Nella notte dell'11 gennaio 1939, in una località rurale di Kerrytown, a ovest di Dungloe, due ragazze della famiglia Ward, Maria e Teresa, "vedono" una figura-femminile, in piedi, sulla cima di una roccia, poi vista dal resto della famiglia composta da nove persone. Il parroco, giunto poco dopo con l'intento di mettere fine alla vicenda, anche lui vede la figura sulla roccia e scrive la sua testimonianza. Nel 2009, Coleman, noto guaritore, di passaggio a Kerrytown, si ferma davanti alla roccia dell'apparizione dove crede di sentire una "voce" che gli chiede di tornare il 29 settembre successivo per ricevere un messaggio speciale. Il giorno della promessa apparizione, erano presenti circa cinquanta persone, che sostennero di aver visto il volto della statua di Maria animarsi. Secondo la descrizione di Coleman, la Vergine sembrava avere all'incirca trentacinque anni, era incoronata di rose rosse, portava un abito bianco senza maniche e un manto azzurro che scendeva dalla testa ai piedi nudi, circondati da margherite d'oro. I testimoni raccontarono anche di un movimento di croci nel cielo che apparivano e scomparivano. Coleman affermò che la Madonna gli avrebbe chiesto di riunire più persone in quel luogo al fine di ottenere delle grazie. Coleman affermò anche di aver avuto altri incontri con la Vergine non soltanto a Kerrytown ma anche a Knock.
Mentre il vescovo di Raphoe, Mons. Pbilip Boyce, ha dichiarato di non aver nulla da dire a riguardo di questi eventi, l'arcivescovo di Tilam, Mons. Michael Neary, ha aspramente criticato gli incontri del guaritore presso il santuario di Knock, anche perché gli eventi non erano fondati su dei testimoni semplici e onesti ed i presunti veggenti, fuorviavano il popolo di Dio, minavano la fede e rischiavano di compromettere l'identità autentica del santuario. Dichiarò quindi: «per questo motivo tali eventi sono da deplorare, piuttosto che essere incoraggiati». L'origine soprannaturale degli eventi è anche chiaramente negata da Mons. Seamus Hegarty, vescovo di Raphoe, come conferma una sua lettera del 10 novembre 1989.