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Questo Catechismo fu redatto da una Commissione istituita dal papa nel 1910 e venne per la prima volta pubblicato nel 1912 con il titolo: "Catechismo della dottrina cristiana"

1. Maria nei contenuti del Catechismo
Il catechismo comprende un'introduzione e tre parti:
- L'introduzione ospita ventisei tra preghiere e formule da imparare a memoria: Segno della croce, Credo, Ave Maria, Salve Regina, Padre nostro, Gloria al Padre fino ai novissimi. Dell'introduzione fanno parte anche ventisette domande-risposte riguardanti le prime nozioni della fede cristiana (nn. 1-27);
- La prima parte è dedicata al Credo ossia alle principali verità della fede cristiana e comprende centotrentatrè domande e risposte sul Simbolo della fede. Parlando del ruolo di Maria nell'incarnazione, il catechismo afferma: «Il Figliuolo di Dio si è fatto uomo, prendendo un corpo e un'anima, come abbiamo noi, nel seno purissimo di Maria Vergine, per opera dello Spirito Santo» (n. 76). «Gesù Cristo nacque da Maria sempre Vergine, la quale perciò si chiama ed è vera Madre di Dio» (n. 82). «Tra i figli di Adamo fu preservata dal peccato originale solo Maria santissima; la quale, perché eletta Madre di Dio, fu "piena di grazia", e quindi senza peccato fin dal primo istante; perciò la Chiesa ne celebra l'immacolata concezione» (n. 138);
- La seconda parte è consacrata ai comandamenti di Dio, precetti della Chiesa, virtù, ossia alla morale cristiana e comprende centosei domande-risposte. In questa parte c'è un solo accenno alla Beata Vergine, quando, nella catechesi sul secondo comandamento, si proibisce di bestemmiare Dio, la Santissima Vergine e i santi (n. 179);
- La terza parte è dedicata ai mezzi della grazia e cioè ai sacramenti e alla preghiera e comprende centosessantasette domande e risposte. In questa parte c'è un primo accenno a Maria a proposito del sacramento della penitenza e più precisamente nella catechesi sull'indulgenza: «L'indulgenza è una remissione di pena temporanea dovuta per i peccati, che la Chiesa concede sotto certe condizioni a chi è in grazia, applicandogli i meriti e le soddisfazioni sovrabbondanti di Gesù Cristo, della Madonna e dei santi, le quali costituiscono il tesoro della Chiesa» (n. 386).

2. La preghiera a Maria nel Catechismo
Nella sezione dedicata alla preghiera, si parla dell'utilità dell'invocazione a Maria, agli angeli e ai santi «perché, essendo cari al Signore e pietosi verso di noi, ci aiutino nelle nostre domande con la loro potente intercessione» (n. 429). A proposito dell'intercessione di Maria si afferma: «La Madonna è potentissima, perché Madre di Dio e piena di grazia; perciò la invochiamo cosi spesso, tanto più che da Gesù Cristo ci fu lasciata per Madre» (430). Il catechismo si sofferma ancora sulla preghiera mariana per eccellenza che è l'Ave Maria o salutazione angelica (cf. n. 431), mediante la quale si domanda «la sua materna intercessione per noi in vita e in morte» (n. 432). L'invocazione a Maria e ai santi non solo non dimostra alcune sfiducia nei confronti di Gesù Cristo, unico mediatore, ma, al contrario, suscita «una fede maggiore nei meriti di lui, tanto grandi ed efficaci, che per essi, e solo per essi, la Madonna e i santi hanno da Dio la grazia, i meriti e la potenza d'intercessione» (n. 433).

3. Sintesi dei contenuti mariani del Catechismo
Nella sua essenziale catechesi mariana, il catechismo di Pio X afferma la maternità divina di Maria, la sua immacolata concezione, la sua verginità perpetua, la sua potente intercessione materna. Non si accenna alla sua assunzione in cielo. Dato il contesto culturale, non vengono richiamati i più ricchi dati scritturistici che il Nuovo Testamento ci consegna a proposito della Beata Vergine. Il suo linguaggio semplice e chiaro e lo stile dialogico, a domande e risposte (433 formule), hanno fatto di questo catechismo il testo base di istruzione religiosa del XX in tutta la Chiesa.