Cimitero - DIZIONARIO DI PASTORALE

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Cimitero

C
di J. Llopis
Il cimitero è il luogo dove si seppelliscono i defunti. Lo spazio riservato ai fedeli defunti è considerato sacro dalla Chiesa, come gli edifici destinati al culto (CIC, c. 1205; cf c. 1240 e 1243). L'usanza di destinare un luogo determinato per la sepoltura esiste già in epoche antiche, ma il concetto e il nome di cimitero (proveniente dal greco: koimetèrion = dormitorio), come lo intendiamo: oggi, nacqui con il cristianesimo. A Roma ed in altre città, su usavano cimiteri sotterranei (le catacombe), ma ben presto si diffuse l'usanza di seppellire i defunti vicino alle tombe dei martiri e attorno alle chiese. Questa usanza è rimasta in alcune parti. Il rito di consacrazione o dedicazione dei cimteri cominciò al tempo di Gregorio di Tours (secolo VI). Verso la fine del secolo XVIII, per motivi sanitari e di spazio, le autorità delle città principali ordinarono la costruzione di un cimitero lontano dal centro urbano per la sepoltura dei defunti. A partire dal secolo XIX, i municipi vennero incaricati della loro costruzione e custodia. Si conservò generalmente il carattere confessionale del cimitero e si costruirono cimiteri separati, o recinti speciali, per i non battezzati o per i membri di confessioni differenti. Oggi, i cimiteri acquistano sempre più un carattere civile. La Chiesa desidera tuttora possedere, dove è possibile, cimiteri propri, o almeno alcuni spazi nei cimiteri Civili destinati ai fedeli defunti e benedetti regolarmente. Il canone 1240 del CIC recita:
§ 1. " Dove è possibile, si abbiano cimiteri propri della Chiesa, o almeno degli spazi, nei cimiteri civili, riservati ai fedeli defunti; gli uni e gli altri devono essere benedetti secondo il Mito proprio.
& 2. Ma se non è possibile ottenere ciò, secondo il rito si benedicano di volta in volta i singoli tumuli ".
Quantunque la Chiesa preferisca l'inumazione, oggi non è, però, proibita la cremazione o incinerazione dei cadaveri. Quando sarà molto diffusa questa usanza, i cimiteri subiranno una profonda trasformazione. Dal punto di vista pastorale, è bene favorire la visita regolare ai cimiteri e, in un modo speciale, il 2 Novembre, in cui si commemorano tutti i fedeli defunti. Il contatto regolare dei vivi col luogo dove sono sepolti i defunti può favorire la fede e la speranza nella risurrezione a cui sono chiamati i corpi di coloro che " si addormentarono " nel Signore.

Bibliografia
Filthaut Th., I cimiteri, luoghi di predicazione, in: " Concilium ", 2(1968), pp. 78-87. Savioli A., L'ultima dimora dei cristiani defunti, in: " Concilium ", 2(1968), pp. 65-77.
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