NABATAI - NABONID - NABUCONONOSOR - DIZIONARIO BIBLICO

Vai ai contenuti

Menu principale:

N
NABATAI - NABONID - NABUCONONOSOR
NABATEI
Popolo arabo che realizzò il suo massimo sviluppo politico e culturale negli ultimi secoli dell'era precristiana e agl'inizi dell'era cristiana. La zona occupata dai N. comprendeva la regione a sud di Edom che, avendo per centro la città di Petra, fu detta più tardi Arabia Petrea. Petra costituì per molto tempo un centro commerciale di prim'ordine. Passaggio obbligatorio delle vie che convogliano il grande commercio tra il Mar Rosso e la Mesopotamia, tra Siria-Palestina e l'Arabia Meridionale e l'India, Petra poté mediante imposizione di dogane e tributi di transito raggiungere tanta ricchezza e potenza da spingere il suo dominio fino a Damasco e alla Celesiria, mentre a sud raggiungeva la regione di Al Mijr (Moda'in Salih). Popolo originariamente nomade, i N., dei quali è ancora discutibile la relazione con l'eponimo Nebajoth di Gen 25, 13 (id. 38, 9; 36, 2; I Par. l, 29) e i Nabata delle iscrizioni Assire, appaiono organizzati a vita sedentaria sullo scorcio del secolo IV a. C. quando resistono a invasioni del diadoco Antigono. Interferenze di N. nella storia ebraica risalgono all'epoca dell'esilio: in seguito alla deportazione degli Ebrei, N. si sarebbero infiltrati dal sud nei territori di Giuda; forse Nabateo fu quel Gesem che troviamo ai tempi di Nehemia (Neh. 2, 19; 6, 1 s.). All'epoca dei Maccabei sono note le relazioni dei N. con Gionatan. Al tempo degli Asmonei in una guerra tra N. e Antioco XII, Alessandro Ianneo sembra parteggiare per i N. avendone però la peggio poiché, battuto Antioco, i N. sotto Areta III (85-60 a.C.) invadono anche la Giudea. Areta III appare pure in ottime relazioni con Antipatro l'idumeo, nemico d'Aristobulo, con il quale giunge ad assediare Gerusalemme, ritirandosi però per ordine dei Romani. Questi poi attaccano i N. con Pompeo che però non compie l'impresa. I N. sono poco dopo attaccati da Erode e nel 24 a.C. invasi dai Romani con Elio Gallo. L'indipendenza tuttavia viene loro tolta solo da Traiano con la creazione della provincia Romana dell'Arabia Petrea. Grande sviluppo ebbe la potenza Nabatea con Areta IV sotto il cui regno avviene l'episodio segnalato da 2Cor 11, 32. L'arte e la cultura Nabatea hanno lasciato orme in monumenti sepolcrali e tempietti cavati nella viva roccia specialmente nella regione di Petra; ci sono rimaste anche numerose iscrizioni in lingua aramaica, abbondanti però di arabismi. La religione dei N. poggia sui grandi principi della fertilità: il Dio nazionale era Dhu-al-Sara (Dunarer) accompagnato dalla Dea Allat; non mancano però anche rappresentazioni di altre divinità, quali Hadad e Atargatis.
[G. D.]

BIBL. - G. CONTENEAU. Le Nabatéen. Parigi 1932: N. GLUECK. The other side of the Jordan. Nuova Haven 1940.

NABONID
Ultimo re della dinastia neobabilonese caldea, figlio di Nabù-balat-su-iqbi, nobile babilonese, e di una sacerdotessa del tempio di Sin in Harran: regnò per ca. 18 anni, dall'uccisione di Labasi-Marduk (556-a.C.) alla conquista di Babilonia da parte di Ciro (539). Dopo una spedizione militare in Palestina agli inizi del regno, N. amò dedicarsi personalmente a una grande riforma religiosa intesa a rianimare il pericolante impero con lo spirito d'un passato glorioso. Nella direzione immediata della politica N. si associò fin dal terzo anno di regno il figlio Baltassar (Bel-sar-usur). Nel 3° anno di regno, secondo il cilindro grande di Sippar, caduto Astiage, N. occupò Harran e rapidamente ricostruì il tempio di Sin, curando che ne fossero rintracciati i documenti di fondazione. E si interessò grandemente del tempio della stessa divinità a Ur, dove lasciò gran sacerdotessa sua figlia Bel-salti-nannar. La devozione verso Sin però indispettì non poco i sacerdoti babilonesi di Marduk: il fatto poi che N. raccolse in Babilonia molte statue di divinità tutelari delle varie regioni dell'impero, lasciando queste popolazioni senza protezione divina, fomentò anche nel basso popolo un vero odio contro di lui, favorito dal fermento delle varie popolazioni già deportate. Intanto, vinti i Medi, Ciro s'apprestava ad attaccare Babilonia. N. non sembrava conscio della situazione: dal 7° all'11° anno di regno egli fu assente da Babilonia, affidata completamente al figlio. Quando però nel 546 anche Creso di Lidia fu vinto da Ciro, N. pensò di tornare in Babilonia, dove difatti lo troviamo nel suo 17° anno; la situazione era però ormai disperata. Ciro attaccò l'esercito babilonese a Opis sul Tigri e lo sconfisse occupando Sippar; due giorni più tardi Cubaru, generale di Ciro, entrò, forse a tradimento, in Babilonia sorpresa durante lo svolgimento d'una festa e Baltassar fu ucciso (Dan. 5, 30); 17 giorni dopo vi entrava Ciro accolto dal popolo come trionfatore. N. catturato mentre fuggiva verso Borsippa, venne trattato gentilmente e mano dato in Carmania nella Persia meridionale. La grandezza di Babilonia imperiale era tramontata per sempre.
[G. D.]

BIBL. - G. RICCIOTTI, Storia d'Israele, II, Torino 1947, pp. 12-20; E. DHORME, La Mère de Nabonide, in RAss. 41 (947) 1-21 (Recueil E. Dhorme, Parigi 1951, pp. 325-350); S. MOSCATI, L'Oriente Antico, Milano 1952, p. 92 ss.

NABUCONONOSOR
Figlio di Nabopolassar, è il più grande rappresentante della dinastia caldea neobabilonese. Dopo aver esordito la sua carriera militare alle dipendenze del padre nella lotta vittoriosa contro l'Assiria, sostenuta unitamente agli Umman-Manda di Ciassare, N. si distinse anzitutto nella lotta contro gli Egiziani. Nechao II salito al trono d'Egitto nel 609, amico dell'Assiria, mosse con un esercito per soccorrere gli ultimi resti dell'armata assira che, caduta Ninive, tentava una resistenza disperata nella regione di Harran. Iosia di Giuda che, lieto del tramonto della potenza assira, aveva cercato a Megiddo di impedire il passaggio di Nechao, ci aveva rimesso la vita e il Faraone aveva potuto congiungersi con i superstiti Assiri. Dopo assaggi da ambe le parti la battaglia decisiva si ebbe tra egiziani e babilonesi a Karkemis nel 605 a.C. (2Reg. 24, 7; Ier. 46, 2); la vittoria fu di N. che non poté tuttavia sfruttarla completamente. Richiamato in patria per la morte del genitore, N. dové affidare ai suoi generali l'inseguimento del Faraone che tornato in Egitto non osò più molestare i Babilonesi. N., asceso in Babilonia il trono paterno, cercò con ardore di consolidarlo. In Giuda, dove N. aveva fatto una comparsa appena dopo Karkemis, imponendo tributo e depredando il tempio (Dan. 1, 1 s.: 2Par. 36, 6 s.), il superbo Ioaqim, fidando sull'Egitto, rifiutò il tributo. N. dopo aver in un primo tempo lanciato contro Giuda i popoli vicini (2Reg. 24, 1-2) intervenne personalmente (597 a. C.). Ioakin, che nel frattempo era succeduto a Ioaqim, si arrese e Giuda dové subire una prima deportazione (2Reg. 24, 16). Il re venne sostituito col figlio di Iosia (2Par. 36, 6-10). Quando il Faraone Hophra sembrò pronto a venire in aiuto degli anti-babilonesi, Giuda con altri vicini alleati ancora si ribellò. N. da Ribla sull'Oronte stroncò decisamente ogni velleità: attaccando per primo Giuda, assedia Gerusalemme (588); rigetta un intervento egiziano, e dopo 18 mesi prende e distrugge Gerusalemme, deportandone gli abitanti. Anche Tiro cedette dopo lunghissimo assedio. Alla deportazione del 586 un'altra ne seguiva nel 582 (Ier. 52, 30) che eliminava alcuni gruppi di facinorosi superstiti. La sorte degli Ebrei deportati, dura particolarmente agl'inizi, andò però in seguito migliorando: impiegati nelle costruzioni edilizie o in aziende agricole essi poterono presto acquistare una certa libertà di vita (v. Ezechiele). Dall'archeologia risulta quanto grande sia stata l'attività edilizia di N.: il suo palazzo, i templi, le mura della città furono degni di una metropoli mondiale; anche il commercio fu da N. portato al massimo sviluppo. Poco o nulla ci è noto da documenti profani circa la vita privata di N.

BIBL. - G. FURLANI, Babilonia e Assiria, in Enc. Ital., V, pp. 734-741; G. RICCIOTTI. Storia d'Israele, Torino 1947; S. MOSCATI, l'Oriente Antico, Milano 1952.

Home | A | B | C | D | E | F | G | H | I | K | L | M | N | O | P | Q | R | S | T | U | V | Z | Esci | Mappa generale del sito
VISITE AL DIZIONARIO website counter
Torna ai contenuti | Torna al menu