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PRIMA FESTA MARIANA IN OCCIDENTE


Per lo storico è uno spettacolo straordinario vedere come la Vergine prende un posto distinto nella liturgia, all'ombra del mistero natalizio. Si inizia sporadicamente: la forma liturgica e la data della celebrazione differiscono secondo i paesi; le date di adozione sono scaglionate in uno o due secoli. Questa convergenza nella diversità, manifesta che noi assistiamo non ad una creazione arbitraria, ma ad uno sboccio necessario ad un dato momento, come quello delle foglie e dei fiori in primavera. Infatti, la Scrittura, il dogma, lo spirito della liturgia portavano necessariamente questa prima festa mariana. Ma occorre essere precisi. I dati sono, nello stesso tempo, complessi e contenuti, né si trovano raccolti completamente in qualche parte. Eccoli ridotti all'essenziale. Una parola sull'ordine di questa presentazione. Qui usiamo ancora un ordine cronologico, ma invece di essere quello delle date di celebrazione, è quello delle date di introduzione di queste feste, per quanto ci è dato di conoscerle dalle testimonianze pervenute fino a noi, perché quasi mai, in effetti, assistiamo all'istituzione di una festa, ma la vediamo affiorare insensibilmente nella vita della Chiesa.

1. Ultima domenica d'Avvento: Italia del Nord, metà del V secolo
Il carattere mariano di questa domenica è attestato dalla metà del V secolo dalla lettera 61 di san Leone (m. 361), PL 54,697, e soprattutto da quattro sermoni sull'Annunciazione di Pier Grisologo (m. circa il 450), destinati a questa domenica (PL 52 : s. 140, coli. 575-577; s. 142-144, coli. 579-588. Vedi lo studio di M. Jugie, in PO 19, 311-314). Questo carattere mariano è attestato nel VII secolo dalla liturgia di Aquileia: «Quinta dome[inica] Luc 1, Mense sexto messus est Angelus Gabriel» (Codex Evangeliorum Rehdigeronus, VII secolo, citato da G. Morin, L'année liturgique à Aquilée antérieurement à l'époque carolingienne, in Bev. Bén.19, 1902, pp. 1-12), come anche nella Liturgia ambrosiana ove l'ultima domenica di Avvento porta la menzione: «dom. VI Adventus item ad sanctam Mariam» (Lejay. Ambrosien, in DACL 1, col. 1393).

2. 18 gennaio: Gallia, VI secolo
In Gallia, alla fine del VI secolo la versione d'Auxerre del martirologio geronimiano porta àl 18 gennaio la menzione:  « Depositio sanctae Mariae». G. Morin, Notes liturgiques sur l'Assomption, in Rev. Bén. 5 (1888), pp. 342-346. Sarebbe a questa celebrazione, che cade «mediante mense undecimo», cui alluderebbero Gregorio di Tours (m. 593-594) in Hist. franc. X, 31, PL 71,566, e una vecchia omelia che dom Morin (p. 344) attribuisce a Cesario di Arles. Se quest'ultima ipotesi è fondata, la celebrazione daterebbe dalla prima metà del VI secolo. Se ne trovano sopravvivenze fmo al X-XI secolo (H. Barré, in Rev. Bén. 68, 1958, p. 225, nota 4).

3. 1 gennaio (Ottava del Natale): Roma, tra il 550 e il 595
A Roma tra il 550 e il 595 si introduce la prima messa mariana, destinata a celebrare la maternità verginale (B. Botle, La prèmiere fète mariale de la liturgie romaine, in Ephem. liturgicae, 47, 1933, pp. 425-430, precisato dai lavori di A. Chavasse, Le sacramentaire Gélasien, Paris, Desclée 1958, pp. 381-383; 651-657). Questa festa scomparve nella seconda metà del VII secolo, quando furono introdotte le feste mariane di origine oriente, le quali ne mutuarono i brani.

4. Mercoledì e venerdì del digiuno del decimo mese (i futuri Quattro Tempi d'Avvento): Roma inizio del VII secolo
Dagli inizi del VII secolo, le letture di quelli che noi oggi chiamiamo mercoledì e venerdì dei Quattro Tempi (allora si diceva del «digiuno del decimo mese»), erano fissate. Il mercoledì la stazione si teneva a Santa Maria Maggiore; l'epistola era la profezia dell'Emmanuele (Is 7,10-14), il Vangelo quello dell'Annunciazione (Lc 1,26). Il venerdì l'epistola era Egredietur virga de radice lesse (Is 1,1-5), il Vangelo quello della Visitazione. Quanto alle epistole ne abbiamo menzionate nel comes di Wiirzburg (inizio del VII secolo). Vedi l'edizione di G. Morin, Le plus ancien comes ou lectionnaire de l'Eglise romaine, in Rev. Bén. 27, 1910, pp. 63-64, n. CLXI-CLXIV. Per i Vangeli l'evangeliario di Wiirzburg è di cinquanta anni posteriore al lezionario, ma attesta un uso contemporaneo di quello delle epistole, cioè ugualmente, al più tardi, all'inizio del VII secolo). É importante notare come queste letture, che manifestano il posto di Maria nel mistero dell'Avvento, non hanno in alcun modo il carattere di « festa » mariana che possiedono a diversi gradi le altre celebrazioni qui menzionate, cosi integrate come sono al « temporale». Il cacarattere mariano del mercoledì dei Quattro Tempi si accentuerà in seguito, fino a dare origine alla «messa d'oro». Vedi Urmser Berlière, in Quest. liturg. et par., 5 (1920), pp. 210-216.

5. 18 dicembre (Ottava prima del Natale) : Spagna 656
Nel 656 il Concilio di Toledo fissa al 18 dicembre - ante octavam diem qùo natus ést Dominus — la celebrazione del «giorno della sua madre» : Genitricis dies habeatur celeberrimus et praeclarus (Mansi, t. Il, coll. 33-34). Questa decisione che si imporrà in tutta la Spagna si appoggiava sull'uso delle Chiese lontane: «ln multis namque ecclesiis a nobis et spatio remotis et terris, hic mos agnoscitur retinere» (ib.). Secondo M. Jugie (PO 19, 311) si tratterebbe delle Chiese d'Oriente, ma nessun testo antico conferma questa ipotesi; infatti, tutto ciò che trovasi in questo senso sono delle testimonianze tardive di una festa dell'angelo Gabriele al 18 dicembre:
1. Menologio copto arabo (PO 10, appendice 3, p. 226);
2. Calendario di Abou'l Barakit il giorno dell'angelo Gabriele » PO 10, 261).
3. Sinassario etiopico (ib. 26, pp. 30-38), che precisa: «In questo giorno si fa pure la commemorazione della festa dell'Annunciazione da parte del glorioso Gabriele ». Si tratterebbe di una apparizione della Vergine al vescovo Daqseyos, «della regione di Roma» (senza dubbio Costantinopoli, la nuova Roma), la quale gli prescrisse di celebrare l'Annunciazione al 18 dicembre e non al 25 marzo che cade in Quaresima. Queste tre testimonianze sembrano di origine copta, ma niente prova che la festa di cui si tratta sia quella conosciuta dalle Chiese di Spagna. Ricordiamo che l'Occidente fu preceduto dall'Oriente nell'istituzione della prima festa mariana.

Bibliografia
LAURENTIN R., Compendio di Mariologia, Edizioni Paoline, Roma 1963, pp. 229-231.

VEDI ANCHE:
- ANNO LITURGICO
- CALENDARIO LITURGICO MARIANO
- CELEBRAZIONE EUCARISTICA
- FESTA DELLA CONCEZIONE
- FESTE MARIANE
- LEZIONARIO DELLA MESSA

- MESSE DELLA BEATA VERGINE MARIA
- MISSALE ROMANUM

- PREFAZI DELLE FESTE MARIANE






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