PORTALE DI MARIOLOGIA - Il giglio nascosto: l'Annunciazione di Antonello da Messina
PORTALE DI MARIOLOGIA
  Login o Registrazione
PER CONOSCERE MEGLIO LA MADRE DI DIO
 Menu 
· Home
· Account o Registrazione
· Argomenti generali
· Articoli: archivio
· Articoli: invia nuovo
· Articoli: piu' letti
· Articoli: ultimi inseriti
· Banners del sito
· Biblioteca mariana
· Calendario mariano
· Documenti Magistero
· Enciclopedie
· Forums
· Fotoalbum
· Help del sito
· Invia Cartolina virtuale
· La Chat di Mariologia
· Le vostre domande
· Mappa del sito
· Motore di ricerca
· Sondaggio
· Statistiche
· Suggerimenti
· Sussidi Pastorali
· Testimonianze
· Web Links
· Webcams
 Enciclopedie 










 Inserti Speciali 



























 Nuovi in Biblioteca 
  La Vergine del silenzio
  Catechesi bibliche sui misteri del Rosario
  La Madonna che scioglie i nodi
  Uno sguardo a Maria. I molteplici aspetti del mistero mariano
  L'Annunciazione a Maria nell'arte d'Oriente e d'Occidente
  Il messaggio teologico di Guadalupe
  L'angelo mi disse. Autobiografia di Maria
  Il paradosso mariano. Cornelio Fabro rilegge S. Kierkegaard
  Maria e la modernità
  Benedetto XVI. Una donna icona della fede
  Giovanni XXIII. Madre e maestra di vita cristiana
  Icone. Il grande viaggio
  Ben più che Madonna. Rivoluzione incompiuta
  Cuore di Mamma.
  Maria Madre del Signore. Canti per le solennità mariane
 Pensieri 
Nuova pagina 1


 

 Ultimi 15 articoli 
Ultimi 15 Articoli

La Vergine Maria nel Concilio Vaticano II


La Theotokos Achiropita di Rossano


Maria, Icona della Chiesa pellegrina


La marianità del Carmelo


La contemplazione nel cuore di Maria per la missione


Maria al servizio della creazione e della vita


I giovani e Maria nella cultura contemporanea


Maria e l'Eucaristia


Con Maria aspettiamo la Pentecoste


La pietà popolare, i giovani e Maria


Il Mese di Maggio in Vaticano e nel mondo


Preghiera e contemplazione con Maria


Maria e i tempi dell'attesa nell'iconografia


Maria nella musica del Novecento Europeo 1


Maria nella musica del Novecento Europeo 2


 Immagini  
 Sondaggio 
COSA TI INTERESSA DI PIU' IN MARIOLOGIA?

S. Scrittura
Magistero della Chiesa
Apparizioni
Mariologia ecumenica
Liturgia
Dogmi mariani
Spiritualità mariana
Pietà popolare
Mariologia sociale
Padri della Chiesa
Cultura e Arte



Risultati
Sondaggi

Voti 755
 Contatore visite 
DAL 1999

web counter 
 F.A.Q. 

 Utenti 
Benvenuto, Anonimo
Nickname
Password
(Registrazione)
Iscrizione:
ultimo: pertinac
Nuovo di oggi: 0
Nuovo di ieri: 0
Totale iscritti: 357

Persone Online:
Visitatori: 556
Iscritti: 0
Totale: 556
 Orario 

 Imposta come Home
 Contatta il Webmaster
 Mappa del Sito
 Invia Cartolina 

Vuoi inviare una nostra cartolina ad un amico?
 La Chat 
Nome Stanzaonline
Privata IL MARIOLOGO0
Privata LA THEOTOKOS0

[ SPChat ]
  Il giglio nascosto: l'Annunciazione di Antonello da Messina 
Arte

Dalla rivista La Madonna della Neve, n. 3 - marzo 2012, pp. 26-27.



 

L'Annunciazione è un dipinto a olio su tavola di tiglio (180x180 cm) di Antonello da Messina, datato al 1474 e conservato nel Museo di Palazzo Bellomo di Siracusa.
Il contratto per la realizzazione dell'opera venne siglato nell'agosto del 1474 tra Antonello e il sacerdote Giuliano Maniuni di Palazzolo Acreide (Iuliano Maniuni... de terra Palacioli), destinata alla chiesa di Santa Maria Annunziata. Opera che avrebbe dovuto comprendere anche una cimasa con L'Eterno Padre e una predella con le insegne della città, entrambe perdute. Della tavola si persero in seguito le tracce, finché non fu scoperta nel 1897 da Enrico Mauceri, incaricato dal Museo Archeologico di Siracusa di compilare un catalogo delle opere d'arte della provincia.
Nel 1902 fu ritrovato il documento di allocazione del dipinto e da allora l'identificazione e l'attribuzione al pittore messinese sono state unanimi. Il quadro è in uno stato di conservazione mediocre, per via delle numerose lacune. Dove i colori si scrostarono, i vuoti furono malamente riempiti con colla di farina. Fortunatamente tali lacune non riguardano alcuni dei brani più belli del dipinto, quali i volti di Maria e dell'Angelo e i paesaggi.
Dopo l'esposizione su Antonello tenutasi alle Scuderie del Quirinale nel 2006, l'opera è stata affidata all'Istituto superiore per la conservazione ed il restauro di Roma, che ha eseguito un paziente lavoro di reintegro delle lacune, almeno quelle legate a particolari secondari dello sfondo e dei personaggi, migliorando assai la leggibilità dell'opera.
La scena è ambientata in una stanza descritta attentamente, con un soffitto a travi dove si trova un architrave decorato da cartocci e rosette, retto da due colonne che separano anche idealmente la metà destra (della Vergine) da quella sinistra (dell'angelo Gabriele). Sulla parete di sfondo si trovano due finestre più una terza in un'altra stanza che si intravede a destra, secondo un'iconografia derivata dall'arte fiamminga che prevede più fonti di luce e aperture spaziali sul paesaggio anche nel caso di interni. Fine è la descrizione degli oggetti e degli arredi della stanza, dal letto della Vergine nella stanza in secondo piano, allo scranno-leggio su cui è inginocchiata fino al vaso da fiori in maiolica con decorazione azzurra su fondo bianco in primo piano, oggi molto danneggiato. Notevole è il merletto bianco su cui è poggiato il libro, allusione alle Sacre Scritture che si avverano con il consenso di Maria.
Maria, dalla tipica fisionomia del pittore siciliano, è rappresentata in ginocchio mentre riceve l'annuncio con le braccia incrociate sul petto e la raggiunge la colomba dello Spirito Santo, inviata da Dio attraverso la finestra aperta. È vestita col tipico manto azzurro, che copre una veste damascata in rosso. L'angelo, che reca in mano il tradizionale giglio e benedice la Vergine.Curiosamente il giglio è nascosto dalla colonna. Quale significato attribuire a questa scelta? Salvo miglior giudizio, l'autore avrebbe voluto sottolineare la dimensione di riservatezza e di nascondimento, meglio ancora di umiltà, sotto la quale è celata la virtù della purezza di Maria di cui è appunto simbolo il giglio.
La veste dell'angelo è un ricco damasco decorato, che accentua il volume quasi geometrico del suo corpo, secondo uno stile più tipicamente italiano. Il viso, incorniciato da lunghi capelli biondi, è adornato da un diadema cuspidato azzurro, dove brillano alcune perle e un rubino, tipiche notazioni di "lustro" alla fiamminga.
In basso si intravede anche la figura di un devoto, probabilmente il committente citato nel documento notarile.
L'impianto prospettico e luminoso rimanda alle opere di Piero della Francesca, ma è presente la tecnica che deriva dall'arte fiamminga, in particolare Jan Van Eyck e altri, che Antonello poté conoscere durante la sua formazione a Napoli e grazie ai traffici navali del porto di Messina.

 

Inserito Giovedi 22 Marzo 2012, alle ore 15:56:37 da latheotokos
 
 Links Correlati 
· Cerca ancora Arte
· Ultimi volumi inseriti in Biblioteca da latheotokos


Articolo più letto relativo a Arte:
L'assunzione di Maria nell'arte

 Sondaggio 
Punteggio medio: 5
Voti: 2


Vota questo articolo:

Excellent
Very Good
Good
Regular
Bad

 Opzioni 

 Pagina Stampabile Pagina Stampabile


Altri articoli correlati

Arte

IDEATO E REALIZZATO DA ANTONINO GRASSO
DOTTORE IN S. TEOLOGIA CON SPECIALIZZAZIONE IN MARIOLOGIA
DOCENTE ALL'ISSR "SAN LUCA" DI CATANIA

PHP-Nuke Copyright © 2005 by Francisco Burzi. This is free software, and you may redistribute it under the GPL. PHP-Nuke comes with absolutely no warranty, for details, see the license.
Generazione pagina: 0.12 Secondi