Salmi - DIZIONARIO DI PASTORALE

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Salmi

S
di A. Salas
Si dà il nome di salterio ai 150 (151,, secondo la versione dei LXX), inni e cantici in cui il popolo aletto esprime la sua religiosità e la sua bramosìa di rendere il culto a JHWJ. Nel classificare tutto questo materiale lirico, la critica è solita distinguere cinque grandi gruppi: 1) Sal 1‑41; 2) Sal 42‑72; 3) Sal 73‑89; 4) Sal 90‑106; 5) Sal 107‑150.
Anticamente, Davide era ritenuto l'autore del salterio. Tuttavia, la critica ha dimostrato che quest'opera è frutto di vari secoli, tanto che alcuni salmi sono addirittura dell'epoca post‑esilica. Quello che è certo è che dietro ad ogni salmo, c'è l'anima di un poeta. Questi autori sono nella maggioranza anonimi e trasmettono con le loro vicende la fede della comunità. Solo nel tardo giudaismo, si giunse ad una raccolta definitiva dei salmi. Alcuni di essi sono attribuiti ad un determinato autore, anche se si tratta spesso di un ricorso letterario e non di un dato storico. Tra gli autori, sono elencati: Davide, Asaf, i figli di Core, Heman, Etan, Mosè e Salomone.
Più importante che indagare sul problema dei presunti autori, è indubbiamente quello di chiarirne il messaggio religioso. Per questo, è necessario ricordare che il salterio fu composto nel giro di vari secoli. Quindi, non in tutti i salmi è identico l'afflato religioso. Questo era mediato dalla situazione socio‑politica o religiosa che il popolo stava attraversando al tempo in cui avveniva la redazione. Così, in molti salmi, si sottolinea il carattere regale di JHWH per presentarlo superiore a qualsiasi altra divinità; altri cercato di rafforzare la liturgia cultica centrata attorno al Tempio di Gerusalemme; non mancano neanche quelli che infondono timore e tremore, come anche quelli che traboccano di ottimismo e di entusiasmo. Questo è logico, poiché in tutta questa letteratura lirica si esprime tutta l'esperienza religiosa di un popolo, di cui si cerca di sfumare le crisi e i dispiaceri adottando posizioni più concordi con l'impegno dell'alleanza. La religiosità dei salmi invita normalmente a ravvivare la speranza, poiché la sua prospettiva escatologica instaurazione del regno messianico, in cui si metterà fine all'impero del male per vivere nell'armonia la felicità che sgorgherà dalla pace e dall'amore.
I critici sono molto discordi nello stabilire le categorie dei salmi. Ciò è comprensibile, data la loro complessità. Si tratta di un insieme di preghiere, cantici, inni e poemi da cui traspare l'angoscia, la gioia, il timore, l'illusione, l'entusiasmo, la rassegnazione e la speranza. Esistono comunque certi parametri che sono accettati senza difficoltà. Ci ispiriamo ad essi per presentare le varie categorie di salmi:
1. Salmi di lode: inni. Sono composizioni di stampo liturgico in cui appare la spontaneità di chi esprime la sua riconoscenza a JHWH per i favori ricevuti. Anche quando non è facile determinato le unità concrete che presentano questa forma ionica, si è soliti elencare i seguenti: 8, 19, 29, 33, 100, 103, 104, 105, 111, 113, 114, 117, 135, 136, 146, 147, 149, 150. Molto affine alla struttura ionica, si presenta un altro complesso di poemi conosciuti come Salmi del Regno di Dio. Sono i seguenti: 47, 93, 96, 97, 98. Così pure un altro piccolo gruppo costituisce i cosiddetti Canti di Sion, dove si esaltano i pregi della Città Santa, dimora indiscussa della divinità: 46, 48, 76, 84, 87, 122, 137.
2. Salmi di suppliche. Esprimono le sofferenze e i lamenti di coloro che cercano nella religione jahvista sollievo ai propri dolori. La supplica, più che proclamare le grandezze di JHWH, si rivolge a Lui per chiedere il suo aiuto in alcune situazioni di disagio. In tutti questi salmi, domina una nota di fiducia, poiché il credente sa di essere sostenuto dalla bontà di JHWH la cui misericordia supera perfino la sua giustizia. Alcune di queste suppliche sono collettive, mentre altre sono individuali. Tra le prime, c'è da ricordare i Salmi: 12, 44, 58, 60, 74, 77, 79, 80, 82, 83, 90, 94, 106, 108, 123, 126. Le supplice individuali sono molto numerose ed il loro contenuto è molto vario: c'è il malato che chiede la protezione divina dinanzi al pericolo della morte; c'è chi invoca aiuto di fronte alla persecuzione, all'esilio, alla solitudine, al dolore, alla calunnia, al peccato. I salmi di suppliche individuali sono: 5, 6, 7, 9, 10, 13, 17, 22, 25, 26, 28, 31, 35, 36, 38, 39, 42, 43, 51, 54, 55, 56, 57, 59, 61, 63, 64, 69, 70, 71, 86, 88, 102, 109, 120, 130, 140, 141, 142, 143.
3. Salmi regali. Non hanno una struttura uniforme nel trattare delle situazioni pittoresche, pur conservando qualche nesso con la vita reale. Hanno come comune denominatore quello di gravitare attorno alla figura del re che all'inizio esercitava funzioni sacre, come era richiesto dallo spirito teocratico del popolo eletto. Per parte sua, il concetto di « personalità corporativa », così frequente tra gli antichi popoli orientali, faceva del monarca il rappresentante qualificato del popolo, in modo tale che ogni suddito era senz'altro solidale con lui in tutte le sue decisioni o vicende. I Salmi di regalità sono: 2, 18, 20, 21, 45, 72, 110, 132, 144.
4. Salmi cultuali. Erano in relazione col santuario in cui l'arca simboleggiava la presenza di JHWH tra il suo popolo. Non per nulla, fin dall'antichità, gli israeliti si radunavano attorno al santuario e poi al tempio, per festeggiare la divinità col fine di ottenere perdono e aiuto. Alcuni di questi salmi erano in relazione con la liturgia professionale che era solita accompagnare le grandi solennità. In quelle circostanze, questi salmi erano cantati in forma dialogata tra il sacerdote o il levita da una parte, ed il popolo dall'altra. Sono salmi cultuali i seguenti: 15, 24, 46, 68, 81, 84, 87, 95, 100, 118, 121, 136. Quasi tutti vedono nel santuario (tempio) la figura della liberazione escatologica che JHWH realizzerà nel suo regno messianico. Allora, i giusti saranno finalmente liberi da quanto li impedisce di godere in pienezza.
5. Salmi sapienziali. Hanno un tono di riflessione come suggerisce la sana filosofia religiosa a chi desidera avere soluzioni pratiche. Evitano di solito le allegorie e le metafore astratte per tracciare piuttosto criteri concreti di comportamento. Il loro stampo sapienziale è molto affine a quello del maestro desideroso di arricchire i suoi discepoli con i suoi insegnamenti, avvisi, consigli e moniti. Abbondano le domande e risposte di carattere retorico, adattate ad uno schema stereotipo che si ripete con una certa frequenza. Sono molti i salmi che si adattano a questo modulo, ma la critica cerca di inserirne vari in un'altra delle categorie, riservando questa a quei salmi che mostrano una chiara dinamica sapienziale. Sono i seguenti: 1, 14, 15, 19, 32, 34, 39, 47, 49, 50, 52, 73, 92, 94, 101, 105, 106, 110, 112, 113, 119, 127, 133, 135, 136, 138.
Anche quando il contenuto religioso ed il timbro morale di alcuni salmi (odio per il nemico, rancore, ira, vendetta...) possono provocare una certa meraviglia nel credente di oggi, non si deve mai dimenticare che sono il prodotto di un'altra epoca. Il popolo eletto era in una fase di evoluzione religiosa, dove non era ancora spuntato il messaggio sublime di Gesù in cui predomina l'amore. Tuttavia, la letteratura salmica ebbe la forza per nutrire la pietà di un popolo peregrinante che aspirava alla pienezza dei tempi. Questi tempi sono cominciati con la venuta di Gesù e la comunità cristiana deve leggere oggi i salmi alla luce del suo messaggio. Cosi facendo, vedrà come cambia completamente la prospettiva di questi scritti religiosi.

Bibliografia
Cremaschi L., « Salmi », in: Enciclopedia del Cristianesimo, Istituto De Agostini, Novara, 1997, pp. 613‑614. Deissler A., I Salmi, Ed. Città Nuova, Roma, 1986. Lancellotti A., Salmi, Ed. Paoline, 1984. Masini M., I Salmi, preghiera di un popolo in cammino, Ed. Queriniana, Brescia, 1982. Mortari L., Il salterio della Tradizione, Ed. Gribaudi, Torino, 1983. Ravasi G., « Salmi », in: Nuovo Dizionario di Teologia biblica, Ed. Paoline, Cinisello B., 1988, pp. 1399‑1412. Rinaudo S., I Salmi. Preghiera di Cristo e della Chiesa, Elle Di Ci, Leumann (Torino).
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