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  La Vergine dei poveri a Banneux 
MariofanieBreve storia delle apparizioni del 1933 in Belgio, riconosciute dalla Chiesa nel 1949


Banneux

Banneux Notre-Dame, piccolo villaggio del comune di Louveigné, si trova sull'altopiano delle Ardenne, a 352 metri sul livello del mare. È incorniciato dalle belle vallate dell'Amblève, della Vesdre e della Hoegne e situato a 25 chilometri da Liegi, capoluogo dell'omonima provincia e grande città industriale. Il paese è raggruppato attorno alla chiesa e la regione è povera. Sulla sinistra della strada che va da Louveigné a Pepinster, a un chilometro dalla chiesa parrocchiale, c'è una modesta casa di operai, abitata dalla famiglia Beco. Il luogo, umido e paludoso, è chiamato La Fange (il fango). Di fronte, dall'altro lato della strada, cominciano i grandi boschi di abeti che si estendono su tutta la parte orientale del Belgio e arrivano fino alle foreste dell'Eifel. Davanti alla casa, un piccolo fazzoletto di terra, lavorato a giardino e orto. Nel 1933 la famiglia era composta dal padre, dalla madre e da sette bambini, ai quali se ne sarebbero aggiunti altri quattro. La maggiore di loro, Mariette, è nata il 25 marzo 1921, festa dell'Annunciazione e quell'anno Venerdì santo, giorno nel quale la Chiesa venera solennemente la croce di Cristo. Ma presso i Beco non c'era alcuna croce... perché in quell'ambiente poverissimo erano trascurate le pratiche religiose e Mariette non si sottraeva a quell'atmosfera familiare.

Prima apparizione

Domenica, 15 gennaio 1933, la neve e il ghiaccio hanno coperto La Fange; il vento soffia gelido e tagliente. Sono le 19 e la bambina, guardando dai vetri della finestra della cucina, attende il ritorno del fratello Julien, uscito di casa fin dal mattino con alcuni suoi compagni. Nello stesso tempo sorveglia René che è malato. D'un tratto, vede a pochi metri, nel buio del giardino, una bella signora con il capo splendente, e questa luce sembra quasi illuminarle tutto il corpo. Mariette si sposta per osservarla meglio, poi ritorna alla finestra e dice: "Mamma, Dio mio!... vedo una signora nel giardino... è così ben vestita e così elegante!... Dio mio - mamma - si direbbe la santa Vergine!". La bimba prende una corona del rosario che aveva trovato sulla strada per Tancrémont e recita qualche Ave Maria mentre contempla con stupore l'apparizione. A un certo punto, la signora apre le mani, alza la destra e, con l'indice le fa un cenno di invito. Mariette va verso l'ingresso, ma la mamma le impedisce di uscire chiudendo la porta a chiave. Mariette ritorna alla finestra, però la bella signora è sparita e la notte ha ripreso il suo dominio su La Fange.

Seconda apparizione

Mercoledì 18 gennaio, La Fange è nello scenario di domenica sera. All'improvviso, verso le 19, Mariette esce di casa senza dir nulla. Incuriosito, suo padre apre la porta e la vede inginocchiata, con le mani giunte, sul sentiero che dalla soglia di casa va alla siepe del giardino. Mariette prega a bassa voce e guarda nella stessa direzione verso la quale, la domenica, aveva visto la figura luminosa. Poi d'un tratto tende le braccia: al di sopra degli abeti, piccolissima, appare la Signora che man mano le si avvicina, fermandosi a qualche passo. Una piccola nube grigia la separa dal terreno gelato. Mariette continua a pregare sottovoce, tenendo il rosario in mano e lo sguardo rivolto verso l'alto. La signora, sorridendo dolcemente, muove graziosamente le labbra come se pregasse. Questo dialogo orante dura una ventina di minuti, poi l'apparizione le fa cenno di seguirla e si allontana indietreggiando lungo la strada per Tancrémont. Mariette fiduciosa si incammina. Il padre la vede varcare lo steccato e chiama la piccola, ma lei senza voltarsi gli risponde: "Lei mi chiama". I testimoni seguono a distanza. All'improvviso si ferma, si inginocchia, recita alcune Ave, poi si rialza e prosegue. Pochi passi, poi si inginocchia e di nuovo si rialza: la Signora ha ripreso a spostarsi. Con sicurezza volta a destra verso una sorgente che scorre lungo il bordo della strada, si inginocchia ancora sull'orlo del fossato mentre la Bella Signora si posa al di sopra della scarpata. Rivolgendosi a Mariette le dice: "Immergi le mani nell'acqua". Senza esitare la bimba obbedisce, disgiunge le mani per bagnarle e il rosario le scivola nell'acqua. La Signora le dice ancora: "Questa sorgente è riservata per me". Poi si congeda salutandola così: "Buona sera, arrivederci!". Si allontana indietreggiando al di sopra degli abeti vicini alla sorgente, con lo sguardo rivolto alla piccola, scomparendo lentamente nel cielo.

Terza apparizione

Giovedì 19 gennaio, Mariette indossa un vecchio cappotto e verso le 19 va a inginocchiarsi in giardino come la sera precedente. Il tempo è inclemente e il terreno coperto di neve gelata. Mariette prega sottovoce. Alla seconda decina del rosario, stende le braccia e grida: "Eccola!". Un attimo di silenzio, poi ancora: "Chi siete mia Bella Signora?". "Io sono la Vergine dei Poveri" risponde. Mariette si alza e seguendola si dirige verso il cancello, imbocca la strada, cammina tranquillamente sostando e inginocchiandosi nei punti dove si era fermata la sera prima. Giunta alla sorgente si inginocchia nuovamente, volgendo lo sguardo verso l'alto: la Madonna si è fermata al di sopra del pendio. Mariette le domanda: "Bella Signora, voi ieri avete detto: "Questa sorgente è riservata per me". Perché per me?". E così dicendo porta la mano al petto, indicando se stessa. In modo amabile la Vergine accentua il suo sorriso e le risponde: "Questa sorgente è per tutte le nazioni... per gli ammalati". La bambina ripete queste parole con voce nitida aggiungendo: "Grazie, grazie!". La Madonna dolcemente soggiunge: "Pregherò per te. Arrivederci", quindi si allontana rimpicciolendo al di sopra degli abeti.

Quarta apparizione

Avendo dormito male la notte precedente, Mariette resta a letto tutto il giorno, ma ciò non le impedisce di uscire alla solita ora. È venerdì 20 gennaio, c'è molto buio e vi è più gente della sera prima. La bambina si inginocchia in giardino, recita il rosario e dopo qualche Ave grida: "Eccola!". Poi domanda: "Cosa desiderate, mia Bella Signora?". La Madonna risponde: "Desidererei una piccola cappella". Trascorre qualche istante, la Vergine disgiunge le mani e le stende orizzontalmente senza staccarle dal petto. Con la destra traccia un segno di croce, benedice la piccola e allontanandosi lentamente scompare nel cielo. Mariette perde i sensi. Aiutato da un vicino, il padre, intimorito e commosso, la riporta in casa dove riprende presto conoscenza, per poi addormentarsi tranquillamente.

Quinta apparizione

Sabato 11 febbraio, alle 19 Mariette è inginocchiata in giardino: è notte di luna piena e soffia la tramontana. È presente un gruppetto di persone. Dopo aver recitato la seconda corona, di scatto si alza, si dirige verso la siepe del giardino, in direzione della sorgente, inginocchiandosi nei medesimi punti delle altre volte. Giunta alla fonte si china, immerge le mani nell'acqua, poi si segna con il crocifisso del rosario. Qualche istante e la Madonna le dice: "Io vengo ad alleviare la sofferenza". La fanciulla esclama con voce nitida: "Grazie! Grazie!". La Vergine la saluta: "Arrivederci" e si allontana.

Sesta apparizione

Passa ancora qualche giorno, poi la sera di mercoledì 15 febbraio la Madonna si mostra di nuovo agli occhi estasiati della bambina: "Santa Vergine, il signor cappellano mi ha pregato di chiedervi un segno". Alla domanda della piccola la Madonna risponde: "Credete in me, io crederò in voi". Poi la Vergine confida un segreto a Mariette e al momento di allontanarsi aggiunge: "Pregate molto, arrivederci".

Settima apparizione

Lunedì 20 febbraio, c'è neve e fa molto freddo. Al termine della seconda decina del rosario, Mariette tende all'improvviso le braccia e la sua preghiera si fa più concitata. La Bella Signora è discesa come al solito e conduce la bambina alla sorgente. Mariette si inginocchia nei soliti punti e prega senza interruzioni. Giunta alla sorgente, la Madonna, sorridendo come di solito, le dice: "Mia cara bambina, prega molto". Detto ciò, la Vergine, cessando di sorridere, aggiunge, prima di andarsene: "Arrivederci".

Ottava apparizione

La sera di giovedì 2 marzo continua a piovere a dirotto. Quando Mariette sta per iniziare la recita della terza corona, improvvisamente cessa la pioggia, il cielo si rasserena e brillano le stelle. Subito la bambina tace e tende le braccia. La Madonna le appare, ma sul suo volto si è spento il sorriso. La Vergine dice: "Io sono la Madre del Salvatore Madre di Dio" e mentre un velo di tristezza continua a coprire il suo viso, consegna a Mariette la sua ultima raccomandazione: "Pregate molto", poi stende le mani sulla bambina, con la destra la benedice tracciando un segno di croce e si congeda definitivamente dicendole: "Addio".

Nel corso di queste otto apparizioni, la Madonna ha voluto ricordarci il suo compito nel mistero della salvezza: lei è la serva del Signore che ci conduce a Gesù, Sorgente della grazia che dona l'acqua viva. Maria viene per suscitare in noi la fede e la preghiera, atteggiamenti indispensabili per unirci a Gesù Salvatore del mondo. L'autenticità delle otto apparizioni è stata riconosciuta dalla Chiesa nella lettera pastorale di monsignor L. J. Kerkhofs, vescovo di Liegi, il 22 agosto 1949, che aveva ricevuto l'incarico dalla Santa Sede nel 1942 di occuparsi del caso.

Il messaggio

Nella notte buia la Vergine è venuta a risvegliare la luce della fede e la gioia di avvicinarci al Signore. Maria sceglie la strada della povertà e dei poveri per essere in linea con il Vangelo annunciato da Gesù e per vivere la missione della Chiesa: "I poveri li avrete sempre con voi" (Mt 26, 11). La Madonna accompagna la piccola Mariette alla sorgente che ha detto essersi riservata per donarla a tutte le nazioni, agli ammalati. Cristo Gesù è il cuore del mondo e solo lui può offrirci l'acqua viva che disseta la nostra sete di salvezza. Maria è colei che ci è accanto per condurci a Gesù percorrendo con noi la strada della perseveranza e della peregrinazione nella fede. Il messaggio di Banneux ha una luce particolarmente evangelica in cui riverbera l'intensità delle beatitudini: "Beati i poveri in spirito, perché di essi è il regno dei cieli" (Mt 5, 3). Apparendo a La Fange Maria ci dice che la fonte è riservata a tutte le nazioni perché riconoscano che solo Dio può donare la luce vera, quella che illumina ogni uomo. In modo speciale agli ammalati nel corpo o nello spirito è offerta la sorgente perché trovino sollievo nelle loro sofferenze e possano viverle con Gesù, avendo accanto la Madre. Alla piccola Mariette la Vergine chiede di immergere le mani nell'acqua e di pregare molto: è un gesto che mostra la confidenza che il credente deve riporre solo in Dio, per rimanere nel suo amore.

Il riconoscimento ufficiale

Le apparizioni della Vergine dei Poveri sono state ufficialmente riconosciute. Ecco il testo della lettera pastorale di monsignor Kerkhofs, vescovo di Liegi in quell'epoca del 22 agosto 1949.

«Fratelli miei, vi ricordate che l'anno scorso abbiamo posato a Banneux la prima pietra di un santuario in onore della santissima Vergine? Questo santuario è la conseguenza normale del riconoscimento del culto di Nostra Signora di Banneux. Un luogo di pellegrinaggio così frequentato, richiede una chiesa adatta ad accogliere i pellegrini. Dedicandolo alla Vergine dei Poveri, Regina delle Nazioni, noi alludiamo alle parole di Maria: "Io sono la Vergine dei Poveri", "questa sorgente è per tutte le nazioni; per i malati".

Con questo, noi vogliamo mostrare che crediamo veramente che la santa Vergine è apparsa e ha parlato a Banneux. Questo convincimento comporta per noi degli obblighi. A due riprese, prima nel 1942 e poi nel 1947, abbiamo riconosciuto ufficialmente, con qualche riserva, la realtà delle apparizioni di Banneux. Oggi, dopo due nuovi anni di preghiere e di osservazione, noi in coscienza crediamo di poter e dover riconoscere senza riserve questa realtà, cioè la realtà delle otto Apparizioni della santa Vergine a Mariette Beco, che hanno avuto luogo il 15, il 18, il 19 e il 20 gennaio, l'11, il 15 e il 20 febbraio e il 2 marzo 1933. Dedicando il futuro santuario alla Regina delle Nazioni, noi vogliamo allo stesso tempo rispondere al messaggio e al desiderio della nostra augusta Visitatrice, rendere omaggio alla sua regalità e sottolineare il legame tra la sua visita e la consacrazione del mondo al suo Cuore Immacolato.

Del resto non è forse servire gli interessi di tutti i popoli, così giustamente preoccupati del loro avvenire e della loro sicurezza, orientare il loro sguardo e il loro cuore verso Colei che è la Regina delle Nazioni e la Regina della Pace? Alla costruzione di questo Santuario, monumento mariano, pegno di guarigione per le nazioni malate e pegno di pacificazione e di sicurezza internazionali, è da augurarsi che tutte le nazioni apportino il loro contributo; noi abbiamo la ferma speranza che sarà cosi. Affidiamo specialmente a san Giuseppe il compito di procurare questo nuovo focolare terrestre a Gesù e a sua Madre.

A noi sembra tuttavia che il primo sforzo, le prime pietre dell'edificio, dovrebbero essere offerti da noi: dal paese, dalla diocesi che la Regina delle Nazioni ha onorato della sua fiducia e della sua visita, e sulla quale si è degnata di contare per diffondere il suo messaggio e avviare la sua opera pacificatrice. Ecco perché, fratelli miei, noi osiamo domandarvi una modesta cifra annuale. Noi la desideriamo quanto più generale possibile. Come Dio, Maria vuole soprattutto i cuori. Senza dubbio sa che anche il Belgio, in una certa misura, conosce la crisi economica e che i poveri non mancano da noi.

Ma quale povero non potrebbe, come la vedova del Vangelo, offrire, non fosse che due spiccioli, nella mano della Vergine dei Poveri e contribuire così alla costruzione del suo santuario? Che bel sogno, fratelli miei, vedere questo monumento della Regina delle Nazioni erigersi grazie al concorso di tutti i paesi e, per cominciare, grazie all'offerta spontanea di tutti i nostri diocesani! Noi abbiamo la fiducia che questo bel sogno non tarderà a diventare una felice realtà! In anticipo vi presentiamo i nostri ringraziamenti e le nostre felicitazioni, impartendo su di voi e in particolare sui poveri, sui malati, su tutti quelli che soffrono, le benedizioni della Madre di Dio.
Louis-Joseph
vescovo di Liegi
Liegi, 22 agosto 1949»

Bibliografia
Luisa Galatti, La Vergine dei poveri, Movimento Madonna dei poveri, Milano 1997


 

Inserito Domenica 3 Gennaio 2010, alle ore 20:08:57 da latheotokos
 
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DOTTORE IN S. TEOLOGIA CON SPECIALIZZAZIONE IN MARIOLOGIA
DOCENTE ALL'ISSR "SAN LUCA" DI CATANIA

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