Luce - DIZIONARIO DI PASTORALE

Vai ai contenuti

Menu principale:

Luce

L
di J. Llopis
La liturgia cristiana fa un uso abbondante del simbolismo della luce, riferendosi a Cristo che si è autodefinito « la luce del mondo » (Gv 8,12) e alla vita dei cristiani, chiamati anch'essi ad essere « luce del mondo » (Mt 5,14). L'uso più solenne del simbolismo della luce avviene nella veglia pasquale, che inizia con la benedizione del fuoco nuovo, dal quale si accende il cero pasquale, simbolo del Cristo risorto. Il cero pasquale, acclamato come « luce di Cristo », serve per accendere le candele portate dai fedeli, come un'espressione plastica del contagio vitale che la risurrezione di Cristo produce in coloro che credono in Lui. Durante tutto il tempo pasquale, il cero rimane come un richiamo tangibile del trionfo di Cristo sulla morte, e viene posto anche in mezzo all'assemblea, in occasione delle celebrazioni battesimali e dei funerali. Dalla sua fiamma, si accende il cero che viene consegnato al neo‑battezzato, come pegno dell'illuminazione interiore da cui è stato beneficiato col sacramento della fede.
Quando si celebra l'Eucaristia, si collocano sull'altare, o vicino ad esso, due o più candele accese, « a causa della venerazione o della celebrazione festiva » (Istruzione generale del Messale Romano, n. 269). Anche per il vangelo, avviene una processione coi candelieri accesi, in segno di omaggio alla Parola illuminante di Cristo. La lampada che rimane accesa davanti al Santissimo Sacramento ricorda costantemente che Cristo è presente come pane a disposizione dei cristiani.
Il simbolismo della luce ha un ruolo importante nel contenuto delle ore di Lodi e dei Vespri: la luce del nuovo giorno è cantata come simbolo del Cristo risorto; le luci che si accendono al cadere della notte ricordano la luce ininterrotta e senza tramonto, che è lo stesso Cristo. Anticamente, c'era un rito significativo nell'ora dei Vespri: aveva la luce come centro ed era chiamato lucernario. Al tramonto, le comunità cristiane cominciavano la loro preghiera liturgica accendendo ritualmente le lampade. Di fatto, l'inizio della celebrazione della Veglia pasquale è un ricordo dell'antico lucernario.
Non si può dimenticare l'importanza che nella pietà popolare assume il fatto di accendere candele o lampade davanti ad una immagine sacra: esso costituisce un simbolo della vita cristiana che deve trascorrere dando luce e calore, e deve essere una luce sempre accesa, come le vergini prudenti con le loro lampade accese (cf Mt 25,10).

Bibliografia
Aldazábal J., Simboli e gesti. Significato antropologico biblico e liturgico, Ed. Elle di Ci, Leumann (Torino), 1988. Dalmais I.H., Iniziazione alla liturgia, Ed. Elle Di Ci, Leumann (Torino), 1964.
Home | A | B | C | D | E | F | G | I | K | L | M | N | O | P | Q | R | S | T | U | V | Z | Esci | Mappa generale del sito
Torna ai contenuti | Torna al menu