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FRANCIA


1. Il culto mariano nella "Figlia primogenita" della Chiesa
La Francia è orgogliosa del titolo che tradizionalmente le viene attribuito di "figlia primogenita della Chiesa" e forse esso è meritato in quanto tale nazione, fin dal primo Medioevo, ha dato l'apporto maggiore, nel bene e talvolta anche nel male, alla Chiesa occidentale. La Francia vanta santuari mariani antichissimi, di cui una decina risalgono a prima del VI secolo, quindi al tempo dell'evangelizzazione in massa della popolazione celta originaria e dei nuovi sopravvenuti, i franchi in specie. Quella era un'epoca estremamente dura e confusa, in cui non si poteva andare troppo per il sottile, neanche in fatto di evangelizzazione. Il mezzo più efficace per convertire le popolazioni pagane era quello di sconfiggere le loro divinità, sostituendo nei templi e nei santuari più famosi il loro culto con quello di Cristo, della Vergine e dei santi martiri. La vera grandezza della Francia comincia con Carlo Magno (742-814), il fondatore del Sacro Romano Impero. Egli fondò numerosi santuari mariani e nutrì una sincera e profonda venerazione verso la Vergine, tanto che volle essere sepolto con una sua statuetta sul petto. Sotto di lui nella città di Parigi, accanto all'antica cattedrale di Santo Stefano (St. Etienne), patrono della città, venne costruita una chiesa mariana e ben presto il culto alla Vergine divenne prevalente rispetto a quello del Protomartire. Inizia in tal modo la gloriosa storia di "Notre-Dame", cui ogni parigino, credente o meno, si sente fortemente legato. La devozione degli imperatori e re francesi succeduti a Carlo Magno è sempre stata fervida: infiniti sono i racconti che l'attestano. Uno degli episodi più sconcertanti, ma anche più indicativi della mentalità del tempo, avvenne sotto Roberto il Pio (che regnò fra il 987 e il 1031): in un duello contro un pretendente al trono, il campione del re, Conte d'Angiò, portava su di sé una reliquia mariana (la cosiddetta "veste della Vergine", evidentemente di dubbia autenticità, ma molto venerata nel Medioevo). La vittoria fu del partito del re; essa venne attribuita alla protezione della Vergine, e alla benevolenza di lei la dinastia dei Capetingi (iniziata appunto con Roberto) ha sempre ritenuto di dovere attribuire il possesso del trono di Francia. Anche san Luigi IX (che regnò fra il 1226 e il 1270) fu profondamente e sinceramente devoto di Maria: con la sua famiglia recitava ogni giorno l'ufficio della Beata Vergine; partendo per la crociata, affidò il suo regno alla protezione di Nostra Signora di Pantoise. Di ritorno, offrì una statua mariana al santuario di Puy, dono del sultano, di cui era stato prigioniero per lunghi anni.

2. L'epoca delle cattedrali
Il periodo d'oro per il culto mariano in Francia è il secolo XII: siamo all'epoca di san Bernardo, delle crociate, delle meravigliose cattedrali gotiche, della rinascita della teologia e della filosofia scolastica. La Francia è tutta un pullulare di personalità eccezionali in ogni campo. Fermenti religiosi, anche ereticali, pervadono la società del tempo; si affermano nuovi ordini monastici, come i certosini e i cistercensi. In tutto questo movimento religioso il culto a Maria è in primo piano: le nuove chiese, sia quelle dei religiosi che le cattedrali, sono quasi tutte dedicate alla Vergine. Su un totale di quattrocentocinquanta santuari esaminati, un'ottantina risalgono a questo secolo, senza contare la ricostruzione della quasi totalità di quelli precedenti. Il sorgere e l'affermarsi, non solo in Francia, ma in tutta l'Europa, dello stile gotico è anch'esso legato al culto mariano: le prime otto cattedrali gotiche (Chartres, Parigi, Reims, Laon, Rouen, Bayeux, Erveux, Amiens), iniziate tutte intorno alla metà del secolo e in una zona ristretta della Francia del Nord, sono tutte dedicate alla Vergine. In quest'epoca si assiste anche ad una vera gara per collocare dappertutto delle immagini mariane, per lo più delle statue: le fontane, le pietre di confine, le grotte diventano tutte altrettanti piccoli santuari. Già alla fine del 1000, papa Urbano II, attraversando la nazione per predicare la prima crociata, meravigliato per tante testimonianze di culto mariano, ebbe ad esclamare: «Il regno della Francia è il regno di Maria: non perirà giammai». Il prodigioso sviluppo del culto mariano e dei santuari in questo secolo è dovuto soprattutto ai crociati: al ritorno in patria, essi riportarono una profusione di reliquie (vere o più spesso pretese) e di immagini, per lo più mariane; inoltre avevano dei voti da sciogliere presso questo o quel santuario, per lo scampato pericolo.

3. Trionfi e crisi
Proseguendo velocemente attraverso la storia francese, un periodo molto significativo in cui la nazione si è come raccolta attorno al culto della Vergine è l'inizio del 1600, sotto Luigi XIII. Si può dire che ogni azione politica di questo re fu contrassegnata da un gesto di pietà. In particolare, nel 1629, dopo la vittoria sugli Ugonotti, egli pose la prima pietra del tempio mariano dedicata a "Nostra Signora delle Vittorie", attribuendo alla Vergine questa e tutte le altre sue imprese militari. Nel 1635, durante la guerra contro la Spagna, pregando in una chiesetta diroccata nei pressi del campo di battaglia, il re consacra il suo regno alla Vergine. Questo gesto, conosciuto come il "voto di Luigi XIII", ebbe una profonda e duratura risonanza nell'animo dei francesi. Nel secolo seguente il giansenismo e poi l'illuminismo fecero raffreddare, se non addirittura tentarono di scalzare le basi del culto a Maria; tuttavia appartiene proprio a questo periodo colui che di tale culto pose durevolmente le basi: san Luigi Grignion de Montfort. Sconosciuto e disprezzato anche nel suo tempo, la sua grandezza risplenderà un secolo e mezzo più tardi. Alla fine del 1700, la burrasca della rivoluzione si abbatté violenta e distruttrice sulla Chiesa di Francia; molti santuari vennero distrutti, antiche statue bruciate; Notre-Dame di Parigi fu ridotta a tempio della dea Ragione.

4. Il secolo delle apparizioni
Conclusasi la parentesi rivoluzionaria e caduto definitivamente Napoleone (1815), la Chiesa poté finalmente riorganizzarsi, ma si trattò di ricominciare tutto da capo e in una società largamente secolarizzata. Anche in questo importante periodo storico che segna la rinascita della Francia cattolica, il culto mariano ebbe una funzione importante, per certi versi determinante. Negli anni immediatamente seguenti alla caduta di Napoleone, fra il 1816 e il 1817, sorsero in Francia ben quattro congregazioni religiose di ispirazione mariana: gli Oblati di Maria Immacolata, i Maristi, i Marianisti e i Fratelli di Maria. Ma furono le apparizioni mariane a caratterizzare la vita spirituale dell'800 francese. La prima si verificò nel 1830 e la veggente fu Caterina Labouré, un'umile novizia delle Figlie della Carità. La Vergine le chiese di far coniare e diffondere una medaglia, promettendo protezione e grazie a coloro che l'avrebbero portata. In tutto l'800 se ne diffusero decine e decine di milioni di esemplari. Nel 1846, sulle montagne a sud est della Francia, nei pressi del villaggio di La Salette, Maria apparve a due ragazzi: Massimino, di undici anni, e Melania, di tredici: fra le lacrime, ella annunciò castighi e chiese un ritorno alla pratica religiosa. Il culmine del fenomeno si ebbe dodici anni più tardi a Lourdes, quando la Vergine, presentandosi come l'Immacolata Concezione, apparve a Bernardetta Soubirous. Queste apparizioni ebbero un ruolo molto importante per le numerose conversioni che caratterizzarono il cristianesimo francese dell'800 e l'inizio del '900: fra di esse ci furono uomini di prestigio, come Estrade, Carrel, Huismans, Bloy, Claudel, Maritain. Queste persone ridiedero vitalità al cattolicesimo in Francia, che in breve tempo tornò ad avere un ruolo di primissimo piano nella vita della Chiesa.

5. La prima peregrinatio Mariae
Nei primi anni dell'ultima guerra, la statua della Madonna di Boulogne percorre la Francia suscitando un'ondata di entusiasmo popolare. Tale peregrinatio ha termine a Lourdes il 7 settembre 1942. Ma di li ripartì dopo che, il 23 maggio dell'anno seguente, l'episcopato francese consacrò la nazione al Cuore Immacolato di Maria. L'emozione popolare fu ancora maggiore; eccone una descrizione lasciataci dall'accademico di Francia Robert d'Aucourt: «Trentamila chilometri sono stati percorsi, a piedi, dai "servitori" di Nostra Signora del Gran Ritorno... Sul loro volto, nei loro sguardi, brillava la fede delle grandi folle in preghiera del secolo XIII». In quel momento difficile la Francia si trovò nuovamente stretta attorno a Maria; la devozione verso di lei fu l'espressione più profonda e diffusa dell'anelito di speranza e di pace del popolo durante gli anni dell'ultima guerra. Le innumerevoli peregrinationes Mariae, che si sono tenute in tutto il mondo nel dopoguerra, hanno avuto come modello e stimolo quella di Notre Dame du grand rétour.

6. I più noti Santuari mariani della Francia
- Beata Vergine Immacolata di Lourdes: sorto al segutio delle apparizioni del 1858, rimane uno dei Santuari mariani più visitati del mondo;
- Notre Dame di Parigi: rappresenta il cuore cristiano e mariano di Parigi, oltre a essere una delle prime e più belle cattedrali gotiche mai costruite;
- Nostra Signora della Medaglia Miracolosa a Parigi: ebbe origine dalle apparizioni della Vergine a Caterina Labouré nel 1830;
- Notre Dame di Chartres: per i francesi quella di Chartres è semplicemente "la cattedrale", il luogo che concentra in sé l'arte e la passione religiosa della nazione;
- Notre Dame de Fourvière a Lione: le origini si fanno risaliere a San Fotino nel II secolo;
- Nostra Signora della Guardia a Marsiglia: il santuario, costruito nel 1214, sorge sulla collina, detta appunto della «Guardia», che sovrasta la città Marsiglia;
- Nostra Signora di La Salette:  sorto nel 1846 in seguito all'apparizione della Vergine riconosciute dalla Chiesa;
- Nostra Signora di Pontmain: anche questo sorto dopo l'apaprizione della Vergine nella notte del 17 gennaio 1871;
- Nostra Signora di Rocamadour: il santuario sorge in un luogo di grande valore paesaggistico, ovvero in cima à una parete scoscesa disseminata di anfratti e grotte, abitate fin dalla preistoria.

Bibliografia
MARCUCCI D., Santuari mariani d'Europa. Storia, fede, arte, San Paolo, Cinisello Balsamo 1993, pp. 9-11; FACCENDA L., Sempre mi troverai. Nei Santuari mariani ho incontrato la Madre, Edizioni dell'Immacolata, Borgonovo di Pontecchio Marconi 1993; BENAZZI N. (Ed), Santuari d'Europa, San Paolo, Cinisello Balsamo 2014;  SAGGIORATO B. A., La Madonna nel mondo con i più celebri santuari mariani, Edizioni Carroccio, Terraglione di Vigodarzere 1986; FRANIA R., Maria, Mutter der Voelker, Pattloch Verlag, Aschaffenburg 1985; GRASSO A., Perché appare la Madonna? Per capire le apparizioni mariane, Editrice Ancilla, Conegliano 2013..

VEDI ANCHE
- CHARTRES
- GRIGNON DA MONTFORT LUIGI MARIA
-
IL SEGRETO AMMIRABILE DEL SANTO ROSARIO
- LA SALETTE
- LETTERATURA MARIANA FRANCESE
- LOURDES
- MEDAGLIA MIRACOLOSA
- PONTMAIN
- TRATTATO DELLA VERA DEVOZIONE ALLA SANTA VERGINE






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