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PIO DA PIETRELCINA



1. Cenni biografici
a) Padre Pio, al secolo Francesco Forgione, nacque a Pietrelcina, diocesi di Benevento, il 25 maggio 1887. Entrato come chierico nell'Ordine dei Frati Minori Cappuccini il 6 gennaio 1903, fu ordinato sacerdote il 10 agosto 1910, nella cattedrale di Benevento. Il 28 luglio 1916 salì a San Giovanni Rotondo, sul Gargano, dove salvo poche e brevi interruzioni, rimase fino alla morte, avvenuta il 23 settembre 1968. La mattina di venerdì 20 settembre 1918, pregando davanti al Crocifisso del coro della vecchia chiesina, ricevette il dono delle stimmate, che rimasero aperte e sanguinanti per mezzo secolo. Durante la vita, attese allo svolgimento del suo ministero sacerdotale, fondò i «Gruppi di preghiera» e un moderno ospedale, a cui pose il nome di «Casa sollievo della sofferenza», inaugurato il 5 maggio 1956.
b) I carismi, in particolar modo le stimmate, di cui Dio arricchì la vita di Padre Pio, richiamarono l'attenzione dell'autorità ecclesiastica e provocarono interventi del S. Offizio, che comandò il suo trasferimento da San Giovanni Rotondo, affermando «non constare della soprannaturalità dei fatti a lui attribuiti» e gli vietò ogni esercizio di ministero, eccetto la messa, da poter celebrare privatamente nella cappella interna del convento. Fin da giovane Padre Pio comprese che doveva colmare insieme a Gesù lo spazio che separa gli uomini da Dio. Attuò questo programma con tre mezzi: la direzione delle anime, la confessione sacramentale, la celebrazione della messa. Dai quattro volumi del suo carteggio si può cogliere la statura dell'esperto direttore di anime, che fermamente vive e fa vivere le verità fondamentali della fede. Confessarsi da Padre Pio non era impresa facile e con la prospettiva di un incontro non sempre carezzevole, eppure il suo confessionale era sempre assiepato. Ma il momento più esaltante dell'attività apostolica di Padre Pio era quello della santa messa. Le centinaia di migliaia che l'hanno ascoltata hanno percepito in essa il vertice e la pienezza della sua spiritualità. Quell'intenso ministero sacerdotale richiamò intorno al primo sacerdote stigmatizzato una «clientela mondiale» (Paolo VI), che si muoveva da tutti gli angoli della terra per avvicinarlo, oppure affidare a innumerevoli lettere il proprio carico di problemi, materiali e spirituali. «Divorato dall'amore di Dio e dall'amore del prossimo», egli visse sino in fondo la sua «vocazione a corredimere» l'umanità, secondo la speciale missione che caratterizzò tutta la sua vita.
c) Fu beatificato da Giovanni Paolo II il 2 maggio 1999 e canonizzato dallo stesso pontefice il 16 giugno 2002.

2. San Pio e la Madonna
L’amore e la devozione di Padre Pio nei confronti della Beata Vergine Maria sono leggendari. Egli spese gran parte del suo ministero glorificando le Sue virtù e ricordando a tutti i Cattolici di appellarsi fiduciosi alla Sua misericordiosa intercessione. Un famoso scrittore ha suggerito che “dietro tutti i meravigliosi doni di Padre Pio, la sua straordinaria capacità di guidare le anime, il suo dono di bilocazione e la sua intimità con gli Angeli, vi era La Madonna, la Quale gli voleva bene come una madre vuol bene a un figlio, fino al punto che una sera, dopo che il Santo era stato picchiato dai demoni, venne nella sua stanza a mettergli un cuscino sotto la testa per alleviargli le sofferenze.” Padre Pio scrisse spesso del suo amore per la Madre di Dio, ricordandoci di “porgere il nostro orecchio al Suo cuore materno ed ascoltare i Suoi suggerimenti, sarà allora che sentirete nascere in voi tutti i migliori desideri per raggiungere la perfezione”. Egli considerava la Madonna la grande forza capace di indirizzare e armonizzare che sta dietro al Santo Sacramento della Penitenza, ed affermava che “per capire e per mettere meglio a frutto il Sacramento, dovete affidare voi stessi alle ispirazioni ed alla guida della Beata Vergine”. A proposito della Madonna, gli viene attribuita la frase “Ella mi accompagna all’altare e rimane al mio fianco mentre celebro la Santa Messa”.

3. San Pio e i titoli mariani
P. Pio era innamorato della Vergine, al punto che a un confratello che gli chiedeva che cosa pensasse della Madonna, rispose: "La Madonna vale più che la teologia e della filosofia" e sullo stipite della porta della sua cella c'era impressa la massima di S. Bernardo: "Maria è tutta la ragione della mia speranza".
a) L'Immacolata Concezione
Anche per P. Pio tutta la grandezza e la santità di Maria si basano sulla sua Immacolata Concezione: "Tutto fa capo al suo Concepimento Immacolato: per questo dono unico e singolare riceve a profusione la Grazia Divina e per la sua corrispondenza si rende degna di sempre riceverne delle maggiori...". Maria è la figlia prediletta del Padre che l'ha resa partecipe delle sue perfezioni, è la Madre divina del Verbo, che l'ha arricchita della sua Sapienza; è la sposa dello Spirito Santo "che profuse in Essa il suo Amore...". P. Pio, prima di entrare nel confessionale, era solito fermarsi sulle scale dinanzi all'immagine dell'Immacolata e pregava intensamente per qualche istante. Molte sono state le messe votive che P. Pio celebrava sull'altare dell'Immacolata, dopo aver esaminato attentamente il calendario liturgico, per non perdere alcun giorno destinato alla Vergine. Il giorno che ricevette le stimmate, P. Pio aveva celebrato la messa su quell'altare e subito dopo, all'atto del ringraziamento sul coro, avvenne la sua mistica crocifissione. All'Immacolata P. Pio si affidava completamente, con totale atto di abbandono, pregandola di rendergli "puro il cuore per amare il tuo e mio Dio, pura la mente per assurgere a Lui e contemplarlo, adorarlo e servirlo in spirito e verità, puro il corpo affinché sia un Tabernacolo meno indegno di possederlo quando si degnerà di venire in me nella S. Comunione".
b) La Maternità di Maria
Anche la maternità divina di Maria è stata oggetto costante dei suoi pensieri di gratitudine: "Siamo immensamente grati alla Madonna perché è stata lei che ci ha dato Gesù". E rifletteva che grande deve essere stato il valore dell'ubbidienza della Vergine all'annuncio angelico se "per un sì, per un solo sì, fiat secundum verbum tuum, per fare la volontà di Dio, Maria divenne Madre dell'Altissimo, professandosi sua ancella, ma conservando la verginità che tanto piace a Dio e a lei era cara". E aggiungeva: "La mamma terrena è solo la nostra mamma temporale. La Madonna è la vera Mamma nostra, la Mamma eterna".
c) Il Rosario
L'immagine di Padre Pio è inseparabile dalla corona del Rosario: segno della sua indicibile tenerezza filiale verso la Madre di Gesù, "al quale si sentiva legato per mezzo di questa Madre". Come un vero figlio della Madonna, Padre Pio amava il Rosario e si ritiene che recitasse un Rosario da 15 decine qualcosa come 35 volte al giorno. "Giornalmente non meno di cinque Rosari per intiero", è l'impegno che leggiamo nel Diario scritto da Padre Pio nel 1929. Ma in realtà furono davvero rare le giornate nelle quali il cappuccino si limitò a tale numero. Padre Mariano Paladino una volta gli chiese quanti Rosari dicesse: "Quasi trenta, qualcuno in più, e non in meno". «Come fate?», si stupì il confratello. E Padre Pio candidamente rispose: "E la notte che ci sta a fare?". In un'altra circostanza il Padre soggiunse: "Io riesco a fare tre cose contemporaneamente: pregare, confessare e andare in giro per il mondo". In molte fotografie, il Santo viene ritratto con la sua mano destra nascosta in tasca, dove teneva sempre il suo Rosario. Egli raccomandava a tutti i Cattolici di “amare la Madonna e recitare il Rosario, perché il Rosario è l’arma contro i mali del mondo.”
d) Mediatrice, Ausiliatrice e Avvocata
Nella Madonna padre Pio amava vedere anche la Mediatrice d'ogni grazia, l'Ausiliatrice, l'Avvocata dei peccatori, la Madre. Nella preghiera, sulla immaginetta-ricordo del suo 50º di sacerdozio, la chiamò: "Mamma dolcissima dei sacerdoti, Mediatrice e Dispensatrice di tutte le grazie". Gli appellativi, che ripete nelle lettere ai direttori spirituali, hanno un'affettuosità assai delicata, in uno stile da fanciullo: "cara Mammina, bella Mammina, bella Vergine Maria, dilettissima Madre, benedetta Madre, tenerissima Madre, celeste Mammina, Consolatrice".  Quando gli venne chiesto del ruolo della Madonna nel progetto di Dio per la salvezza, Padre Pio rispose dicendo che “tutte le grazie concesse da Dio passano per la Beata Madre”.
e) L'Addolorata
Quello dell'Addolorata fu un altro atteggiamento mariano, sentito e coraggiosamente seguito da padre Pio. "La Vergine Addolorata — scriveva da Pietrelcina il 1 luglio 1915 — ci ottenga dal suo santissimo Figliuolo di farci penetrare sempre più nel mistero della croce ed inebriarci con lei dei patimenti di Gesù... La santissima Vergine ci ottenga l'amore alla croce, ai patimenti, ai dolori... Sforziamoci... di tenere sempre dietro a questa benedetta Madre, di camminare sempre appresso ad ella... Associamoci sempre a questa sì cara Madre: usciamo con essa appresso Gesù fuori di Gerusalemme". Attraverso le prove, che martirizzarono il suo spirito, padre Pio s'addentrò più facilmente nel mistero della Madre di Gesù dall'anima ferita, stringendosi per aiuto più vicino a lei. Il 7 luglio 1913, dopo avere spiegato a padre Benedetto di sentirsi trafitto il cuore «a banda a banda», aggiunse: "Adesso mi sembra di penetrare quale fu il martirio della nostra dilettissima Madre, il che non mi è stato possibile per lo innanzi. Oh se gli uomini penetrassero questo martirio! Chi riuscirebbe di compatire questa nostra sì cara corredentrice? Chi le ricuserebbe il bel titolo di "regina dei martiri"?". Lo stimmatizzato, che sentiva nella propria carne le ferite di Cristo, sentiva nella propria anima i dolori della Madre del Crocifisso.
f) La Madonna di Fatima
Padre Pio esprimeva quotidianamente la sua speciale devozione alla Madonna di Fatima inginocchiandosi e pregando nel santuario a lei dedicato all’interno del monastero, dinanzi ad una sua grande raffigurazione circondata da candele accese. Egli riconosceva alla Madonna di Fatima addirittura il fatto di avergli salvato la vita. Nel 1959, la Statua Pellegrina della Madonna di Fatima venne portata in visita in Italia. In quegli stessi giorni Padre Pio si era ammalato gravemente, e gli venne diagnosticato un tumore maligno. Il 6 agosto, la Statua della Madonna arrivò a San Giovanni Rotondo. Alzandosi dal suo capezzale, Padre Pio pregò dinanzi alla statua e Le baciò i piedi. Mentre la statua veniva portata via in elicottero, egli disse: “O Madre mia, quando sei giunta in Italia, mi hai trovato con questa malattia. Mi sei venuta a trovare qui a San Giovanni e mi hai trovato ancora ammalato. Ora te ne stai andando e non sono ancora guarito!” Mentre Padre Pio diceva quella preghiera, avvenne un miracolo. Alto, sul monastero, l’elicottero con la statua della Madonna si mise improvvisamente a girare attorno all’edificio per tre volte. Il pilota disse successivamente di non sapersi spiegare il perché. Nello stesso momento, Padre Pio si sentì attraversare da un brivido. Il suo corpo fu penetrato da un raggio di luce ed egli sentì il tumore bruciare. Pianse, gridando: “Sono guarito! La Madonna mi ha guarito!” “Ringrazia la Vergine di Fatima per me”, scrisse successivamente. “Il giorno stesso in cui Ella andò via da qui, mi sentii di nuovo bene. Sono tornato a celebrare la Messa già tre giorni or sono”.

Bibliografia
TARCISIO DA CERVINARA, Padre Pio e la Madonna, Edizioni Padre Pio da Pietrelcina, San Giovanni Rotondo 1993; D'ANTINO M., I Santi e la Vergine Maria, Edizioni Segno, Tavagnacco 2015, pp. 66-67; IASENZANIRO M., Padre Pio parla della Madonna, Edizioni Padre Pio da Pietrelcina, San Giovanni Rotondo 2006; GALEONE P., Padre Pio, mio padre, San Paolo, Cinisello Balsamo 2009; GAETA S., Padre Pio. Sulla soglia del paradiso, San Paolo, Cinisello Balsamo 2002; MOTTA A., (a cura di), Vita di Padre Pio attraverso le lettere, Mondadori, Milano 1995; ALLEGRI R., Padre Pio. Un santo tra noi,  Mondadori, Milano 1998; SOCCI A., Il segreto di Padre Pio, Rizzoli, Milano 2007.






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