Fin dagli albori della sua storia, Maria è apparsa sempre come la «Patrona dell'Ungheria» e l'Ungheria è apparsa sempre come il « Regno di Maria ».

1. Età medievale
Nei secoli XII, XIII e XIV i poeti ungheresi inneggiarono alla Vergine in lingua latina. Le prime composizioni poetiche mariane in lingua ungherese sono per lo più traduzioni di inni latini, Nel sec. XV la letteratura ungherese produce una delle più mirabili preghiere innalzate alla Vergine, una preghiera che risale all'epoca della tragica occupazione dell'Ungheria da parte dei Turchi e che è stata conservata in un manoscritto ungherese del 1451.

2. Età moderna
All'inizio del sec. XVI, Andrea Vásàrhely offriva alla Vergine un cantico (1508) che dovette divenire poi popolare, poiché si trova in due libri mano scritti (il Coder Peer e Teroreivk) ed è cantato, con alcune modifiche, anche ai nostri giorni. L'età d'oro della poesia ungherese si ebbe nei secoli XVII e XVIII. In una raccolta di Cantus catholiei fatta nel 1651 e nuovamente edita nel 1764, si trovano ben 280 cantici, fra i quali due autentiche perle mariane del sec. XVIII; O nostra Beata Madre e Dove siete voi, Stella brillante degli Ungheresi. In essi s'invoca per l'Ungheria il ritorno del « Regno mariano». Altri cantici mariani di squisita fattura si trovano in altre raccolte dello stesso sec. XVIII. A questi va aggiunta la Corona di rose (1690) di Stefano Gyàngyàsi e le eleganti composizioni di Ladislao Amadé, di Francesco Faludi S,J., di Michele Bozoky, ecc.

3. Età contemporanea
 Il più grande poeta religioso e mariano del sec. XIX è il sacerdote Gedeone Mindszenty (1829-1877), e la più deliziosa tra le sue poesie è ritenuta quella dal titolo, La statua che parla. A lui si avvicinano il gesuita Coloman Rosty (1882-1905), il cistercense Alano Kalocsay (1862-1906), Giulio Rudnyánszky(1858-1915), eccetera. Nel nostro secolo domina, per i suoi canti mariani, Ladislao Mécs, al quale si possono aggiungere Géza Gàrdonyi, Luigi Horsanyi e molti altri.

Bibliografia
RUPP C. Gl'inni mariani ungheresi, Annuario del Ginnasio Cattolico, Kerzsthely 1889; BARTA G., I cantici cattolici ungheresi fino al sec. XVIII, in « Rivista cattolica », 1901; PINTER E., Storia della letteratura ungherese, 8 voll., raccolta e poeti; CSAWOSSY L., S.J., La Vierge Marie dans la Littérature Hongroise, presso Du Manoir, II, pp, 141 161.