PORTALE DI MARIOLOGIA - Enciclopedia
PORTALE DI MARIOLOGIA
  Login o Registrazione
PER CONOSCERE MEGLIO LA MADRE DI DIO
 Menu 
· Home
· Account o Registrazione
· Argomenti generali
· Articoli: archivio
· Articoli: invia nuovo
· Articoli: piu' letti
· Articoli: ultimi inseriti
· Banners del sito
· Biblioteca mariana
· Calendario mariano
· Documenti Magistero
· Enciclopedie
· Forums
· Fotoalbum
· Help del sito
· Invia Cartolina virtuale
· La Chat di Mariologia
· Le vostre domande
· Mappa del sito
· Motore di ricerca
· Sondaggio
· Statistiche
· Suggerimenti
· Sussidi Pastorali
· Testimonianze
· Web Links
· Webcams
 Enciclopedie 










 Inserti Speciali 



























 Nuovi in Biblioteca 
  La Vergine del silenzio
  Catechesi bibliche sui misteri del Rosario
  La Madonna che scioglie i nodi
  Uno sguardo a Maria. I molteplici aspetti del mistero mariano
  L'Annunciazione a Maria nell'arte d'Oriente e d'Occidente
  Il messaggio teologico di Guadalupe
  L'angelo mi disse. Autobiografia di Maria
  Il paradosso mariano. Cornelio Fabro rilegge S. Kierkegaard
  Maria e la modernità
  Benedetto XVI. Una donna icona della fede
  Giovanni XXIII. Madre e maestra di vita cristiana
  Icone. Il grande viaggio
  Ben più che Madonna. Rivoluzione incompiuta
  Cuore di Mamma.
  Maria Madre del Signore. Canti per le solennità mariane
 Pensieri 
Nuova pagina 1


 

 Ultimi 15 articoli 
Ultimi 15 Articoli

La Vergine Maria nel Concilio Vaticano II


La Theotokos Achiropita di Rossano


Maria, Icona della Chiesa pellegrina


La marianità del Carmelo


La contemplazione nel cuore di Maria per la missione


Maria al servizio della creazione e della vita


I giovani e Maria nella cultura contemporanea


Maria e l'Eucaristia


Con Maria aspettiamo la Pentecoste


La pietà popolare, i giovani e Maria


Il Mese di Maggio in Vaticano e nel mondo


Preghiera e contemplazione con Maria


Maria e i tempi dell'attesa nell'iconografia


Maria nella musica del Novecento Europeo 1


Maria nella musica del Novecento Europeo 2


 Immagini  
 Sondaggio 
COSA TI INTERESSA DI PIU' IN MARIOLOGIA?

S. Scrittura
Magistero della Chiesa
Apparizioni
Mariologia ecumenica
Liturgia
Dogmi mariani
Spiritualità mariana
Pietà popolare
Mariologia sociale
Padri della Chiesa
Cultura e Arte



Risultati
Sondaggi

Voti 755
 Contatore visite 
DAL 1999

web counter 
 F.A.Q. 

 Utenti 
Benvenuto, Anonimo
Nickname
Password
(Registrazione)
Iscrizione:
ultimo: pertinac
Nuovo di oggi: 0
Nuovo di ieri: 0
Totale iscritti: 357

Persone Online:
Visitatori: 231
Iscritti: 0
Totale: 231
 Orario 

 Imposta come Home
 Contatta il Webmaster
 Mappa del Sito
 Invia Cartolina 

Vuoi inviare una nostra cartolina ad un amico?
 La Chat 
Nome Stanzaonline
Privata IL MARIOLOGO0
Privata LA THEOTOKOS0

[ SPChat ]

CORANO



1. Il Corano fonte della fede islamica
Per l’Islam il Corano chiude il ciclo temporale dei messaggi inviati da Dio. Fu scritto tardivamente verso il 655 e contiene i messaggi e la dottrina di Maometto tramandata dalla memoria dei suoi “fedeli compagni”. Esso si compone di 114 sure o capitoli, disposti in ordine decrescente di lunghezza. Le sure sono a loro volta divise in versetti che complessivamente sono 6226. Che cosa dice il Corano di sé stesso? Ecco: Il Corano esiste in cielo, dove si trova la “Scrittura Madre” o la “Matrice della Scrittura”; Detta matrice fu calata nel corso dei secoli su alcuni profeti (La Torà di Mosè – I salmi di Davide - il Vangelo di Gesù – il Corano di Maometto); Il Corano di Maometto è l’ultima decisiva rivelazione della Scrittura eterna; Il Corano è “una parola efficace ed è il criterio tra il vero e il falso, tra i credenti e i non credenti”; Nessuno potrà mai scrivere qualcosa migliore o come il Corano perché esso è “inimitabile”.

2. Testi "mariani" del Corano
Il Corano afferma che Maria è una creatura umana, madre di Gesù e non madre di Dio e perciò priva di qualsiasi titolo che possa legarla in qualche modo alla divinità unica e inaccessibile (61).  Maria è presente in 12 sure e 70 versetti:
VITA DEL PROFETA
PERIODO
SURA
VERSETTI
NOME SURA


PERIODO MECCANO
(612-622)
Primo Periodo
(612-615)
Secondo Periodo
(615-619)
Terzo Periodo
(619-622)
19

43

21
23
16-36

57

91
50
Maryam

Gli ornamenti d’oro

I Profeti
I credenti


PERIODO MEDINESE
(622-632)
-
-
-
-
-
-
-
-
2
3
4
5
9
33
57
66
87 e 235
33-37 e 42-51
156, 157, 171
17, 46, 72-78, 110-117
31
7
6 e 14
12
La Vacca
La figlia di Imran
Le Donne
La Mensa
La Penitenza
I Partiti
L’Assemblea
Dichiarazione di illiceità
Le sure che contengono il più gran numero di elementi mariani sono la 19, la 3 e la 5: La sura 19, chiamata “di Maria”, si compone di 98 versetti e si divide in due parti: i versetti 1-56 riguardano i profeti Zaccaria, Maria, Abramo, Mosè, Idris; i versetti 57-98 contengono una parte parenetica e comminatoria contri coloro che associano altri dei al “Misericordioso”; La sura 3 detta “della Famiglia di Imran” comprende 200 versetti ed è ricca di elementi cristologici e contiene molti elementi che riguardano la generazione e la missione di Gesù. Gli episodi della vita di Maria che il Corano conosce sono cinque: 1. Natività di Maria; 2. Ritiro nel Tempio; 3. L’Annunciazione; 4. Il parto; 5. Difesa da una atroce calunnia.

3. Nascita di Maria
Dalla sura 3: 33. Dio ha eletto Adamo e Noè e la gente di Abramo e la gente di Imran sopra il creato, 34. progenie dopo progenie. E Dio ascolta e conosce. 35. Rammenta quanto la moglie di Imran disse: “Signore mio, io voto a te ciò che è nel mio seno; sarà libero dal mondo e dato a te; accettalo, tu che sei Colui che ascolta e conosce!” 36. Quando l’ebbe partorita disse: “Signore mio, ho partorito una femmina! Ma Dio sapeva meglio di lei chi aveva partorito. E il maschio non è come la femmina. L’ho chiamata Maria, la raccomando a te, lei e la sua progenie, contro Satana, il reietto”. 37. Il Signore l’accetto, d’accettazione buona, la fece crescere rigogliosa e l’affido a Zaccaria.
SPIEGAZIONE: Protagonista del racconto è la moglie di Imran, capostipite della famiglia. Il Corano ignora il nome di Gioacchino e non pronuncia mai il nome di Anna: Imran è inserito nell’elenco degli eletto accanto ad Adamo, Noè e Abramo e forse il Corano lo confonde con Amram padre di Mosè e di Aronne (Es 6,20), confodendo anche Myriam figlia di Amram e sorella di Aronne, con Maria, madre di Gesù. Solo più tardi gli autori musulmani chiamano Gioacchino ed Anna col loro nome, attingendo chiaramente alle fonti cristiane e affermando categoricamente che la sura parla di Maria madre di Gesù; “Maria” vuol dire per i musulmani “devota”, “pia”; Viene confermata nel versetto 37 la protezione di Dio sulla neonata bambina. Egli la farà crescere mirabilmente, somministrandole il necessario perché diventi adulta e matura e progredisca nella bontà, castità e obbedienza, tutta dedita agli esercizi di pietà.

4. Il ritiro di Maria nel Tempio
Ne parlano le sure 19 e 3: Sura 19: 16. Rammenta nel libro di Maria, quando si appartò dalla sua gente, in un luogo ad oriente,17. e prese di fronte a loro il velo. Sura 3: 37. Il Signore…l’affidò a Zaccaria. Ogniqualvolta Zaccaria entrava da lei nel mihrab, vi trovava del cibo e chiedeva: “O Maria, donde hai questo?” Gli rispondeva: “Proviene da Dio. Poiché Dio sostenta chi vuole, senza misura”. 42. Rammenta ancora quando gli angeli dissero a Maria: “O Maria, Dio ti ha scelto e ti ha reso pura e ti ha eletta al di sopra delle donne dell’universo! 43. O Maria, sii devota verso il tuo Signore, prostrati e inchinati con quelli che si inchinano”. 44. Questo è un segreto che ti riveliamo, perché non eri con loro quando essi gettavano le loro canne per sapere a chi Maria sarebbe stata affidata, e non eri presente durante la disputa.
SPIEGAZIONE: Luogo ad oriente è da identificarsi con il Mihrab della sura 3 e sarebbe una costruzione annessa al Tempio e destinata ad abitazione; E’ Maria che si ritira nel Tempio, adempiendo il voto della madre; il velo “higiab” ha un significato spirituale: Dio protegge la solitudine di Maria e ne favorisce la riservatezza e il pudore, sottraendola agli sguardi indiscreti: E’ Zaccaria che ha il compito di custodire e proteggere Maria, compito impegnativo e onorifico toccato a lui dopo aver vinto una sfida contro altri pretendenti; le canne tirate: l’episodio non si trova nemmeno nei libri apocrifi. Secondo alcuni studiosi musulmani si sarebbe trattato di dare un sostituto a Zaccaria, divenuto vecchio e malato; secondo altri riguarderebbe la discussione di 27 pretendenti, che alla fine si sarebbero recati sulle sponde del fiume Giordano e vi avrebbero gettato i propri calami, quelli con cui scrivevano la Torà. L’unico che sarebbe riaffiorato dalle acque sarebbe stato quello di Zaccaria. Maria visse lunghi anni ne Mihrab. Copiosamente provveduta da Dio veniva da lui prodigiosamente nutrita, stava in compagnia degli angeli e di Gabriele il cui compito era quello di farle prendere coscienza della sua dignità e della sua posizione nel disegno di salvezza, della sua predestinazione e della sua eminente dignità.

5. L’annunciazione
Ne parlano le sure 19 e 3: Sura 19: 17…..Noi le inviammo il nostro Spirito, che le apparve in tutto simile ad un uomo. 18. Essa disse:”Mi protegga da te il Misericordioso, se di Dio non sei timoroso!”. 19. Rispose: ”Altro non sono che un messaggero del tuo Signore, per donarti un fanciullo puro”. 20. Essa disse: “Come avrò un figlio, se nessun uomo mi ha toccata, né sono una donna dissoluta?” 21. Egli rispose: “Così vuole il tuo Signore, che dice: Questa è cosa facile per me. Faremo inoltre di lui un segno per gli uomini, un atto della nostra clemenza. E’ una cosa decretata!” Sura 3: 45. E quando gli angeli dissero a Maria: “O Maria, Dio ti annuncia il suo Verbo, il cui nome è il Messia, Gesù figlio di Maria, eminente in questo mondo e nell’altro e tra i più favoriti. 46. Egli parlerà agli uomini in culla e da adulto e sarà uno dei buoni”. 47. Rispose (Maria): “Signore mio, come potrei avere un figlio, se nessun uomo mi ha toccata?” Rispose (l’Angelo): “Dio crea ciò che vuole, quando egli decide una cosa, egli non ha altro da dire: Sii, ed essa è! 48. Egli gli insegnerà il Libro, la saggezza, la Torà e il Vangelo, 49. e sarà il suo messaggero presso i figli di Israele, ai quali dirà: Io vi porto un segno del vostro Signore: vi foggerò un uccello con del fango e soffierò sopra e diventerà, con il permesso di Dio, un uccello. Guarirò pure, col permesso di Dio, il cieco nato ed il lebbroso, e risusciterò i morti. Vi svelerò inoltre ciò che mangiate e le provviste che tenete nelle vostre case. Tutto questo sarà un segno per voi, se siete dei credenti. 50. Io sono venuto per confermare la Torà e permettervi l’uso di certe cose, che vi erano state interdette. Vengo a voi con un segno del vostro Signore. Temete Dio ed ubbiditemi. 51. Dio è davvero mio e vostro Signore: adoratelo, questa è la retta via”.
SPIEGAZIONE: Lo spirito di cui si parla non è lo Spirito Santo, ma uno spirito angelico identificato dagli esegeti con Gabriele; Obiettivo dell’annuncio è la nascita di un figlio chiamato “Verbo”, termine che per gli esegeti musulmani vuol dire “Fiat”, cioè l’imperativo categorico col quale Dio ha fatto venire all’esistenza Gesù, figlio di Maria; Maria mostra sorpresa e invoca la sua verginità, ma l’angelo le dice che tutto è volontà di Dio, per cui non può non accettare una cosa da lui decretata; L’angelo Gabriele si sarebbe presentato a Maria nel giorno più lungo e più caldo dell’anno, mentre si trovava fuori del Mihrab. Le versioni, circa i motivi per cui era fuori, sono tre: a) Per prendere una boccata d’aria fresca sul lato orientale del Tempio; b) Per purgarsi in un fresco bagno dalle sue regole; c) Per attingere l’acqua da una fontana, all’interno di una grotta; Gabriele si presenta a Maria come un giovane gagliardo, imberbe, luminoso, attraente, con capelli neri e ricciuti, tratto elegante e dignitoso, in modo da colpire la sensibilità di Maria e influire su tutto il suo essere; In che modo Maria resta incinta? Alcuni autori dicono che Gabriele soffiò dentro la manica e la fessura della tunica e quando Maria se ne rivestì, l’umidità del soffio raggiunse il suo grembo e lo rese fecondo. Altri commentatori pensano a Gabriele che soffia direttamente nella bocca di Maria e il soffio angelico penetra e rende fecondo il seno verginale di lei. - Il primo ad accorgersi che Maria è incinta è suo cugino e compagno di lavoro nel Tempio, Giuseppe il falegname che notò subito la stanchezza, la magrezza e il pallore di lei e ne ebbe scandalo; pur riconoscendo le virtù e volendone tutelare l’innocenza, egli fu tentato di disfarsene ed ucciderla. A rassicurare Giuseppe fu Gabriele ma anche Gesù stesso che il giorno della sua nascita, gli spiega quello che è successo in Maria per opera di Dio; Al momento dell’annunciazione Maria aveva 17 anni per alcuni, per altri 13 o addirittura 10 anni. In ogni caso ella avrebbe sperimentato soltanto due volte il fenomeno delle mestruazioni. Quando era sola, durante la gestazione, si intratteneva con Gesù, ancora chiuso nel suo grembo, in amorosi e reciproci colloqui.

6. Il parto di Maria
Ne parla la sura 19: 22. Essa lo concepì e si appartò in una località lontana. 23. I dolori del parto la costrinsero a rifugiarsi presso il tronco di una palma, ove esclamò: “Fossi morta prima che avvenisse, e fossi del tutto dimenticata!”. 24. Da sotto le pervenne una voce: “Non rattristarti, il tuo Signore ha posto ai tuoi piedi un ruscello. 25. Scuoti verso di te il tronco della palma, che farà cadere su di te datteri maturi. 26. Mangiane, bevi e consolati. Qualora vedessi qualche uomo, digli: “Ho votato al Misericordioso di digiunare e non parlerò oggi con alcun uomo”.
SPIEGAZIONE:  Il luogo del parto, non sarebbe una città ben precisa, né una stalla o una grotta, ma esso sarebbe avvenuto all’aperto, vicino ad una palma; I dolori del parto: il lamento di Maria è sorprendente e sconcertante, ma il Corano non precisa se si tratta di dolore fisico o morale. Secondo alcuni commentatori musulmani si tratta di dolore morale e quindi il Corano affermerebbe la verginità nel parto di Maria; Maria difesa dal figlio: il neonato interviene a consolare la madre, invitandola a cibarsi dei datteri e a dissetarsi ad una sorgente fatta scaturire da Dio ai suoi piedi; Il giorno della nascita: secondo alcuni commentatori sarebbe un giorno d’inverno, la 24esima notte di dicembre, un mercoledì; Quando è avvenuto il parto? Le opinioni degli esegeti sono contrastanti. La nascita sarebbe avvenuta: a) dopo la normale gestazione di nove mesi; b) al settimo o al sesto mese di gravidanza; c) in sole tre ore: concepimento, formazione del corpo e nascita sarebbero avvenute di seguito, alla distanza di un’ora l’uno dall’altra; d) in un’ora soltanto: concepimento, formazione del corpo e nascita sarebbero avvenute all’ora del tramonto. Maria avrebbe avvertito in anticipo i sintomi del parto e per pudore si sarebbe allontanata dalla casa, fuggendo verso Oriente, in una località distante dalla sua abitazione; La palma sarebbe stata un tronco arido, privo di chioma e di frutti, prodigiosamente rinverdito e caricato di datteri al momento del parto; Appena nato Gesù, gli idoli si trovarono ovunque rovesciati a terra e tutti i demoni provarono un indicibile spavento. Satana stesso andò in giro per rendersi conto del fatto, ma passando vicino al luogo dove Gesù era nato, non potè accorgersi di nulla, perché gli angeli si erano stretti in cerchio attorno a Maria per proteggere il neonato bambino, toccando con le spalle il limitare del cielo e con i piedi i confini della terra.

7. Difesa da una atroce calunnia
Ne parla solo la sura 19: 27. Lo portò quindi presso la sua gente. Quelli le dissero: “O Maria, che strana cosa hai fatto? 28. O sorella di Aronne, tuo padre non fu mai malvagio, né tua madre dissoluta!”. 29. Essa lo additò. E quelli dissero: “Dobbiamo parlare con chi è ancora nella culla bambino?” 30. Disse (il bambino): “Sono il servo di Dio, che mi ha dato il libro e mi ha costituito profeta. 31. Mi ha anche benedetto ovunque mi trovi e mi ha ingiunto la preghiera e l’elemosina, finché sarò in vita, 32 e di essere ossequiente verso mia madre, e non mi ha fatto superbo né ribelle. 33. La pace sia con me il giorno in cui sono nato, nel giorno della mia morte, e nel giorno in cui sarò resuscitato a vita.
SPIEGAZIONE: Maria ritorna a casa dopo il parto e la reazione dei suoi parenti è indignata a vederla con un bambino senza essere sposata; L’intervento di Gesù è sbalorditivo: la sua è una confutazione indiretta, ma che rende giustizia all’innocenza della madre, così come Dio ne aveva dimostrato la rettitudine con una sua particolare provvidenza al momento del parto; Il prodigioso bambino si rivela subito come “servo” (‘Abd) e come “messaggero” (Rasul) di Dio.

8. Maria, segno (ayat) per l’universo
Sono due i luoghi coranici in cui Maria è presentata come Ayat o “segno”: Sura 21: 91. Rammenta pure colei che preservò la sua verginità, si che alitammo in lei il nostro spirito, e facemmo di lei e di suo figlio un segno per l’universo. Sura 23: 50. Facemmo pure del figlio di Maria e di sua madre un segno e demmo loro ricovero su una altura tranquilla e irrigata di fonti.
SPIEGAZIONE: Ayat ricorre 360 volte nel Corano con significati diversi, ma con un denominatore comune che è questo: segno di riconoscimento dato da Dio per far cogliere un suo intervento volto ad attirare alla fede o a promuovere il benessere anche temporale, come la giustizia e la pace, tra gli uomini. Nel caso di Maria, al pari di Gesù, il termine esprime e manifesta un intervento eccezionale della sapienza e della onnipotenza di Dio che si concretizza, sul piano della realtà storica, in prerogative speciali concesse a Maria. Queste prerogative sono quattro: Predestinazione di Maria; Purificazione di Maria; Maternità di Maria; Suprema dignità  di Maria.

9. Maria modello (mathal) del credente
Il testo coranico che ci interessa è il versetto 12 della sura 66, preceduto dai similari 10 e 11: 10. Dio propose come esempio a quanti credono la moglie di Noè e la moglie di Lot, che erano sottoposte a due dei nostri servitori buoni, ma li tradirono, ed essi non hanno potuto fare nulla per loro presso Dio. Per questo esse si sono sentite dire: “Entrate nel fuoco con quanti vi entrano!”. 11. Dio inoltre, propone ad esempio a quanti credono la moglie del Faraone, allorché disse: “Signore mio, edifica a me, presso di te, una casa nel paradiso, salvami dal Faraone e dalla sua opera e liberami dalla gente iniqua”. 12. E Maria, figlia di Imran, la quale custodì la propria verginità; sì che noi soffiammo nel suo seno del nostro spirito, ed ella credette nelle parole del suo Signore e nei suoi Libri, e fu una delle devote.     
SPIEGAZIONE: “Mathal” ricorre spesso nel Corano con sensi diversi quali: esempio - paragone, esempio - similitudine, esempio - parabola, esempio - monito, esempio - modello. Nel versetto 10, va interpretato come “monito” in quanto riguarda la giustizia di Dio che castiga e tormenta ( 2,211 e 2,165). Nei versetti 11 e 12, invece ha il significato di “modello” di fede da seguire e imitare. Il versetto 12 indica quali sono le qualità di Maria da imitare: verginità, devozione a Dio, fede autenticamente musulmana. Nel resto del Corano vengono ancora esaltate la fede in Dio (66,12); la fiducia illimitata nella divina provvidenza (19,18); l’abbandono al suo divino volere (3,47); il ricorso istintivo a Dio Misericordioso (3,37); la devozione (66,12); l’integrità dei costumi (5,75); il verginale pudore (21,91); il raccoglimento (19,17); lo spirito di preghiera (3,43); il digiuno (19,26). Da tutto questo si desume che Maria è un perfetto modello del musulmano credente. Essere credente, significa essere “Muslim” cioè “avere fede in Dio”: credere a Lui e in Lui, al suo messaggio salvifico, trasmesso dai suoi inviati: a) Maria prestò fede alla parola del Signore, aderendo interiormente a Dio senza indecisione o esitazione ma con fermezza, riconoscendo la veracità di Dio e delle verità da Lui rivelate; b) Maria mantenne per tutta la vita questa fede, accogliendo nella mente e nella volontà tutto quello che Dio si era degnato di comunicare all’uomo lungo tutta la storia della salvezza e nei libri sacri; c) Maria rivestì la sua fede di tutte le caratteristiche musulmane: sottomissione assoluta al potere sovrano di Dio; dono incondizionato di sé; consegna totale della sua persona, anima e corpo, a lui per attuare i suoi disegni.

10. Maria modello di religiosità
La sura 5 proclama: 110. O Gesù, figlio di Maria, ricordati del mio favore verso di te e verso la madre tua.
SPIEGAZIONE: Il richiamo alla benevolenza divina è fatto spesso dal Corano in senso collettivo: agli uomini (35,3); ai figli di Israele (2,47); ai seguaci del profeta (5,7). In termini individuali esso è fatto soltanto per Gesù e Maria. Maria ha corrisposto pienamente all’amore gratuito di Dio, mostrandosi sempre religiosa e devota verso di lui. Espressioni di questa perfetta religiosità sono: a) fu votata a Dio prima della sua nascita e appena nata, Dio la fornì della sua speciale assistenza; b) visse e si mantenne sempre alla presenza di Dio e nel suo perenne ricordo, facendo di questo un programma di vita e la principale occupazione della sua giornata; c) visse nella preghiera, seguendo la raccomandazione degli angeli: “O Maria, sii devota verso il tuo Signore, prostrati e chinati con quelli che si inchinano” (3,43); praticò il digiuno che Maometto le raccomandò: “Quando vedrai qualche uomo dirgli: Ho votato al Misericordioso di digiunare e non parlerò oggi con nessun uomo” (16,26).

11. Maria modello della donna musulmana
Affascinato dalla verginità di Maria, Maometto ha avuto la delicatezza di farla muovere in un’atmosfera satura di pudore, castigatezza, riservatezza, vedendo in lei il modello perfetto e l’ideale della donna musulmana che deve: vivere in accordo e armonia dentro la sua casa (33,23); indugiare in luoghi appartati (33,35); non mostrarsi in pubblico se non velata o ricoperta dei propri mantelli (33,39) mentre può intrattenersi liberamente con i propri familiari (33,54); evitare la familiarità con gli estranei e conversare con loro solo attraverso una cortina o una tenda (33,53).

Bibliografia
GHARIB G., Maria nel Corano  e nella tradizione islamica, Marianum, Roma 1999;  BERTOGLI V., La mariologia musulmana in Laurentium 20 (1979), pp. 774-311; GEAGEA N., Maria nel messaggio coranico, Teresianum, Roma 1972; BRANCA P., Introduzione all’Islam, S. Paolo, Milano 1995; AA.VV. Maria nell’ebraismo e nell’Islam oggi, EDB Bologna 1987; RAGAZZINO G., Maryam. La Vergine-Madre del Corano e nella Tradizione musulmana, Messaggero, Padova1990; NICODEMO R., Maryam. La Vergine nel Corano, Alberti&C. Editori, Arezzo 2003; DOUSSE M., Maria la musulmana. Importanza e significato della Madre del Messia nel Corano, Arkeios,Roma 2005.

VEDI ANCHE:
- COMMENTARIO CORANICO SU MARIA

- CORRISPONDENZE MARIANE NELL'ISLAM






[ Indietro ]

DIZIONARIO ENCICLOPEDICO DI MARIOLOGIA

Copyright © da PORTALE DI MARIOLOGIA - (1400 letture)

IDEATO E REALIZZATO DA ANTONINO GRASSO
DOTTORE IN S. TEOLOGIA CON SPECIALIZZAZIONE IN MARIOLOGIA
DOCENTE ALL'ISSR "SAN LUCA" DI CATANIA

PHP-Nuke Copyright © 2005 by Francisco Burzi. This is free software, and you may redistribute it under the GPL. PHP-Nuke comes with absolutely no warranty, for details, see the license.
Generazione pagina: 0.10 Secondi