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CABASILAS NICOLA



1. Cenni biografici, opere e omelie mariane
Nicola Cabasilas Chamaetos (1324? – 1396?), vive quasi alla fine dell’Impero bizantino, in un epoca di instabilità politica e con enormi problemi sociali. Celebre uomo di politica, filosofo e teologo lascia alle future generazioni una inestimabile probuzione di opere scritte di varii titpi, con imenso valore filologico e teologico. Cabasilas ha lasciato, fra l'altro, anche tre omelie mariane: "In nativitatem", "In annuntiationem", "In dormitionem".  Queste tre omelie di Nicola Cabasilas costituiscono il frutto della sua piena maturità e non sono da meno delle sue grandi opere. Scritte per essere offerte al patriarca di Costantinopoli, Cabasilas si mostra teologo profondo e originale, oltre che stilista consumato, e le tre omelie risultano tutte impregnate della ricca tradizione dei Padri.

2. La mariologia di Cabasilas
Nelle Tre Omelie Mariane Nicolas Cabasilas celebra , con imensa maestria, la persona e il ruolo particolare della Madre di Dio nella storia della salvezza. Inniziando dalla festività trae l’occazione per esporre sistimaticamente la dotrina della Chiesa Ortodossa su Maria Vergine. Nella prima dedicata alla Nascita della Vergine presenta con chiarezza i fontamenti teologici della Sua persona, che Ella sia e quale sia il Suo ruolo nel disegno salvifico di Dio. Nella seconda, ch’è dedicata alla Annuncazione, egli riconosce al Lei il punto di arrivo nella preparazione della storia della salvezza, per arivare infine alla terza, dedicata all’ultimo capitolo della vita terrena della Santissima Madre di Dio, cioè alla Dormizione, dove celebra e sviluppa il tema del trionfo di Maria sulla morte.
Come in una catena ininterrotta Cabasilas articola il suo pensiero. I suoi fontamenti teologici sono basati sui grandi Padri d’Oriente, dei quali lui può essere considerato fedele alievo, ma nello stesso momento non ha la minima paura di usare tutto ciò che offre il suo tempo, come per esempio il modo di pensare e di esprimersi scolastico. Cosi Cabasilas argomenta nelle sue Omelie Mariane che se Dio è buono di natura, sapiente e giusto per eccellenza, e impossibile di non compiere opere piene di sapienza e che non dia a ciascuno secondo la Sua ineffabile giustizia. Se dunque la Beata Vergine, ha ricevuto lo stesso Figlio di Dio, il dono supremo, ciò significa che Ella non può non essere la creatura più santa, la più perfetta nella scala degli esseri viventi, compresi tutti i santi e gli stessi angeli. Così le Tre Omelie Mariane diventano più che trattati teologici trattati di antropologia, visto che lui vive nel culmine dell’Umanesimo bizantino e durante l’alba di quello Occidentale.
Il particolare modo di esrimersi e di pensare cabasiliano ha portato alcuni studiosi occidentali, a pensare che lui preannunziasse i due recenti dogmi mariani della Chiesa Romanacattolica, quello dell’Immacolata Concezione e quello dell’Assunzione Corporea di Maria.
Cabasila mette in evidenza la teologia sulla sinergia. Dio e Maria colaboranno sin dal primo momento della esistenza della Vergine. L’Oriente non ha ricevuto e tuttora non acceta la teologia agostiniana sul peccato originale: “in quo (ciò è in Adamo) omnes peccaverunt”. Il peccato originale per Cabasilas, non si trova al centro della sua teologia. Per lui, Maria è la Nuova Eva, creatura nuova, nata sotto le conseguenze del peccato originale, come il resto degli uomini, che pienamente, sin dal primo momento, coopera all’opera divina della salvezza. Maria è stata salvata dalle tiranide del pecato e della morte, insieme con tutto il genere umano, attraverso l’opera salvifica di Cristo. La morte di Cristo sulla Croce dona a tutti gli uomini, ma prima di tutto alla Sua Madre, la redenzione.
La linea antropologica che segue Cabasilas non colloca Maria in un livello superiore rispetto al resto dell’umanità. Le grazie e le virtù che Lei ha ricevuto, le possono ricevere anche gli altri uomini. Tutto ciò che Lei ha di più del resto degli uomini, lo ha grazie alla Sua diaconia particolare nella storia della salvezza. Lei è la vera Madre di Dio. Grazie allo streto contatto che Lei ha avuto con il Figlio di Dio riceve la liberazione dalle conseguenze dal peccato originale.
La particolarità che Essa ha nella storia santa e la Sua liberazione dalle conseguenze dal peccato originale, non può significare per il nosrto autore, una eccesione anche dalla morte naturale, che Lei lo incontra, al pari di tutti gli uomini. Maria muore com’era morto il Suo Figlio. Tutti devono entrare nella tomba, se Cristo vi è entrato. Maria però e la Madre della Vita, e la tomba non può trattenerla. La Sua Assunzione, secondo Cabasilas, è la gloria finale della Vergine. In Essa si manifesta la dimensione escatologica della Chiesa. Maria ha ricevuto “in anticipo” ciò che gli uomini riceverano dopo il Giudizio Finale. Quando negli ultimi giorni Cristo verrà in tutta la Sua gloria, mettemdo fine alla storia per rinnovarla, i corpi dei santi e di tutti gli uomini, correranno verso di Lui, causa della loro esistenza trascinando con sé tutta la creazione. Maria, l’unica creatura umana che è stata sempre così unita a Lui, vive già in anticipo quasto momento.
Così Ella diventa la garanzia che tutte le promesse di Cristo non sono illusorie. Maria è per noi l’invito vivente a seguire la strada della santificazione verso il Creatore. È precisamente quasto che la tradizione ecclesiastica, attraverso l’omeletica, il culto, l’innologia, l’iconografia rilevati alla Theòtokos vuole trasmettere a tutto il pleroma della Chiesa.

Bibliografia
JUGIE M., La doctrine Mariale de N. C, in «Echos d'Orient » 18 (1919) pp. 373-88; MAGGINI L., L'Assunzione di Maria, secondo tre teologi bizantini (Palamas, Cabasilas, Glabras), in « Sapienzia » 3 (1950) pp. 441-445; TONIOLO E., O.S.M., La Mariologia di N.C., Vicenza 1955, 31 pp.; CABASILAS N., La Madre di Dio. Tre omelie mariane, Abbazia di Praglia 1997; GAMBERO L.,  Fede e devozione mariana nell'impero bizantino. Dal periodo post-patristico alla caduta dell'impero (1453), San Paolo, Cinisello Balsamo 2012, pp. 334-349; PAPAVASILEIEOU D., La dottrina mariana di Nicolas Cabasilas in rapporto ai dogmi cattolici dell’Immacolata concezione e dell’Assunzione della santa Madre di Dio, Tesi di Licenza in Teologia presso l'ISE di Venezia del 30 ottobre 2006.

VEDI ANCHE
- PALAMAS GREGORIO
- PALAMITI






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DOCENTE ALL'ISSR "SAN LUCA" DI CATANIA

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