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CHIESA COPTA


1. Origini, storia e situazione attuale
ORIGINI

Nasce nel V secolo da una scissione dalla Chiesa di Alessandria, in seguito al Concilio di Calcedonia si trasforma in Chiesa monofisita, ancora oggi operante in Egitto. "Copto" è un termine usato dagli Arabi per indicare i cristiani in contrapposizione agli Egiziani musulmani. La Chiesa uso, in contrapposizione al greco dei calcedonensi, l'egizioano come propria lingua liturgica, poi sistituita con l'arabo dopo la conquista del VII secolo. Fino a tutto il V secolo la comunità cristiana d'Egitto raggiunse un grande splendore, anche attraverso la celebre scuola di Alessandria che contò fra le sue menti Clemente Alessandrino, Origene e molti altri. La fondazione della Chiesa in Egitto si fa risalire a S. Marco. Tra i grandi patriarchi si annoverano Pietro il martire (300-311), Atanasio (328-373) Cirillo (1412 - 444). Nel deserto egizioano si sviluppò anche la vita eremitica con grandi personaggi come Antonio, Paolo Eremita, Pamìcomio ecc. Quando nel 451 il patriarca Dioseno fu decapitato perchè sostenitore di Eutiche, gli Egiziani per realzione rifiutarono le decisioni dogmatiche del Concilio di Calcedonia e tentarono di occupare la sede di Alessandria, condividendo con i calcedonensi la supremazia della sede patriarcale.

IL DOMINIO DEGLI ARABI (642 - 1250)
Sotto gli Arabi la situazione della Chiesa cambiò in meglio perchè gli Arabi non gradivano i Melchiti di lingua greca e passavano, quindi, per amici degli imperatori di Bisanzio. Essi vennero esautorati e deposti dai loro incarichi. La Chiesa copta si trasformò invece in uno stato nello stato, con propri ordinamenti e leggi, propri tribunali e propria lingua. Al sopraggiungere della dinastia Abbaside (750 - 863) le cose cambiarono e i copti dovettero rinunciare a tutti i loro privilegi e sottoporsi anzi a gravi restrizioni. Le sommosse scoppiate nel 752, 776, 829 vennero domate spietatamente e molti, per aver salva la vita, passarono all'Islam. Sotto le successive dinastie arabe la Chiesa copta ebbe migliore vita e conobbe grandi patriarchi come Cirilo II (1078-1092) e Cirillo III (1235 - 1243) a cui si deve la riorganizzazione della Chiesa e la pubblicazione del "Libro delle leggi ecclesiastiche", ancora oggi fondamentale nel dirtto copto.

LA DOMINAZIONE DEI MAMMALICCHI (1250 - 11517)
Essi, nei 300 anni della loro dominazione, impedirono con durezza ogni attività ai cristiani che furono anche obbligati ad abiurare la loro fede. In questo periodo il patriarca Gabriele V (1401-1418) promulgò il "Rituale della Chiesa cpta" ancora oggi in uso.

LA DOMINAZIONE TURCA
Nel 1517 il sultano Salem I, il Crudele (1467 - 1520) occupò l'Egitto eliminando la dinastia del Mammalucchi e si mostrò con la Chiesa copta più crudele delle altre dinastie. Il numero dei fedeli si assottigliò paurosamente, fino a raggiungere, agli inizi del XIX secolo, il numero di 100mila, il più basso di tutta la storia. Al tempo dello sbarco napoleonico nel 1798, la Chiesa perdette la quasi totalità delle sedi vescovili che vennero soppresse.

ETA' CONTEMPORANEA
La conquista definitiva dell'Egitto da parte degli Arabi nel 1811, segnò la nascita dell'Egitto moderno e la rinascita e riorganizzazione delal Chiesa copta. Il conquistatore Mohamed Ali (1805-1849) concesse la libertà religiosa e i copti tornarono ad ottenere posti di prestigio nella vita civile ed economica.I laici ebbero una grande importanza per la pressione che esercitarono sulla gerarchia, costretta ad avviare riforme e fare concessioni. La vitalità del laicato portò anche alla fioritura della vita monastica.

SITUAZIONE ATTUALE
La Chiesa copta conta oggi oltre 5 milioni di fedeli con un Patriarca che risiede al Cairo e 23 eparchie di cui 20 in Egitto, 2 nel Sudan e 1 a Gerusalemme. Degli antichi monasteri ne sono rimasti 8, distribuiti nel territori egiziani. La Chiesa copta è molto attiva sul piano ecumenico sia con le chiese calcedonensi, sia nel Consiglio ecumenico delle Chiese e sia con la Chiesa cattolica.

2. La liturgia copta
I copti seguono ancora il calendario giuliano che divide l'anno in 12 mesi di 30 giorni ciscuno e un mese intercalare di 5 giorni, fissato alla fine dell'anno. L'anno liturgico comincia il 10 settembre ed è diviso in tre stagioni, in relazioni alla vita agricola, alle inondazioni del Nilo, al raccolto. Le feste sono riferite a Cristo, a Maria, ai santi. Lunghi e ripetuti sono i digiuni:
- mercoledì e venerdì
- Di Natale: dal 15 novembre al 5 gennaio
- Di Giona: dal lunedì al mercoledì nella settuagesima
- Di Eraclio: sette giorni sempre in Settuagesima
- Della Quaresima: sei settimane
- Degli Apostoli: da 39 a 49 giorni in relazione alla festa di Pasqua
- Dell'Assunta: 15 giorni prima della festa del 15 agosto

3. Maria nella Chiesa copta
- A causa della permanenza della S. Famiglia in Egitto, i copti considerano la loro terra come un prolungamento della Terra Santa. I copti hanno una abbondante letteratura mariana che comprende omelie, inni, preghiere ecc, distribuiti nei libri liturgici. Tra gli inni spiccano le "Theotokoie", molto affini a quelle della Chiesa greca.
- Le feste mariane si dividono in:
            a) Feste di prima classe: la dedicazione delle chiese mariane
            b) Feste di seconda classe: sono le feste comuni di Cristo e di Maria come      l'Annunciazione, il Natale, la Presentazione di Gesù al Tempio, la Fuga in Egitto ecc.
            c) Feste di terza classe: la commemorazione della Dormizione, il 21 di ogni mese.
- Altro aspetto caratteristico è il mese mariano chiamato KIAHK e che comincia il 10 dicembre e culmina con la festa del Natale, considerata festa di Cristo e di Maria. Anche il digiuno di Natale che dura 46 giorni, ha una coloritura prettamente mariana, viene chiamato "Digiuno della Vergine" e viene celebrato con una lunga veglia quotidiana.
- Per i copti, eredi di Atanasio e Cirillo, difendere la divina maternità è il fondamento di tutto. Maria è semprevergine. madre universale e madre della Chiesa. La sua gloria in cielo è immensa ed ella è riconosciuta come mediatrice universale perchè tutti, chiesa, fedeli e uomini, siamo posti sotto la sua protezione.

Bibliografia
GARIB G., Maria nell'Oriente cristiano. Dispense per la Licenza in Teologia con specializzazione in Mariologia, Marianum, Roma 1999.

VEDI ANCHE:
  - ANAFORE ORIENTALI
  - AKATHISTOS
  - ÁXIÓN ESTIN
  - BLACHERNÍTISSA
  - CHIESA ARMENA
  - CHIESA BIZANTINA
  - CHIESE ORIENTALI
  - CHIESA SIRO-MARONITA
  - CHIESA SIRO-OCCIDENTALE
  - CHIESA SIRO-ORIENTALE
  - CONCEZIONE DI ANNA
  - DÉSPINA
  - DIVINA LITURGIA BIZANTINA
  - DOTTRINA MARIANA ORIENTALE
  - GALATOTROFÚSA
  - KÍMISIS
  - MAFÓRION
  - ORTODOSSIA
  - PANAGHÍA
  - PARÁKLISIS
  - THEOMITÓRIKA
  - THEOTOKÁRION
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