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GERMANIA


1. Origini e sviluppo del culto mariano
a) Il culto a Maria sbocciò in Germania come altrove, insieme alla predicazione del Vangelo; fu anzi frutto del Vangelo. Conseguentemente, lo vediamo fiorire prima nella Germania del sud (Danubio) e nelle parti verso il Reno (Treviri). Ciò vien dimostrato da documenti e da monumenti (bibbie, sarcofaghi, vetri) che ascendono fino al IV, V e VI secolo. Maria venne presentata specialmente come « la Vergine ». Tra le feste di Maria celebrate nei primi sette secoli vi era quella dell'Assunta e quella del 18 gennaio. Secondo la leggenda, sarebbero state dedicate in Germania chiese alla Madonna fin dal primo secolo. Secondo la storia, le prime chiese mariane risalgono al V e V secolo. Nel secolo IX, le diocesi di Basilea, Magonza Spira, Strasburgo veneravano Maria come Patrona e ad Essa venivano dedicate le rispettive Cattedrali. In Augusta (Baviera), il Duomo, del sec. VIII, è dedicato a Maria. Il Santuario Nazionale della Baviera, quello di Altòtting, risale al sec. 9°. Molte chiese nelle Abazie Benedettine, contribuirono efficacemente alla diffusione della devozione mariana in Germania. Verso l'800, si celebravano in Germania le feste della Purificazione (2 febbraio), dell'Annunciazione (25 marzo), dell'Assunta (15 agosto) e della Natività (8 settembre). Molti usi pagani furono imitati e trasformati, per es., la processione in onore della Vergine. La letteratura tedesca, nell'VIII° e 9° secolo, incomincia ad occuparsi della Vergine. Son degni di nota: Alcuino, Rabano, Haymo d'Albertstadt, Strabone. Nell'iconografia, ci incontriamo spesso nella Vergine, specialmente sopra gli altari.
b) Dal sec. X al sec. XIII, fiorisce una vera letteratura mariana composta di qualche vita della Madonna, molte leggende, racconti di apparizioni ecc. Ruperto di Deutz, nel suo Commento al Cantico dei Cantici, esalta la Vergine in modo mirabile. Nella prima metà del sec. XII, son diffusissime le prediche mariane di Onorio d'Autun (nato forse in Germania) e di Goffredo di Admont. Veri apostoli della devozione Mariana furono i Benedettini e le scuole delle Cattedrali. Fiorisce in modo particolare la poesia. La celebre antifona «Salve Regina» nacque in Germania, per opera - secondo l'opinione più comune e più probabile -del monaco benedettino Ermanno Contratto. I titoli dati più frequentemente a Maria sono specialmente quelli di Regina, Imperatrice, Imperatrice delle Regine, degli Angeli, Signora, ecc. Un inno del sec. XII canta: «O Signora dell'universo, Imperatrice dei Santi, sii per i tuoi figli aiuto e nel cielo mediatrice ». Il notissimo inno «Ave Maris Stella» e la benedizione « Nos cum prole pia » erano molto diffusi in Germania nel sec. XII. L'architettura tedesca durante questo periodo (sec. X-XIII) offrì alla Vergine una vera schiera di Basiliche, le più belle della Germania Sorsero anche molti luoghi di pellegrinaggi alla Vergine. Anche l'iconografia è esuberante, specialmente nell'illustrare la vita di Maria. Durante questo periodo, potenti fattori di diffusione del culto mariano furono i monaci Cistercensi e i Canonici regolari Premostratensi (S. Norberto, tedesco), sia con le loro chiese (assai spesso santuari mariani) che col loro apostolato.
c) Nei secoli XIII e XIV influirono molto i nuovi Ordini religiosi, Francescani, Domenicani (S. Alberto Magno, il B. Giordano ecc.) e i Servi di Maria. Fiorì molto la venerazione al SS. Nome di Maria; si ebbero Rosari di diverse forme. L'« Ave Maria » conobbe il periodo di pieno sviluppo. Lo « Stabat Mater » venne tradotto in tedesco fin dal sec. XIV. I Carmelitani diffusero largamente lo scapolare del Carmine. Insieme a molte Confraternite, la Germania vide sorgere l'Ordine Cavalleresco dei « Fratelli Ospitalieri della Santa Vergine », più noti sotto il nome di « Cavalieri Teutonici ». Anche le molteplici apparizioni e visioni mariane, come quelle di S. Elisabetta di Schònau, di Santa Geltrude la Grande, di S. Matilde, contribuirono non poco alla popolarità del culto mariano in Germania. Né vanno dimenticate le varie reliquie della Madonna atte a fomentare e ad alimentare anch'esse la devozione a Maria. Oltre alle quattro feste principali di Maria - alle quali abbiamo accennato - incominciano ad essere celebrate: la Presentazione al Tempio (a Treviri fin dal 1385) e la Visitazione, la quale fin dal 1244 viene data come festa di precetto. Molto diffuso in Germania, verso questo periodo, l'ufficio della Madonna. Nell'iconografia prevalendo lo stile gotico, assai spesso vien rappresentata la Madonna col manto. A Maria vengono dedicate chiese, città, monasteri, strade e piazze.
d) Nella seconda metà del medioevo, fiorisce in Germania la devozione all'Addolorata. Ci incontriamo in belle sequenze ed in molte immagini, in alcuni santuari (Schònau, in Baviera) e Confraternite dell'Addolorata. Vien fissato in Germania, verso quel tempo, il numero dei sette principali dolori. Il nome di Maria si vede anche apparire nelle iscrizioni delle campane. Le leggende mariane fioriscono e cantano pateticamente la potenza e la bontà di Maria. Anche le prediche sulla Madonna si fanno sempre più frequenti e più belle. Il Rosario, con la relativa Confraternita, prende un notevole sviluppo, non solo sotto l'aspetto devozionale, ma anche sotto l'aspetto artistico. Il culto mariano aveva raggiunto questa mirabile fioritura, allorché venne ad abbattersi su di lui il ciclone protestante del secolo XVI, il quale però, a onor del vero, non riuscì a distruggerlo del tutto. Dopo la guerra dei trent'anni, il culto mariano in Germania incominciò a rifiorire nel Sud.

2. Presenza di Maria nelle varie regioni dello stato federale
Dopo questo rapido sguardo generico, all'origine ed allo sviluppo del culto mariano in Germania, non sarà cosa inutile dare uno sguardo un po' più particolareggiato alle varie regioni tedesche per renderci conto delle varie manifestazioni particolari di culto tributato a Maria.
a) Cominciamo dalla Baviera, la regione tedesca più devota di Maria. « Rem, regem, regimen, regionem, religionem - Praesta tu Bavaris, Virgo beata tuis! » (« Concedi ai tuoi Bavaresi, o Vergine beata, la casa, il re, il regime, la regione e la religione! »). Questi versi di Giacomo Balde si vedono scolpiti, un po' modificati nella forma, sulla colonna dedicata a Maria in Monaco di Baviera. Essi rispecchiano l'anima mariana di tutto il popolo Bavarese. Maria è la « Patrona Bavariae ». I Santuari Mariani della Baviera sono innumerevoli. Accenniamo qui rapidamente a quelli di maggior importanza (v. Rohault de Fleury, La Vierge, t. II, pp. 472-82, Parigi 1878). Ad Allerstoff (Passau) v'è una cappella dedicata alla Madre di Dio che risale al regno di S. Enrico Imperatore (†1024), dovuta a Badone, conte d'Alensburg. Ad Andechs, l'immagine della Vergine SS. (venerata nel monastero fondato da Ottone dei Conti d'Andechs, nel 1132) è celebre per le migliaia di miracoli che ha operato. Ad Augsburg il culto della Vergine - come risulta da un documento dell'895, risale al sec. IX. Si venerano in questa città quattro Immagini miracolose. La più famosa è quella di S. Ulrico che, nel 955, protesse la città contro gli assalti degli Ungheresi. A Bamberga, uno dei più antichi ricordi del culto mariano è l'elogio del Vescovo Ottone di Bamberga, apostolo della città e della Pomerania. Il poeta si raccomanda a Maria, e come titolo di favore ricorda tutti i Santuari ch'egli ha costruito in suo onore. L'imperatore S. Enrico v'innalzò un tempio dedicato alla Madre di Dio.
b) Nell'Hanover è celebre il Duomo di Hildeshein, a 62 km. da Hanover. Una graziosa leggenda racconta che Luigi, figlio di Carlomagno, durante una caccia in quel luogo, si fermò per pregare e fece attaccare ad un albero un'immagine di Maria ch'egli portava sempre con sé. Finita la preghiera, partì insieme al suo cappellano il quale dimenticò di prendere l'immagine. Si ricordò di essa allorché dovette celebrare. Ritornò quindi indietro per riprenderla. Ma - cosa strana! - non riusciva a spiccarla dall'albero. L'imperatore, avvertito del fatto, vi fece costruire una chiesa in onore di Maria. Il Vescovo Eggehard di Hildeshein, nell'anno 1000 diceva: « Io non mi considero come un Vescovo, ma come il Servo di Maria, e mi sforzerò in tutti i modi, che sono in mio potere, per essere utile a questo santo luogo ». Sul lago di Costanza, a Reichenau, nell'816, l'abate Vescovo Heiton vi consacrò una basilica in onore di Maria. Nell'825, il monastero di Reichenau venne parimente consacrato a Maria.
c) Anche nella Prussia, non mancano le prime eloquenti vestigia del culto mariano. È celebre il santuario di Aquisgrana, la cui origine si perde nella notte dei tempi. Con ogni probabilità risale al tempo dei Carolingi. In una iscrizione del 1676, si legge: « Haec Mariae effigies, quae toto est orbe Celebris, - ultra bis quatuor saecula eulta in Aquis ». Tra i numerosi pellegrini del santuario di Aquisgrana, è degno di speciale menzione Ermanno Contratto, l'autore - com'è sentenza comune -  della Salve Regina.

3. Immagini più venerate e santuari più noti della Germania
Le immagini miracolose più venerate e i santuari più frequentati della Germania sono cinque:
- Consolatrice degli afflitti di Kevelaer;
- Nostra Signora dei prati verdi di Altòtting;
- Nostra Signora di Aquisgrana;
- Maria Hilf di Passau del 1516;
- Nostra Signora Immacolata di Neveges-Hardenberg;
- Mater ter amabilis di  Schönstatt;
- Nostra Signora dei dolori di Telgte

Bibliografia
BEISSEL ST., Geschichte der Verehrung Marias in Deutschland wàhrend des Mittelalters, Freiburg i. Br. 1909; HILLIG FR., S.J., Blije Mariaverering, in « Standaard van Maria » 25 (1949) pp. 255-258; STRAETER P., S.J., La dévotion mariale dans les Pays de langue Allemand, presso Du Manoir, IV, pp. 523-543; BÒER L., Madones d'Allemagne. Images vénerées dans les principaux Pélerinages, ibid., pp. 537-593, con ampia bibliografìa.

VEDI ANCHE:
- ALTÖTTING
-
KENTENICH JOSEF
- LETTERATURA MARIANA TEDESCA

- SCHÖNSTATT







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