Santuario - DIZIONARIO DI PASTORALE

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Santuario

S
di J. Llopis
Il termine santuario, nella fenomenologia religiosa, è usato per indicare un luogo naturale sacro - una grotta, un monte, una fonte - sacralizzato da una teofania ed in cui viene costruito un altare, o viene collocata una pietra sacra, un'immagine, ecc., ed in seguito viene edificato un tempio. Alle volte, la parola « santuario » indica la parte più santa di un tempio, come il cosiddetto santo dei santi del Tempio di Gerusalemme. Anche nelle chiese cristiane, si è soliti chiamare santuario il presbiterio, soprattutto, come succede presso gli 0rientali, se è separato dalla navata.
Il CIC considera santuario « la chiesa o altro luogo sacro ove i fedeli, per un peculiare motivo di pietà, si recano numerosi in pellegrinaggio con l'approvazione dell'Ordinario del luogo » (CIC c. 1230). L'origine dei santuari può essere molto varia, ma ha sempre qualcosa a vedere con la devozione verso un santo o verso Maria e, più raramente, con qualche mistero della vita di Gesù. Spesso i santuari sono collegati con apparizioni di Maria o col ritrovamento di immagini che si ritengono miracolose.
La fede cristiana può fare a meno dell'uso dei santuari come luoghi necessari per dare il culto a Dio. Infatti, con parole decise, Gesù ha detto alla samaritana: « È giunto il momento in cui né su questo monte, né a Gerusalemme adorerete il Padre » (Gv 4,21). Il culto cristiano non è legato a nessun luogo speciale, per quanto sacro possa essere: è un culto « in spirito e verità (Gv 4,23). Tuttavia, la Chiesa non è contraria al pellegrinaggio nei santuari. Difatti il CIC stabilisce: « Nei santuari si offrano ai fedeli con maggior abbondanza i mezzi della salvezza, annunziando con diligenza la parola di Dio, incrementando opportunamente la vita liturgica soprattutto con la celebrazione dell'Eucaristia e della penitenza, come pure coltivando le sane norme della pietà popolare » (CIC c. 1234).
La pastorale attuale cerca di fomentare in coloro che vanno nei santuari il senso di appartenenza alla Chiesa universale. Il CIC raccomanda inoltre: « Le testimonianze votive dell'arte e della pietà popolari siano conservate in modo visibile e custodite con sicurezza nei santuari o in luoghi adiacenti » (CIC c. 1234 § 2).

Bibliografia
Besutti G., « Santuari », in: Nuovo Dizionario di Mariologia, Ed. Paoline, Cinisello B., 1985, pp. 1253‑1272. Martimort A.G., La Chiesa in preghiera. Introduzione alla Liturgia, Ed. Desclée, Roma‑Parigi‑Tournai, 1966, pp. 195‑204. Righetti M., Manuale di Storia liturgica, I, Ed. Ancora, Milano, 1964, pp. 416‑489.
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