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SUAREZ FRANCESCO



1. Cenni biografici e opere
Nacque a Granata nel 1548 e mori nel 1617. Dopo avere studiato a Salamanca, nel 1564 entrò nella Compagnia di Gesù e compiuti gli studi filosofici e teologici (1570) insegnò filosofia a Salamanca e a Segovia, quindi, dal 1574 al 1586, teologia ad Alcalà, Valladolid, Segovia ed Avila. Negli anni 1580-85 insegnò al Collegio Romano dell'Urbe, quindi, per ragioni di salute, ritornò ad Alcalà, ove continuò il suo insegnamento guadagnandosi il titolo di « Dottore esimio ». L'Opera omnia (ed. Vivès, Parigi, 1856-61) contiene 28 volumi. La sua Mariologia è contenuta nel 2° volume dei suoi Commentariorum ac disputationum in tertiam partem divi Thomae, pubblicato in Alcalà nel 1592. « La apparicion de este volumen - secondo il P. Bover - inicia una nueva época in la historia de la Mariologia » (S. Mariologo, p. 311). Le prime 23 « disputationes, consacrate allo studio " sistematico " dei misteri e delle prerogative di Maria, forman la primera Teologia Mariana estrictamente cientifica ».

2. Il primo trattato di mariologia sistematica
Francesco Suarez è considerato il fondatore della mariologia sistematica. Il proposito di comporre un trattato completo e logicamente strutturato su Maria appare in lui già nel 1584-1585: commentando nel Collegio romano la Summa theologica di s. T ommaso, Suarez compone 24 dispute dal titolo Quaestiones de beata Virgine. Queste, ridotte a 23, vengono incorporate nella grande opera di Suarez, Commentariorum ac disputationum in tertiam partem divi Thomae, tomus secundus, Mysteria vitae Christi, pubblicata nel 1592. Suarez è cosciente di introdurre un'innovazione nel metodo tradizionale quando dichiara di voler «intraprendere una trattazione completa e abbondante circa la beata Vergine». E in realtà egli amplia il discorso su Maria portando le 11 questioni della Summa di s. Tommaso (p. III, q. 27-37) a 23 dispute logicamente connesse. Infatti Suarez concepisce una costruzione sistematica del trattato sulla beata Vergine ad instar di quello riguardante Cristo: come fondamento della cristologia è la divinità di Cristo, così la dignità di Madre di Dio è il «fondamento» di tutto ciò che dirà di Maria {disp.I). Dopo aver seguito l'ordine di s. Tommaso circa la perpetua verginità e la vita di Maria dall'annunciazione all'inizio della vita pubblica di Cristo, Suarez procede per proprio conto trattando dell'aumento della grazia in Maria, della sua glorificazione e del nostro culto verso di lei, adoperando la parola 'adorazione' in senso largo. Poiché l'intera costruzione marialogica del cattolicesimo posttridentino verrà contestata come arbitraria innovazione rispetto al messaggio biblico e alla tradizione o addirittura come falsificazione della verità cristiana, è necessario esaminare con attenzione il momento suareziano che dà la svolta agli studi marialogici dei secoli seguenti.

3. Motivazioni e contenuti dell’opera di Suarez
Suarez afferma che nello sviluppo da lui operato nella trattazione dei misteri di Cristo egli è stato mosso da gravissime motivazioni («gravissimae me rationes compulerunt»):
A. L'esigenza di superare la sproporzione esistente tra la dignità della beatissima Vergine e la brevità del discorso a lei riservato dalla consuetudine scolastica. Suarez reputa che evitare una più diffusa trattazione circa Maria renderebbe negligenti «nel raccogliere le ricchezze che la divina Bontà ha come effuso nei misteri» della vita e morte di Gesù Cristo.
B. La speranza di saldare predicazione, pietà e teologia, sottoponendo la pratica religiosa al rigore della verità e integrando la teologia alla vita; Suarez è infatti convinto che «la pietà senza la verità è
deficiente, e la verità senza la pietà è sterile e vuota».
C. La necessità cristologica - sulla quale Suarez insiste per esigenza strutturale - di comprendere la generazione del Verbo nel tempo mediante la previa conoscenza della Madre: La trattazione circa Maria sorge fondamentalmente per Suarez all'interno del discorso cristologico, come premessa o complemento necessario alla conoscenza di Cristo. Tale conoscenza è unita coerentemente all'amore: al riconoscimento del posto che Cristo e sua madre occupano, segue l'amore cui siamo tenuti.
D. Superare infine il luogo comune che relega fuori dalla teologia il discorrere di Maria, «sia perché se ne occupano brevissimamente i dottori della scolastica, sia perché esso non può basarsi su sicuri principi teologici, ma solo su probabili ragioni o pie congetture». Per Suarez infatti, dopo la conoscenza di Dio, non esiste un'altra più utile e degna del teologo, fonte di gioia e adeguata alla pietà che la conoscenza approfondita della grazia e della gloria della beata Vergine. E dall'altra parte egli dichiara di non capire perché mai i teologi disquisiscano tanto accuratamente degli angeli e non debbano con maggiore impegno trattare della regina degli angeli, la cui conoscenza può essere maggiore e più certa di quella dei medesimi angeli.

4. Fondamenti della teologia su Maria
Suarez termina la prefazione sfatando il pregiudizio che la dottrina circa Maria «non abbia un fermo fondamento nella teologia», rimandando espressamente alla Bibbia, che contiene virtualmente tutto ciò che può dirsi della Vergine, alla tradizione e ai concili, alle ragioni e convenienze teologiche. Quest'ultimo luogo teologico è molto accéntuato da Suarez, come strumento per giungere a percepire «molti misteri e privilegi della Vergine, non tramandati dalla Scrittura e da una certa tradizione»; con esso è posto un principio di cui la marialogia sarà tentata perennemente di abusare staccandosi dal dato rivelato.

Bibliografia
DE FIORES S., Maria nella teologia contemporanea, Centro di Cultura Mariana “Madre della Chiesa”, Roma 1991,pp. 20-23; DE ALDAMA J. A., Piété et système dam la mariologie du docteur eximius , in Maria (Du MANOIR), t. II, pp. 975-990; ID., Mariologia y teologia, in Estudios marianos 26 ( 1965) pp. 6-11; ID., Un resumen de la primera mariologia del P. Francisco Suarez, in Archivo teologico granadino 15 (1952) pp. 293-337; NEYRON G., lA théologie maria/e de Suarez, in Revue apologétique 29 (1933) n. 579, pp. 665-685; BOVER G. M.,  Suarez mariologo, in Estudios eclesidsticos 22 (1948) pp. 300-337;]. MORIN M., De mysterio Jesu Christi et suae Matris ... secundum conceptionem theologicam P. F. Suarez S. f., Universidad pontificia de Commillas, 1957; Ex quaestionibus P. F. Suarez de beata Virgine, ms. 3571, Gesuit. 1.442, fol. 501-510, Roma, Biblioteca nazionale.







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