Cursillos di cristianità - DIZIONARIO DI PASTORALE

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Cursillos di cristianità

C
di A. Floristán
Cursillo letteralmente, significa: breve corso di studi. Lasciamo in spagnolo questo termine usato per designare un movimento ecclesiale molto noto e molto diffuso (N.d.T.).
I cursillos di cristianità, secondo i loro promotori e in base ad una serie di Dostulati essenziali, sono un movimento ecclesiale, molto vivo, adatto agli uomini e donne di tutti i paesi, che porta ad un incontro personale con Dio e che favorisce la spiritualità cristiana. Essi sorsero in seno al rinnovamento della gioventù di A.C. spagnola, con una spiritualità di pellegrinaggio modellata sul cammino al santuario del Pilar e noi a san Giacomo di Compostella verso gli anni '40. A Maiorca, dove cominciò a svilupparsi questo movimento, il primo « cursillo » di cristianità si ebbe nel 1946. I primi furono rivolti a giovani e aspiranti, e, a partire dal 1954, si concentrarono sugli uomini sposati. Col 1949, si estero in tutto il mondo. A partire dal 1953, si organizzarono « cursillos » per donne, non senza aver incontrato opposizioni in Spagna, a differenza dell'America Latina che fu subito aperta ai « cursillos » di ambo i sessi.
Fin dall'inizio, si continuò ad affermare che erano un movimento e non una associazione. Però, la cosa più caratteristica di questo movimento è l'importanza che si dà al vissuto e al convissuto, con l'intento di comunicare l'essere cristiani in un modo esperienziale e gioioso. La comunicazione, mediante i suoi famosi « discorsi », cerca di essere kerigmatica, anche se agli inizi o nella tappa precedente al Vaticano TI, i contenuti provenivano da una teologia neo‑scolastica rinnovata.
Quantunque questo movimento si sia diffuso in tutto il mondo e si rivolga a persone molto eterogenee riguardo a cultura, età, estrazione sociale, ecc., non è ancora inculturato sufficientemente, come è accaduto a tutta la pastorale cristiana, fino ad alcuni anni dopo il Concilio. Ricordiamo che l'universalismo cristiano è stato confuso spesso con l'uniformismo nei contenuti perfino pedagogici. Per questi motivi, il « cursillo » ha insistito più sulla spiritualità « uniformista » della famiglia che sulla problematica « pluralista » dei fattori sociali. Allo stesso modo, si spiega anche uno degli obiettivi fondamentali del « cursillo », cioè, l'incontro personale col Dio vivo. Ricordiamo che quando sorsero i « cursillos », tanto il cattolicesimo spagnolo quanto quello latino‑americano; Der non parlare del cattolicesimo universale, avevano cristianesimo sociologico, di « routine » e di usanze, devozionale e popolare, senza una sufficiente adesione personale. Il merito dei « cursillos » fu quello di porre l'accento sull'incontro personale con il Dio vivo e in Gesù Cristo come centro. Per questo, i « cursillos » svilupparono una spiritualità cristiana laica tutta particolare. Fu tutt'altro che un semplice adattamento della spiritualità monastica o sacerdotale: fu una spiritualità per laici, già elaborata nell'A.C.
Ciò che sembra essere una pretesa esagerata è che i « cursillos siano sorti da un progetto pastorale. Certo, il vescovo di Maiorca, Mons. Hervas, fu agli inizi un grande promotore. È anche vero che i « cursillos » furono generalmente accettati bene dal clero, in quanto facevano sperare in un aiuto pastorale notevole nell'attività cristiana coi laici.
Dopo il Concilio, i « cursillos » di cristianità si rinnovarono nei contenuti e nei metodi, mediante l'aiuto di incontri internazionali, il primo dei quali si tenne a Bogotà (1968). Comunque, la sostanza più profonda di questo movimento continua ad essere quasi la stessa del suo inizio.

Bibliografia
Aa.Vv., Rollos per sacerdoti. I. Grazia, fede, ostacoli alla vita di grazia, Bologna, 1977. Aa.Vv., Guida dei responsabili della Ultreya, Bologna, 1980. Carminati A., Meditazioni per i responsabili, Bologna, 1980.
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