Uno dei più grande teologi del XIX secolo.

1. Cenni biografici e opere
Nato a Meckenheim- Bonn, nel 1835, compì gli studi filosofici e teologici nell'Università Gregoriana in Roma e fu professore di dogmatica al seminario di Colonia (1860). Si occupò dei temi fondamentali del cristianesimo, in particolare del problema della grazia nelle opere:
- Natur und Gnade (1861);
- Quid est homo, sive controversiae de statu naturae purae (1862);
- Die Herrlichkeiten der göttlichen Gnade (1863).
Scheeben scrisse anche queste opere di sintesi:
- Die Mysterien des Christentums (1865);
- Handbuch der katholischen Dogmatik (4 voll., 1873-87), rimasto però incompleto.
Caratteristica del suo orientamento teologico è il ritorno alle fonti patristiche e l'accentuazione dei problemi del soprannaturale. Ebbe molto rilievo la sua polemica a favore dell'infallibilità pontificia, contro I. Döllinger e J. F. von Schulte.
Scheeben morì a Colonia nel 1888.

2. La mariologia di Scheeben
Scheeben ha rinnovato la mariologia dandole un carattere scientifico e inserendola come «parte organica integrante nella dogmatica e nella pietà cattolica». Per questo è considerato l'iniziatore della moderna mariologia, che ha approfondito soprattutto il rapporto di Maria con la Chiesa. Maria in effetti non è solamente collegata al Cristo, ma è anche l'ideale della Chiesa e la Madre spirituale degli uomini: «La sua collaborazione costante con il Cristo in tutta la sua azione misericordiosa sul corpo mistico dev'essere considerata altrettanto normale quanto la collaborazione costante del cuore con la testa nella sua influenza sulla vita degli altri membri».  Per questo, egli pone come primo principio della mariologia, la «maternità nuziale» di Maria, tuttavia in maniera ambivalente e poco chiara, in quanto, come scrive G. Philips, «fa di Maria la sposa di Cristo, nella costruzione di una maternità che ha lo svantaggio di voler enunciare insieme due figure tra loro incompatibili». Anche se Scheeben non trarrà fino in fondo tutte le conseguente da questi principi dogmatici, la sua influenza sarà molto importante.

Bibliografia
DE FIORES S., Dal 1650 all'inizio del XX secolo, in AA. VV.,  Maria è il suo nome. Itinerario storico-teologico, Città Nuova, Roma 1985, pp. 134-135; ID., Maria nella teologia contemporanea, Centro di Cultura Mariana "Madre della Chiesa", Roma 1991, pp. 29; 32; 270; 278; 366; 436; PHILIPS G., Le Saint-Esprit et Marie dans l'Eglise. Vatican II et perspective du probléme, in Etudies mariale 25 (1968), pp. 9-11; SCHEEBEN M. J., Die Bräutliche Gottesmutter, Friburgo in Brisgovia 1936; MÜHLEN H., Der Personalkarakter Marines nach M. J. Scheeben, in Wissenschaft und Weisheit 17 (1954), pp. 191-213; 18 (1955), pp. 95-107; 19 (1956), pp. 17-42; KERKVOORDE A., La mère du Sauveur, Parigi 1953, p. 206; AA. VV., M. J. Scheeben teologo cattolico di ispirazione tomista, LEV, Città del Vaticano 1988; FRAIGNEAU-JULIEN B., Introduction à M.J. Scheeben, Paris-Bruges 1957; DE FIORE S. - GAMBERO L., Testi mariani del secondo millennio, vol. 6 Autori moderni dell'Occidente ( secc. XVIII-XIX) Città Nuova, pp. 712-713.