Ruolo - DIZIONARIO DI PASTORALE

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Ruolo

R
di F. J. Calvo
Il ruolo o compito sociale, è il comportamento che ci si attende da parte di una persona che occupa una determinata posizione. Esso comprende gli atteggiamenti, la valutazione e i comportamenti che la società attribuisce ad ogni persona che abbia una situazione speciale. Pertanto, ci sono, nel ruolo, due aspetti importanti: le attese dei membri del gruppo e il comportamento della persona a cui si affida un posto particolare. D'altra parte, il ruolo è anche un metodo per identificarsi con un modello e per nascondere la propria personalità.
La posizione occupata da un individuo in un sistema costituisce il suo statuto. Il ruolo è quel complesso di comportamenti ritenuti normali per chi ha questa situazione.
I ruoli possono differenziarsi a seconda delle loro funzioni nel mondo sociale. Da questo punto di vista, ai possono determinare certe categorie di ruoli: familiari ed etnici, rituali o religiosi, politici, economici e ricreativi. Mentre nelle società primitive, non c'era una grande differenziazione di ruoli, nelle società contemporanea, essi sono in continuo aumento.
Alcuni dei criteri più importanti per l'assegnazione dei ruoli sono: il sesso, l'età, la parentela, la residenza comune.
Possiamo dividere i ruoli in: fondamentali, generali e indipendenti. Le distinzioni di sesso e di età si identificano coi ruoli fondamentali che sono attribuiti alla nascita della gente, si applicano a tutti i membri del gruppo e sono esclusivi in quanto uno appartiene ad una categoria o all'altra: uomo o donna, fanciullo o adulto.
I ruoli generali sono più differenziati dei ruoli fondamentali e hanno implicanze che si estendono ad altri ruoli: sacerdote, medico, poliziotto. Ognuno di questi ruoli ha un significato più ampio della maggioranza dei ruoli occupazionali. I ruoli generali sono spesso associati con attività importanti nell'ordine morale della società, come il campo politico o religioso.
I ruoli indipendenti hanno scarse implicanze per altri ruoli. La maggior parte dei ruoli ricreativi ed alcuni occupazionali sono esempi di questa categoria.
La scelta e l'integrazione dei molteplici ruoli che l'uomo deve disimpegnare nella società contemporanea sono ampiamente determinati dalla struttura della sua personalità. D'altra parte, i ruoli assunti segnano anche la personalità di un individuo. Essa viene modellata dal ruolo occupazionale che uno compie, dando luogo alla deformazione professionale quando non si adatta alle esigenze del suo ruolo occupazionale. A sua volta, il ruolo professionale viene modellato dalla personalità dell'individuo.
La discrepanza tra la struttura della personalità e i ruoli assunti porta a conflitti. Anche il fatto che ogni individuo disimpegni molteplici ruoli, che sono intimamente mescolati, lascia la porta aperta a vari conflitti tra di loro. I conflitti di ruoli non sono rari nella vita quotidiana. Si possono trovare anche nei gruppi di lavoro o di discussione. Avvengono quando un individuo partecipa a diversi gruppi e i compiti sociali sono incompatibili.
La forma con cui un individuo risolve i conflitti di ruoli dipende dalla relativa importanza che egli attribuisce alla legittimità delle esigenze dei suoi pari e dalle sanzioni sociali che possono essere imposte a chi non si adatta a queste esigenze.
Imparare ad assumere i ruoli necessari e ad avere la duttilità necessaria per cambiare di ruolo e così far fronte alle esigenze di una nuova situazione è sinonimo di adattamento della personalità sociale. Da questo punto di vista sociologico, la nostra personalità sociale è il complesso di ruoli che siamo capaci di disimpegnare, come anche l'atteggiamento da assumere di fronte al ruolo adeguato ad ogni situazione.

Bibliografia
Allport G.W., Psicologia della personalità, PAS‑Verlag, Zurigo, 1969. Ferrarotti F., Manuale di sociologia, Ed. Laterza, Bari, 1986. Fichter J.H., Sociologia, strutture e funzioni sociali, Onarmo, Roma, 1969. Orlando V., « Ruolo », in: Dizionario di Scienze dell'Educazione, Elle Di Ci‑LAS‑SEI, Torino‑Roma 1997, pp. 956‑957. Parsons T., Il sistema sociale, Ed. Il Mulino, Bologna, 1965.
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