Nato nella Northumbria, da nobile famiglia, verso il 735, fu educato nella scuola episcopale di York. Ivi apprese il latino, il greco, l'ebraico ecc., sotto la direzione di Egberto il quale, divenuto, nel 767, arcivescovo di York, l'ordinò dia­cono e tale rimase per tutta la vita. Nel 781, pregato da Carlo Magno, si stabilì presso di lui e divenne suo principale con­sigliere e « precettore » in ogni campo dello scibile. Nel 782 Alguino assumeva in Aquisgrana la direzione della « Schola Palatina » in­troducendovi il « trivio » ed il « quadrivio », già in uso a York. Morì a Tours il 19 mag­gio 804, festa di Pentecoste. Cronisti e sto­rici gli diedero il titolo di « beato ». Alguino fu l'anima della cosiddetta « Rinascita ca­rolingia », ossia, del movimento religioso, culturale ed artistico promosso e favorito da Carlo Magno.

2. Scritti mariani
Tra i molti suoi scritti, lasciò anche i seguenti:
1) Sabbato Missa de Sancta Maria (PL 101, 455-456);
2) De Maria Virgine et Incarnatione Verbi (e. 14 del Libro III dell'op.: De fide sanctae et individuae Tri-nitatis, PL. 101, 46);
3) Orationes de sancta Maria* (PL 101, 644); 4) De B. Virgine versus (PL 101, 743, 749, 757, 758, 760, 762,  771,  774).
Tratta anche di Maria SS., occasional­mente, in altri scritti, cioè:
1) « In Io. II (PL 100, 766d-767b = PL 92, 657c-658a, Pseudo-Beda, in Ioh. 2);
2) nei Carmina MGH poet. lat. I, 300) ove, fra l'altro, ha questi magnifici versi: « Haec tibi sancta domus sancta est, sanctissima Virgo, - Virgo Maria  dei ac genitrix   intacta   tonantis. - Perpetuam mundo genuisti, virgo, salutem, - quapropter mundus totus te laudat ubique. - ... Tu mihi dulcis amor, decus, et spes magna salutis, - auxiliare tuum servum, clarissima virgo. - ... Nec non cunc-torum precibus hic annue fratrum, - ad te qui clamant: Virgo tu gratia piena, - Per te conservet   semper   nos   gratia   Christi ».

3. Scritti mariani attribuiti ad Alguino
È dubbio il Liber generationis Jesu Chri­sti (PL 101, 725a-734a = PL 94, 413-419, Pseudo-Beda, Homil. Ili, 55). v. Manitius M., Gesch der lat. Lit. des Mittelalt. I, 277.
Non sono autentici:
1) In Apoc. 12 (in­terpretazione mariana: PL 100, 1152d-1153): v. Wilmart A., Auteurs spirituels, Blond 1932, p. 52, nota 6;
2) Officia per ferias, canto del Salmo 44 in onore di Ma­ria SS. (PL 101, 510a-612) di un anonimo francese del sec. IX: v. Wilmart A., « Rev. Bénéd. » 48 (1936) pp. 259-299;
3) De divinis officiis (PL 101, 1173-1286, su Maria: e. 7. «in Purif. » col. 1181-1182a e e. 41, 1271d-1272b): v. Laurentin-Table, p. 143;
4) Homilia 3 de Nativ. perpetuae Virgi­nis Mariae (PL 101, 1300-1308): v. Lau-rentin-Table, p. 143;
5) Oratio ad Sanctam Mariam (PL 101, 1400ab) dell'epoca caro­lingia.

4. Il sabato dedicato a Maria
Col suo Liber Sacramentorum A. influì molto sulla devozione liturgica e privata, diffondendo la pia pratica di consacrare il sabato alla Vergine (cap. VII, PL 101, 455).