandò il figlio suo, nato da donna, perché ricevessimo l'adozione a figli (Gal. 4,4-5). E' questo l'evento straordinario o centrale della storia di Gesù, pienezza e rivelazione del Padre (Eb. 1,1-2), è anche l'unico mediatore della salvezza (Gv. 14,6; 1Tm. 2,5; Eb. 9,15). La donna di cui parla S. Paolo, S. Ignazio di Antiochia la chiama Maria, mentre S. Giovanni la indica semplicemente come "la madre di Gesù" (Gv. 2,1).
Nell'anno del Grande Giubileo del 2000, anniversario dell'incarnazione del Signore, "la gioia giubilare - proclama Giovanni Paolo II XE "Giovanni Paolo II"  - non sarebbe completa se lo sguardo non si portasse a Colei che nell'obbedienza piena al Padre ha generato per noi nella carne il Figlio di Dio. Chiamata ad essere Madre di Dio, dal giorno del concepimento verginale, Maria ha vissuto pienamente la sua maternità, portandola a coronamento sul Calvario ai piedi della croce dove, per dono mirabile di Cristo, ella è diventata anche la madre della Chiesa, indicando a tutti la via che conduce al figlio" (Incarnationis Mysterium 14).
A partire dal mistero di Cristo, da quando la popolana del Vangelo gridò a Gesù: "beato il ventre che ti ha portato e il seno da cui hai preso il latte" (Lc. 11, 27), il culto della madre del Signore, già presente nella chiesa delle origini (cfr. Lc. 1,42; Gv. 19,26-27; At. 1,14), prese le vie del mondo, gelosamente e gioiosamente diffuso in tutta la cristianità, dando risonanza alla profezia del magnificat, dove la Madonna aveva proclamato: "d'ora in poi tutte le generazioni mi chiameranno beata. Grandi cose ha fatto in me l'Onnipotente e santo è il suo nome" (Lc. 1, 48-49).
La nostra bella terra di Sicilia, da tempo immemorabile la onora significativamente come la bedda Matri, dedicando a lei numerose chiese e luoghi di culto. Catania le ha intitolato nel territorio della Diocesi ben nove santuari, divenuti di volta in volta, lungo i secoli, sempre più piccoli e pochi per la sua grande anima cristiana e per l'amore filiale e devotissimo alla Gran Madre di Dio.
Di recente, durante il servizio episcopale del mio venerato predecessore, a iniziativa popolare, innumerevoli folle si sono riversate nella spianata della Roccia di Belpasso, dove tanti fedeli, a gruppi e singolarmente, si recano in fervida silenziosa preghiera. I pellegrinaggi provenienti dalla Sicilia, dalla Calabria, e anche da luoghi più lontani, ormai non si contano, e mentre il fenomeno non accenna a diminuire, sempre più frequenti sono i casi di dichiarazioni spontanee di conversioni e di altre grazie ricevute, sulla cui serietà non è dato dubitare.
In questo contesto, alcuni anni fa ho ritenuto opportuno concedere l'autorizzazione del tempietto dedicato a Nostra Signora Regina della Pace, che è diventato punto di riferimento per tanti fedeli. Contestualmente ho curato una presenza pastorale più attenta a questo "Luogo di preghiera" dove una nuova seria situazione religiosa-spirituale si è ormai consolidata.
Volendo ulteriormente significare l'apprezzamento per una religiosità popolare altamente composta e devota, al fine di qualificare le attese del popolo santo di Dio che desidera onorare nella Regina della Pace il Sommo Iddio Padre, il suo Figlio Gesù Cristo e lo Spirito Santo Amore, con il presente

 DECRETO

l'elevazione a dignità di Santuario Diocesano Mariano
del Tempietto della Roccia di Belpasso.

 Voglia la Regina della Pace, nel Giubileo del 2000, estendere la grazia e la gioia dell'Anno Santo al mondo intero e rendere la Chiesa, in cammino di pellegrinaggio nel III Millennio cristiano, sempre più attenta all'onore della Santa Trinità adorabilissima per il servizio di umanizzazione ed elevazione spirituale della società e per la salvezza di tutti gli uomini redenti dal sangue preziosissimo del Figlio suo Gesù Signore.

Catania, 1 maggio 2000

†Luigi Bommarito 

Tutti gli anni, l'11 maggio, anniversario della prima apparizione sulla Roccia, l'Arcivescovo di Catania si reca a celebrare la S. Messa per le migliaia di pellegrini che vi accorrono da ogni angolo della Sicilia. Nell'omelia della solenne Messa, celebrata alla Roccia l'11 maggio 2011, Mons. Gristina ha affermato che la Chiesa studierà i Messaggi della Vergine, per meglio comprenderli e per l'edificazione dei fedeli.
 







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DOTTORE IN S. TEOLOGIA CON SPECIALIZZAZIONE IN MARIOLOGIA
DOCENTE ALL'ISSR "SAN LUCA" DI CATANIA

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