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1. Origine dell'Armata Azzurra
Pia Unione fondata dal Sac. Harold V. Colgan, parroco di Plainfield (Diocesi di Newark, U. S. A.). Ammalatosi gravemente e posto in agonia, si raccomandò con viva fede alla Vergine, promettendole che, se gli avesse restituito la salute, avrebbe impiegato il rimanente della vita a predicare al popolo la bontà di Lei. Mirabilmente esaudito, mantenne fede alla promessa e, per due volte ogni settimana, dal pulpito, parlò con fervore delle prerogative di Mari. Nella primavera del 1947 il Vescovo di Leiria impartiva la benedizione al simulacro della Madonna di Fatima che doveva attraversare le vaste regioni dell'America. Approfittando di questa occasione, il Colgan iniziava la sua Armata Azzurra per l'attuazione del Messaggio di Fatima, sintetizzandolo nei tre punti seguenti:
1) devozione speciale al Cuore Immacolato di Maria;
2) recitare ogni giorno la terza parte del Rosario;
3) osservare gli obblighi del proprio stato, con tutti i sacrifici che essi impongono.
«Noi - diceva dal pulpito il Colgan - saremo l'Armata Azzurra di Maria e di Cristo contro l'esercito rosso del mondo e del demonio». L'iniziativa del Colgan, coadiuvata dallo scrittore Giovanni Haffert, aveva un pronto e notevole successo, al quale ha contribuito il periodico « Soul », organo dell'Associazione. Il numero degli aderenti, da mille (nel 1950), ha raggiunto diversi milioni, sparsi in 57 nazioni.

2. L'Armata Azzurra in Italia
Fu durante un Convegno internazionale dell'Armata Azzurra a Parigi, nel 1953, che Mons. Strazzacappa, sacerdote oblato della Chiesa di Padova, maturò la decisione di portare il Movimento in Italia. L'iniziativa coraggiosa e lungimirante porta la data del 13 maggio 1953 e trova subito ampio consenso tra il clero e i fedeli. Ne furono portavoce i periodici “Luce di Fatima'' (poi Armata Azzurra) e “Carroccio” settimanale popolare, entrambi dovuti alla instancabile attività di Mons. Strazzacappa. Il compito dell'Armata Azzurra mirava a mobilitare i cattolici all'impegno di vita cristiana segnata di preghiera e penitenza per ottenere la vittoria dei bene contro le forze del male così evidente in quel momento storico. Si chiedeva agli aderenti la preghiera quotidiana del Rosario, la pratica dei cinque sabati e la consacrazione al Cuore Immacolato di Maria, e su suggerimento di Suor Lucia fu inserita l'offerta della giornata per la salvezza del mondo e la conversione della Russia.

3. La Peregrinatio della Madonna di Fatima
Dopo numerosi pellegrinaggi realizzati dall'Italia a Fatima prese corpo l'idea di una ”peregrinatio'' della Immagine della Madonna di Fatima attraverso i capoluoghi di province italiane, che in cinque mesi (dal 25 aprile al 13 settembre 1959) toccò 150 città italiane concludendosi a Catania, in occasione del Congresso eucaristico nazionale, con la consacrazione dell'Italia al Cuore Immacolato di Maria. Fu un evento memorabile che venne ricordato come “il pellegrinaggio delle meraviglie'' e raccolse 50.000 nuove iscrizioni e vide anche la posa della prima pietra del Santuario di Monte Grisa a Trieste.

4. Da "Armata Azzurra" a "Apostolato Mondiale di Fatima"
Nel 1963, dopo la morte di Mons. Strazzacappa, fu chiamato a succedergli il sacerdote Don Marco Restiglian che assunse l'incarico il 13 maggio 1965 e per 10 anni spese tutte le sue doti di mente e di cuore per continuare e diffondere 1' opera del venerato predecessore. Durante gli anni della sua presidenza le due precedenti riviste mariane vennero fuse nel periodico mensile “Il Cuore della Madre” e in previsione del 50° delle apparizioni di Fatima venne adottata, in accordo con le altre nazioni, la nuova denominazione “Apostolato Mondiale di Fatima” che appariva più consona all'intento di diffondere la conoscenza e l'accoglienza del Messaggio della Vergine. L'anno 1975 registra il passaggio delta Segreteria del Movimento e della Rivista “Il Cuore della Madre” alle Suore Oblate del Cuore Immacolato di Maria, con sede a Roma in via Boccea. Nel 2005 il Movimento ha ottenuto il riconoscimento da parte della Santa Sede.