Commissione diocesana di pastorale - DIZIONARIO DI PASTORALE

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Commissione diocesana di pastorale

C
di C. Floristán
Le commissioni diocesane di pastorale sono organismi esecutivi, di natura permanente quanto a istituzione, mentre i membri e le loro attività possono essere a tempo determinato. Queste commissioni portano avanti l'azione pastorale della Chiesa locale, sotto la direzione del Vescovo e dei consigli diocesani. Il « motu proprio » Ecclesiae sanctae dice:
« Affinchè il consiglio (pastorale) raggiunga veramente il suo scopo, è conveniente che studi preventivi precedano il lavoro in comune, con l'aiuto, se occorre, degli istituti e degli uffici che operano a questo fine » (art. 16 § 4).
Il Nuovo Codice di Diritto Canonico, a sua volta, recita:
Can. 512 § 1. « Il consiglio pastorale è composto da fedeli che siano in piena comunione con la Chiesa cattolica, sia chierici, sia membri di istituti di vita consacrata, sia soprattutto laici; essi vengono designati nel modo determinato dal Vescovo diocesano.
§ 2. « I fedeli designati al consiglio pastorale siano scelti in modo che attraverso di loro sia veramente rappresentata tutta la porzione di popolo di Dio che costituisce la diocesi, tenendo presenti le diverse zone della diocesi stessa, le condizioni sociali, le professioni e inoltre il ruolo che essi hanno nell'apostolato, sia come singoli, sia in quanto associati ».
Le commissioni di pastorale possono essere coordinate da una segreteria tecnica o centro diocesano che, a sua volta, raccoglie le consultazioni del consiglio pastorale. Questo centro diocesano è in realtà un « centro di azione pastorale », come luogo dove si stabilisce il contatto tra la linea orizzontale delle commissioni e quella verticale del vescovo, del vicario e del consiglio presbiterale.
Il centro diocesano di azione pastorale è, in primo luogo, un organismo di studio e di direzione che studia i problemi reali della diocesi e prepara i progetti pastorali con una visione ampia. Quando questo compito supera le possibilità di una diocesi, sembra conveniente che il centro di pastorale sia regionale. In secondo luogo, è un organismo di azione. Attraverso questo centro, passano tutte le decisioni pastorali. Affinché sia efficace, occorre che sia limitato a personale qualificato. In terzo luogo, è anche un organismo di formazione e di orientamento, non di vigilanza né di controllo, di tutti gli agenti della pastorale.

Bibliografia
Aa.Vv., La Chiesa particolare, Bologna, 1985. Aa.Vv., Diaconia della carità nella pastorale della Chiesa locale, Padova, 1986. Cappellini E. ‑ Coccopalmerio F., Temi pastorali del Nuovo Codice, Brescia, 1984. Cappellini E. ‑ Dalla Torre F., Diritto e Pastorale, Ed. Vita Pastorale, Società san Paolo, 1992.
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