Nostro Signore e la Santa Vergine si sarebbero ripetutamente ed in maniera sempre più intensa rivelati a Maria Valtorta, nata il 14 marzo 1897 a Caserta e morta a Viareggio il 12 ottobre 1961. A causa di malferma salute, dal 1° aprile 1934 non si levò più dal letto e fino alla sua morte avrebbe curato un intenso e mistico rapporto con Dio. Su consiglio del P. Romualdo Migliorini dei Servi di Maria, la Valtorta si dedicò a scrivere le sue esperienze mistiche, sopratutto negli anni che vanno dal 1943 al 1947 e, sempre con minore intensità, fino al 1953. Ella scrisse quindi una sua "Autobiografia" e poi i "Dettati" del cielo, in cui tratteggia con dovizia di particolari le sue insolite visioni sulla vita di Gesù e della Santissima Vergine. Tutti i suoi scritti sono stati raccolti in un'opera monumentale dal titolo "Il poema dell'Uomo-Dio. L'Evangelo come mi è stato rivelato".
Le opere di Maria Valtorta sono state condannate a più riprese dalla Santa Sede negli anni 1949, 1959, 1960, 1985 e 1993. A ripetute richieste provenienti da più parti, di introdurre una causa di beatificazione della Vatorta, il 3 ottobre del 2002 l'Arcivescovo di Firenze, Mons. Ennio Antonelli rispondeva che "I Vescovi toscani, da me consultati secondo le norme vigenti in materia, hanno dato, quasi all’unanimità, parere negativo. Pertanto, almeno per il momento, ritengo che si debba rinunciare a fare ulteriori passi".