Premostratense, per 42 anni (dal 1629 al 1671) Abate di Bonne-Espérance. Morì il 31 marzo 1671. Intelligenza brillante, ebbe una cultura molto vasta ed una singolare devozione verso Maria. Il suo nipote Nicola Cuesme faceva rilevare che il nome « Augustin de Felleries » dà un anagramma: « Est le fìls de la Vierge ». Ha lasciato un vol. di Sermones super Ave Maria, pubblicato a Bruxelles nel 1653 presso Martino de Bossuyt. Sono otto discorsi secondo il testo dell'« Ave Maria » che figura nel Breviario di S. Pio V, e come si recita anche oggi. L'« Ave Maria » - dice - è il Vangelo (la buona novella) dell'Eterno Padre alla Vergine, ma è un Vangelo che contiene tutte le grandezze di Maria. Questo Vangelo, predicato dall'Angelo Gabriele a Nazareth, nel segreto, F. ha voluto svilupparlo dinanzi ai popoli, a consolazione ed istruzione dei devoti di Maria. Agostino Wichmans, Abate di Tongerloo, ne fece questo elogio: « Quotquot syllabae, tot laudum eius erumpere fontes », ossia: « Dall'angelico saluto tu hai fatto scorrere tante sorgenti di lode quante sono le sillabe ».

Bibliografia
PETIT FR., O. Prem., Les sermons sur l'Ave Maria d'Augustin de Felleries, Abbé de Bonne-Espérance, in « Analecta Praemonstra-tensia » 34 (1958) pp. 42-50.