Nel quartiere del monte Sion, accanto al Cenacolo, sorge oggi la maestosa basilica della "Dormizione di Maria", costruita agli inizi del secolo, per ricordare il luogo che la tradizione indica per questo evento. Qui nel IV secolo, per opera del vescovo Giovanni, fu costruita la basilica chiamata "Santa Sion", distrutta nel 614 da Cosroe II. Alcuni anni più tardi il patriarca di Gerusalemme Sofronio ricorda tale costruzione in cui vi era "la pietra su cui la Madre del Redentore si adagiò per morire ". Nel XII secolo i crociati costruirono una nuova maestosa basilica, con evidente riferimento alla Dormizione e all'Assunzione di Maria. Infatti vi era una scritta che diceva: «La Madre di Dio è esaltata sopra i cori degli angeli». Anche questa costruzione andò in rovina poco per volta. Nel 1898 l'imperatore di Germania Guglielmo II, in visita ai Luoghi Santi, ebbe in dono quel terreno dal sultano di Istambul, Abdul Hamid; lo offerse alla "Società per la Palestina", residente a Colonia, che costruì l'attuale basilica della Dormizione, affidata ai benedettini tedeschi di Beuron. Ma ancor prima della basilica " Santa Sion" esisteva sul luogo una chiesa-sinagoga dei giudeo-cristiani di Gerusalemme. Essi vivevano come in un ghetto, aggrappati ai ricordi del Cenacolo e della Dormizione di Maria. Pare che il loro piccolo quartiere, lontano dai centri nevralgici della città, fosse rimasto illeso, almeno in parte, durante le distruzioni di Gerusalemme del 70 e del 135. Quando giunsero nel IV secolo i cristiani bizantini trovarono sul luogo una quantità di ricordi e di reliquie, sia della Passione di Gesù, come del Cenacolo e della casa di Giovanni, che furono gelosamente conservate nella nuova basilica per molti anni.
La Basilica è a croce greca, con cupola ogivale. Forse questo era il luogo in cui sorgeva l'abitazione di Maria e di Giovanni, frequentato dai primi cristiani e testimone degli eventi che accompagnarono il sorgere della Chiesa e il suo primo sviluppo. Nella cripta, si scende attraverso una scaletta di marmo a chiocciola, e si arriva al Mausoleo della Dormizione: una statua in ambra, di grandezza naturale, rappresenta il corpo della Vergine avvolto in vesti scure e dolcemente composto sopra una lastra di pietra. Il monumento è arricchito da un prezioso baldacchino di marmo, con cupola sostenuta da sette colonnine e ornata di vivaci mosaici.
La parola "dormizione", usata per indicare il termine della vita terrena di Maria, può significare la morte reale come pure un assopimento mistico. Lo stesso Pio XII, definendo il dogma dell'Assunzione di Maria, ha preferito non pronunciarsi sulla sua morte, ma ha usato l'espressione «al termine della sua vita terrena». Una tradizione riferisce che a quel giorno e a quell'ora Maria si preparò da sola, come da sola aveva prestato le prime cure al Figlio appena nato. Da sola si rivesti il corpo verginale e si adagiò sul suo giaciglio, chiudendo gli occhi in un'estasi d'amore. Poi la sepoltura. Un'antichissima liturgia siriaca in lingua aramaica, che affonda le sue radici nel II secolo, cosi la descrive: «Stamattina prendete la Signora Maria e andate fuori di Gerusalemme nella via che conduce al capovalle oltre il monte degli Olivi. Ecco, vi sono tre grotte, una larga esterna, poi un'altra dentro, e una piccola camera interna con un banco alzato di argilla nella parte est. Andate e mettete la Benedetta su quel banco...». Questa grotta, situata accanto a quella del Getsemani, diverrà il santuario dell'Assunzione.

Bibliografia
DALLA LIBERA V., Maria nella sua terra, Edizioni Paoline, Milano 1986, pp.270-272.

VEDI ANCHE:
- BASILICA DELL'ANNUNCIAZIONE
- CHIESA DELLA VISITAZIONE
- CHIESA DI SANT'ANNA
- FONTANA DELLA VERGINE
- TOMBA DELLA VERGINE