Pedagogia - DIZIONARIO DI PASTORALE

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Pedagogia

P
di P. Maymí
L'uomo nasce inerme; deve crescere e perfezionarsi costantemente per non atrofizzarsi (L'uomo è educabile e educando).
Educare vuol dire modellare la plasticità originale secondo una rappresentazione ideale dell'uomo. Però, gli obiettivi concreti sono cambiati a seconda delle visuali vigenti del cosmo. L'educazione deve essere integrale (per aiarto è possibile): deve comprendere anche i valori e gli atteggiamenti, il senso della vita e perfino il trascendente.
Come si raggiunse l'educazione dell'uomo? Bisogna distinguere tra autoeducazione (il protagonista dell'educazione è l'educando) e eteroeducazione (quella che viene dagli altri); questa può essere impartita espressamente (formale) o senza ricercarla esplicitamente (informale).
La pedagogia è la scienza dell'educazione. Essa cerca un'influenza intenzionale, sistematica e duratura, secondo un progetto prefissato.
Si parla anche di Scienze dell'educazione, per sottolineare l'elemento metodico, quello interdisciplinare ed il carattere positivo (fatti, verifiche...).
La pedagogia è teorica e pratica. Pero, la si può intendere prevalentemente come prassi, come dottrina (o conoscenza ordinaria), o come scienza (partecipa della razionalità delle scienze e delle tecniche d'oggi).
La pedagogia ha avuto da conquistare la sua autonomia scientifica (non incompatibile con l'interdisciplinarietà) di fronte alla teologia e alla filosofia. Oggi, rivendica l'autonomia di fronte allo psicologismo, al sociologismo, alla politica e all'economia.
L'educazione informale mette in evidenza che ogni educazione fa carte di qualcosa molto più ampio: il processo sociale. La società dipende dall'educazione, e l'educazione dipende dalla società v una fitta rete di condizionamenti sociopolitici, storici, tensioni di potere, ecc.). La società va criticata e migliorata, non soltanto riprodotta.
Che rapporto esiste tra pedagogia e teologia? Sono state date queste risposte:
a) predominio della teologia. Essa è la norma della pedagogia: fissa i suoi obiettivi e criteri, fino al punto che « non è possibile un'educazione perfetta e completa che non sia cristiana ». Non dimentichiamo, però, che la pedagogia non cerca la salvezza, ma la maturità umana, e che, anche fuori del cristianesimo esplicito, si può avere un'educazione ed una vera maturità, perché l'azione di Dio giunge a tutti gli uomini.
b) Predominio della pedagogia: l'elemento nozionale e quello vissuto della fede rimangono eclissati da quello psicologico, da quello didattico, da quello pedagogico...
c) Separazione totale.
d) Dialogo interdisciplinare: è la cosa migliore, ossia, autonomia di entrambe, ma con un arricchimento reciproco. Infatti, la pedagogia non deve chiudersi in una possibile trascendenza; la teologia deve preoccuparsi del valore cristiano dell'educazione umana.
Si può parlare di una pedagogia cristiana? Le scienze sono autonome, non sono confessionali (non esiste un'astronomia cristiana o una matematica cristiana). Esse si reggono sui propri princìpi intrinseci. Tuttavia, al di là delle scienze, tutti noi ci poniamo questioni a cui non possiamo sfuggire (il senso della vita, il bene, il male...). Non bastano, dunque, i princìpi intrinseci delle scienze. Abbiamo bisogno di idee normative ultime, e queste varieranno a seconda delle credenze. Ciò vuol dire che c'è un uso cristiano delle scienze. I medici e i pedagogiisti cristiani non differiscono in quanto « scienziati », ma in quanto cristiani. Oggi, c'è una separazione drammatica tra cultura e fede. E' urgente, dunque, un'incarnazione della fede nella cultura (inculturazione) e una cristianizzazione di questa cultura.
Il concetto di pedagogia religiosa varia molto. Alcuni la intendono come una parte della pedagogia (guidata dall'etica, dalla religione naturale e dalla storia delle religioni). Però, per la maggioranza, si tratta di una parte della teologia pastorale, aiutata dalla pedagogia e da altre scienze, per unificare meglio la realtà umana e la fede.
Nel vangelo, Gesù Cristo si offre a noi come maestro e modello (Gv 13,13; 14,6). Già nell'AT, si parla della pedagogia di Dio. Essa non va intesa come un sistema pedagogico completo e scientifico, ma come un processo di salvezza che da importanza alle correzioni, alle tribolazioni e alle fasi della storia che è tutta centrata in Gesù Cristo.

Bibliografia
Bissoli C., Bibbia ed educazione, LAS, Roma, 1981. Morando D., « Pedagogia », in: Enciclopedia Filosofica, IV, Ed. Sansoni, Firenze, , coll. 1426‑1434. Schilling H., Teologia e scienze dell'educazione, Ed. Armando, Roma, 1974. Vecchi J.E. ‑ Prellezzo J.M. (edd.), Prassi educativa pastorale e scienze dell'educazione, Ed. SDB Roma, 1988.
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